"E non importa quanto oggi ti sono lontano. Tu mi sei sempre ad un millimetro di cuore."
_ Massimo Bisotti
I giorni a seguire furono piuttosto noiosi, non successe niente di particolarmente interessante o che, per lo meno, facesse assumere alle giornate un dettaglio che le rendesse singolari dalla monotona routine quotidiana. Pioggia continuava a cadere dal cielo grigio e ammassato da nuvole dense, il sole pareva non volere uscire per nessun motivo, bensì rimanere nascosto per chissà quanti altri giorni.
Di conseguenza, Salt Lake City era ricoperta da questa enorme patina grigiastra dalla quale, da ormai un tempo che poteva essere definito indeterminato, scendevano a cascata goccioline di acqua piovana.
Nonostante il clima piuttosto cupo e tenebroso e l'atmosfera che non era una delle stimolanti, a Chantel non dispiaceva dedicare ore del suo tempo libero ad ascoltare quelle migliaia e migliaia di leggere goccioline precipitare sulla terra e schiantarsi su qualsiasi cosa che costituisse il suolo. Rifletteva in un certo senso il suo stato d'animo quel maltempo, piuttosto cupo e sembrante interminabile. Assorta nella solitudine che, in quell'ultimo periodo, pareva essere l'unica sua più grande confidente, passava ore dei suoi pomeriggi a riflettere, ad immergersi in quella sua infinita marea di pensieri distesa sul tronco largo e robusto di una quercia, dove nessuno poteva recarle disturbo e quindi lasciarla completamente circondata nella sua gradita pace.
Ed era lì che si trovava, anche alle quattro ormai passate di quel pomeriggio piovoso. Distesa nella sua forma animalesca, con la quale ormai aveva acquistato uno stretto rapporto di complicità, sul tronco alto di un cipresso massiccio. Nascosta tra i tanti rami gremiti di foglie appena sbocciate, dai colori più vivaci e accesi, a quell'altezza aveva la certezza che nessuno, a meno che uno non si desse proprio alla più speculata ispezione, sarebbe stato in grado tanto facilmente di scovarla. Le piaceva quel posto, in un certo senso sentiva di poterlo etichettarlo come propriamente suo, non solo per il fatto che nessun'altro licantropo (ad eccezione sua, ovviamente) si arrampicasse fino alla notevole altezza di quel cipresso per trascorrere il tempo a rimuginare sulle proprie concezioni ed idee, bensì anche perché quel luogo aveva la capacità di trasmetterle una sensazione di rilassamento inequiparabile.
Hey.
Chantel appoggiò la parte destra del muso, quella parte che in forma umana poteva equivalersi alla sua liscia guancia, sul tronco bilanciando lo sguardo fra le foglie spinose tra le quali veniva filtrata l'acqua caduta dal cielo fino a quel momento. La sua lupa interiore, in quei giorni, era l'unica a rivolgerle una parola che lei non rifiutava in modo categorico. Con i suoi genitori, purtroppo, la situazione non aveva trovato ancora una soluzione adeguata.
Sono consapevole di cosa stai provando Chantel, sono te stessa, i tuoi sentimenti e le tue emozioni sono anche i miei sentimenti e le mie emozioni.
Le sue parole venivano recitate dal suo stesso cuore, il tono che soltanto lei poteva ascoltare era calmo, rassicurante.
Non posso aiutarti, perché questo non rientra nelle mie capacità. Ma posso soltanto dirti che presto, più presto di quanto tu riesca ad immaginare, starai bene.
Le fece corrugare la fronte, non comprendendo a pieno l'allusione cui intendessero le parole appena pronunciate: sembrava quasi una previsione, una previsione più che certa, quello che le aveva fatto. Sorse in lei un punto interrogativo talmente arcuato che fu quasi invogliata a chiedere al suo spirito saggio e a quanto pare indovino una motivazione più articolare per spegnere quell'interrogazione che si era illuminata in lei.
Proprio in quel momento, però, un rumore insolito proveniente da pochi metri sotto di lei fece svanire le sue intenzioni.
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Sudden
WerewolfChantel vive a Salt Lake City, Utah, in un tranquillo quartiere assieme ai suoi amorevoli genitori adottivi. Calma, riflessiva, particolarmente timida ma socievole. Ama trascorrere il tempo a sognare ad occhi aperti qualcosa che la trascini lontano...