Sono passati dieci giorni da quando Bridget mi ha dichiarato di essere ancora innamorata di me e io non sono riuscito a trovare ne il coraggio ne le parole per dirle che provo qualcosa per lei. Qualcosa da definire, qualcosa da decifrare. Il mio cuore sussurra, mormora qualcosa che il mio cervello non vuole ricevere.
Durante una delle sue visite giornaliere mi era venuta voglia di dirle che è sbagliato innamorarsi di uno come me perché io non potrò mai darle quello che si merita. Io non sono un tipo romantico, preferisco un panino del McDonald a un piatto di spaghetti in un ristornate; odio il cinema e correlato ad esso ci sono tutti i film: romantici, thriller, horror, commedie, drammatici.. senza nessuna eccezione; odio le fotografie, servono solamente per far rivivere momenti della vita che magari vorresti solo dimenticare o alcuni troppo belli che pagheresti per riviverli e così cadi nella trappola della tristezza.
Innamorarsi di me, puf.. io sono droga, io sono alcol, io sono fumo. Chi mai si innamorerebbe di uno come me? Di un ragazzo apparentemente sempre burbero, arrogante e accigliato. Del tuo vecchio migliore amico che pur incrociandoti migliaia di volte per le stradine del paese non ti saluta e ti passa davanti indifferentemente. Di chi, da un giorno all'altro non si fa più sentire, sparisce dalla tua vita come una brutta nuvola di acqua grigia nel cielo azzurro d'estate. Di chi torna così, senza un valido motivo e pretende di essere riammesso alla tua quotidianità come se niente fosse successo.
Nonostante tutto lei non ha mai smesso di amarmi, riesce a vedere oltre l'apparenza e a scrutarmi all'interno. Mi toglie la maschera che indosso spontaneamente per non mostrare le mie debolezze, le mie sconfitte e mi penetra nell'anima. È per questo che è innamorata di me: non si è fermata all'apparenza, ha creduto in me e continua a farlo. Crede nella persona che ero prima di rovinarmi la vita con un sogno nel cassetto mai raggiunto e le conseguenti alcol e droga; e forse ha ragione quando dice che 'il vero me' non è mai scomparso poiché quando sono con lei faccio meno fatica a mascherarmi e lascio che una parte del vecchio James venga fuori lentamente.
Adesso, steso nel letto di una buia stanza di un dormitorio maschile, l'unica faccia che mi viene in mente è la sua. Per questi dieci giorni, nelle sue giornate intense fatte di lezioni, studio e lavoro, non mi ha mai negato una visita. Le prime cinque mattine si è preoccupata anche di posizionarmi i libri giusti sopra la scrivania in modo che io fossi facilitato a prenderli quando e se avessi deciso di studiare per l'imminenti esami. I restanti giorni di quarantena è venuta a farmi compagnia durante la pausa pranzo e quando i turni al bar finivano portandomi cibo e bevande. Le ho consegnato la mia tessera elettronica così da non alzarmi ogni qual volta che fosse entrata: il dottore nel referto è stato chiaro 'dieci giorni di assoluto riposo'; così mi sono alzato solamente per andare in bagno.
Preso da un'improvvisa voglia di sentirla, afferro il telefono che ripongo tutte le sere accanto al letto e digito il suo nome sulla rubrica, invano. Ricordo di aver fatto pulizia dei contatti perché cominciavano ad essere veramente troppi ma non ricordavo di essere un perfetto idiota. Per quale cazzo di motivo ho cancellato il suo numero?
Con un tonfo sordo faccio cadere il cellulare al suo posto e sbuffo, cercando di calmarmi. Avrei inventato una scusa qualsiasi pur di parlarle e avere una sua risposta. Stai diventando patetico, caro James!
In un inaspettato lampo di genio mi torna in mente che quando eravamo migliori amici sapevo a memoria il suo numero. Afferro il telefono e con la velocità della luce inserisco il tastierino e digito le cifre sperando che non abbia cambiato scheda telefonica. Magari per non essere più contattata da determinati individui!
Lo salvo in rubrica con 'Brith' e digito il messaggio:
'So per certo che disturberò il tuo studio ma sono passati dieci giorni e io ancora non ho capito che è successo alla mia povera caviglia! :D Jay.'
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I forget to forget you
ChickLitBridget e James. Due amici inseparabili, due cuori legati dal tempo, due anime che sembravano non stancarsi mai di essere sempre vicine, due persone separate da un monotono lunedì di agosto. Ormai le loro strade sembrano non doversi incontrare più m...