Capitolo 38 -James

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Scrivo su un foglio la formazione per la partita finale. Non mi convince nessuno schema e finisco per ritrovarmi una montagna di fogli accartocciati in un angolo della piccola scrivania.

Se i ragazzi sono nervosi, io lo sono di più. Per loro è la finale di un torneo, per me la loro vincita potrebbe essere il trampolino di lancio come allenatore.
In queste notti ci ho pensato bene: fisioterapia non è la facoltà che fa per me. E ho deciso di continuare a sognare. Se da piccolo avevo il desiderio di diventare l'allenatore di una famosa squadra, adesso sono pronto per realizzarlo. Beh, certo.. non proprio nel Liverpool o nel Manchester City, mi posso accontentare di allenare i pulcini del Doncaster. Sarebbe comunque una soddisfazione. 

Disegno per la centesima volta il campo da calcio e massaggiandomi le tempie inizio a ragionare: Stefan in porta, c'è sempre stato lui. E fin qui non ci piove.
Stilo una lista di difensori e schiero un paio di centrocampisti tra cui David.
Willy e Zack in attacco. Per il primo, questo è l'unico modo in cui riesco a fargli dare il massimo di se stesso. "Voglio giocare in avanti, è l'unico ruolo dove posso fare goal!" mi ha supplicato diverse volte prima di stasera, convinto che difensori e centrocampisti non possano arrivare alla porta. Un giorno devo spiegargli che non é come crede.
Zack, invece, dove lo metti e dove fa magie. Oggi ho deciso così, e so che non mi deluderà.

Guardo il mio elaborato, batto entrambe le mani sulla scrivania e facendo forza sugli avambracci lascio che i muscoli mi portino in piedi.
Esco dalla camera diretto al campetto per l'ultimo allenamento ma prima di arrivare a destinazione vengo interrotto da Tom.

"Tieni, ho trovato questa nella cassetta della posta; c'è scritto il tuo nome. Penso che tu debba sapere quello che c'é scritto."

È una busta gialla, un'enorme scritta rossa al centro la dichiara 'urgente' e ha tutta l'aria di essere qualcosa di terrificante.

Noto con stupore che la linguetta di sigillo è aperta e svela un foglio bianco come contenuto.

"Hai sbirciato tu?"

"Se tu avessi letto davvero la normativa della clinica di recupero invece di spuntare solamente la casella, a quest'ora sapresti che i tutori sono tenuti a controllare la vostra posta e a decidere se potervela inoltrare."

Lo guardo sbigottito e poi tiro fuori il foglio. Tom mi osserva impaziente, come se stesse aspettando la mia reazione. Gli lancio un'occhiata piena di punti interrogativi e poi con una calma che non riconosco mia gli chiedo se gentilmente potrebbe lasciarmi solo.

Complimenti Jay, tre mesi fa lo avresti preso a cazzotti e ridotto in brandelli!! Mi fa notare la mia coscienza.

Mi distendo sul letto, accavallo le gambe e ripongo quell'orribile busta gialla sopra la mia pancia.
Il cuore non vuole sapere di smettere di battere così forte e il mio cervello si sta già domandando in quale casino mi sia cacciato adesso.

La calligrafia è illeggibile: i geroglifici degli antichi egizi sarebbero stati più comprensibili. La penna nera che ha lasciato traccia è stata così talmente tanto pigiata sul foglio da averlo quasi trapassato.

Con il cuore in gola e il respiro affannato inizio a leggere:

Caro James,
immagino che tu stia chiedendo chi ha scritto questa lettera che a breve ti mostrerà il tuo futuro.
Ma voglio rivelarti un segreto: poco importa chi sia il mittente quanto quest'ultimo sta per rivelarti che diventarai presto padre.
È proprio così, la tua amata Bridget ha il pancione, congratulazioni!!
Sono anche triste di annunciarti che è stato Harry ad accompagnarla alla prima visita e che adesso è lui a prendersi cura di lei e di tuo figlio!
Spero che continuerai una convivenza serena dentro a quel posto di matti.
Auguri per tutto e buon proseguimento di vita,

Il tuo informatore segreto.

"Cazzoooooo" urlo. Urlo come un disperato.

Mi sento frustato, deluso. Bridget mi ha nascosto una verità incredibile. Diventerò padre, la mia paura più grande. Ho vissuto fino ad ora domandandomi come mi comperterò con i miei figli con la prospettiva di una decina di anni.
Adesso il futuro è più prossimo, nove mesi. Forse meno. Anzi, sicuramente meno. Se il bambino è davvero mio, diventeranno almeno sei.
Sei mesi e Bridget darà alla luce il mio primogenito.
Un brivido mi percorre la schiena.
Paura, rabbia, delusione si impossessano del mio corpo e prima che me ne renda conto sto già infilando alla rinfusa tutto l'armadio dentro il mio borsone.
Devo partire. Fanculo la partita di calcio, fanculo il torneo, fanculo il mio futuro da allenatore, fanculo a tutto.

Sbatto la porta della stanza facendo tremare tutte le mura e catturando l'attenzione di tutti i presenti in corridoio.
Ormai era notizia diffusa che io fossi riuscito a ritrovare il nuovo me e a controllarmi: sia con la droga che con il mio carattere brusco.
Sicuramente quest'uscita non solo rivela che non son riuscito a fare un bel niente, ma lascia anche il malcontento di uscire esattamente come entrati.

"Dove vai?" Tom mi ferma bruscamente con una mano sul petto.
"Hai letto anche tu, no? Credi che stia qui ad aspettare?"
Tom sospira e alza gli occhi al cielo come se avesse saputo che avrei reagito così e avrebbe dovuto dire esattamente quelle parole. "Senti James, il mondo è pieno di persone cattive.."
"No, per favore.. la predica, no. Il mondo é pieno di tutto compresa la mia migliore amica incinta."
Tom corruga la fronte: "credevo steste insieme!"
Mi ci vuole un secondo per collegare il tutto ma poi capisco: "è una storia lunga, lascia perdere. Comunque si, è la mia fidanzata!"
Tom sospira e riacquisisce la faccia da adultochehavissutolavita: "Quello che volevo dirti io è che potrebbe non essere vero. Magari c'é qualcuno che vuole fregarti. Non credi che se avesse voluto farti davvero sapere del bambino si sarebbe almeno firmato?"
"Non me ne frega un cazzo. Io devo andare da lei. Voglio sapere."
Tom allarga le braccia e poi le fa ricadere lungo il corpo: "come vuoi."

Esco senza guardare in faccia nessuno. Ai ragazzi penserà qualcun'altro. Qualcuno gli dirà che James è dovuto partire per questioni urgenti e loro capiranno. E se non capiranno, cazzi loro.

Corro fino alla fermata dell'autobus e quando mi accomodo nel seggiolino mi sembra di essere una marmotta che, uscendo dal suo letargo, vede la luce dopo un intero inverno.

Ho smesso di andare a catechismo dopo la Cresima; da quel momento non ho più pregato. Solo bestemmie e imprecazioni contro il Cielo quando qualcosa mi andava storto.
Seduto su questo pullman diroccato decido di mettere fino all'astio verso Dio e provo a impersonificarmi in quel bambino che si inginocchia di fronte all'altare. Se chiudo gli occhi riesco ancora a ricordare le parole che pronunciai pochi giorni prima della mia Prima Comunione: "Gesù, fai che rimanga sempre amico dei miei amici, soprattutto di Bridget che è davvero gentile con me. Poi, fai che i miei nonni non muoiano mai, gli voglio troppo bene. Ah e poi se puoi, fai che la meastra di storia non si accorga della pagina strappata nel quaderno e dei compiti che non ho fatto."
Beh, di quella innocente preghiera posso dire che Dio mi ha accontentato solo per l'ultimo desiderio. La maestra Silvy il giorno seguente alla Comunione era assente per una brutta influenza e io ebbi tutto il tempo per rispondere alle domande sugli antichi romani e nascondere al meglio tutti i fronzoli della pagina strappata.

Dio, se mi stai ascoltanto.. anzi, se ci sei dimmi che non è vero. Io voglio diventare padre, ma non ora, non in questo periodo della mia vita. Io voglio diventare padre con consapevolezza. Voglio diventare padre quando la mia fidanzata verrà da me e con un sorrido mi dirà: "sono incinta", non quando me lo tiene nascosto.

"Ehi! Hai intenzione di fare un altro giro?" l'autista mi guarda accigliato dallo specchietto retrovisore. Do un'occhiata fuori e nonostante il buio, le lucine delineano il paesaggio.

Sono arrivato a destinazione. La verità si avvicina.



Colgo l'occasione di questo piccolo spazio autrice per ringraziare oramai un'amica qui su wattpad DaphneAli che con i suoi incoraggiamenti e commenti mi da una carica stupenda.
Per chi ne avesse voglia, ha appena iniziato a scrivere una nuova storia. Ironica e accattivante, "Di giorno Luna e di notte Sole" vi farà ridere nei momenti meno opportuni e vi rallegrerà la giornata!!

Al prossimo aggiornamento,

IRE :)

I forget to forget youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora