Scared.

" Chi sono io? "

Sola.

Avevo avuto il coraggio di scappare dalle grinfie di mio padre, volevo sapere come fare a riprendere in mano la mia vita, eppure neanche questo sembrava abbastanza.

Avevo saputo da Mihael, fratello di Aziel, che potevo scoprire chi sarei stata senza il controllo che mio padre ha sempre avuto su di me, avevo davanti a me tanti libri e l'assoluta certezza che non avrei avuto altre occasioni.

Mi misi subito a lavoro, cercando di sgombrare la mente, ma i soliti pensieri mi soffocavano.

" Avevo lasciato libero sfogo all'ira di mio padre, chissà cosa succederà? Chissà se la gente capirà lo stato d'animo di Daimon? chissà se ce la farò a fronteggiare mio padre ritrovandomi? "

Tante, troppe, domande e nessuna risposta mentre me ne stavo seduta a terra, immobile.

Ho sempre voluto avere la libertà di decidere per me, di staccarmi dai legami, ma ora che ne ho l'opportunità mi sento un'evasa.

Chi non conosce il sapore della libertà non sa apprezzarla in pieno quando l'acquisisce.

I minuti passano interminabili, mi viene detto che ho tutto il tempo per me, ma so che la realtà è diversa.

Ho ancora il peso del mondo addosso, è sempre stato così.

Conoscendomi davvero perderò tutto?

La vera me accetterà il mio passato?

Chi resterà? Chi farò restare?

Lacrime lente e calde solcano le mie guance e una lenta musica accompagna il suono sordo di un'anima che si sgretola in attesa di pace.