" Cosa mi sta succedendo? "

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                                                         " Ciò che è proibito mi riesce meglio. "
                                                                              (kikka75f, Twitter)


Vagavo in cerca di qualcosa,avevo appena finito di chiarire con Marcy. Alla fine ce l'aveva fatta,di nuovo,aveva l'assoluto controllo su di me. Uscì dal castello semplicemente vestita con la camicia da notte e la vestaglia,scalza,potevo sembrare completamente folle,anzi lo ero. Non so per quanto tempo camminai,mi facevano male i piedi,i capelli davanti agli occhi,a causa del vento gelido,non mi permettevano di capire dove mi trovassi. E non m'importava.

Mi sedetti su una roccia.

Mi sentivo così dannatamente vulnerabile e fragile.

Mi rannicchiai,avevo ancora addosso l'odore di Marcy.

Mi disgustava.

Lo amo,almeno credo,ma mi disgusta tutto questo adesso.

-Amy? - mi sentì chiamare.

Mi voltai.

Marcus mi fissava interrogativo.

-Amy che ci fai qui? Vestita in questo modo,poi..- mi scrutò.

-Cos'è una specie d'interrogatorio,Marcus? - dissi voltandomi dall'altro lato.

-Amy,cosa c'è che non va? - disse avvicinandosi.

-Non hai qualcosa da fare invece di rompere?! - urlai.

Sussultò.

-Stavo tornando a casa,quando ho sentito dei passi e incuriosito sono arrivato qui e ho trovato te conciata in questo stato. - disse guardandomi.

-Beh,sorpresa. Ora vattene. - dissi.

-Vieni,ti porto a casa. Ti sanguinano i piedi. - disse prendendomi il braccio.

-Non toccarmi.- sibilai.

-Amy,voglio solo portarti a casa..- disse guardandomi.

Non volevo tornare,non adesso.

-Non voglio. - dissi.

-Cos'è successo? - disse sedendosi accanto a me.

-Io e te non siamo così intimi da permettermi di raccontarti i fatti miei. -dissi continuando a guardare un punto fisso.

-Ti voglio aiutare. - disse.

-Non ne ho bisogno. - dissi.

-Sei mezza nuda,sconvolta,in mezzo al nulla. Forse hai bisogno di aiuto,non credi? - disse quasi ironico.

Mi stava innervosendo.

-Ma cosa vuoi da me?! Insomma vai a fare il caritatevole con chi ne ha bisogno! - urlai ormai in preda ad una strana isterìa.

-Sei tu quella che ha un fottutissimo bisogno estremo di aiuto,Amy! - urlò lui a sua volta.

-Non è vero! - continuai fissandolo.

Si stava avvicinando a me,sentivo una scarica assurda di adrenalina attraversarmi il corpo.

-Invece si..- mi fissò sorridendomi.

Cavolo,quanto era bello.

-Allontanati. - dissi,facendo un passo indietro.

-Amy,voglio solo portarti a casa. Tranquilla. - disse sfiorandomi la mano ma la ritirò subito.

Una scossa.

Entrambi ci fissammo.

-Cos'è stato? - chiesi.

-Non lo so. Forse c'è troppa tensione. Vieni,ti porto a casa. - disse lui.

-Ti ho già detto che non voglio tornare Mark..- mormorai.

-Allora restiamo qui,quando ti sarai calmata torneremo. Ok? - disse sorridendomi.

-Ok..- dissi.

Restammo in silenzio per un pò.

All'improvviso un vento gelido mi fece tremare,cavolo faceva davvero freddo.

-Hai freddo? - mi chiese.

-No,tranquillo. - dissi.

Lui senza dire nulla mi passò la sua felpa,era calda e aveva il suo odore.

Mi mancava,Marcus mi mancava davvero.

Lo so che mi ha fatto male,so che questo lo ricorderò sempre,ma so che le sue intenzioni erano buone.

Lo guardai,lui mi guardò e mi sorrise.

-Forse dovremmo tornare,sta cominciando a piovere. - disse lui.

Il cielo era nero,nero come il mio cuore.

-No,vieni con me. Conosco un posto dove possiamo ripararci. - dissi e lo presi dalla mano,ignorando le innumerevoli scosse attorno a noi e l'adrenalina che mi stava facendo impazzire.

Non gli diedi il tempo di rispondere,lo trascinai con me.

Arrivammo nei pressi di una casetta di legno.

-Che posto è questo? - mi chiese.

-L'abbiamo costruita io e Hercules,diciamo che serve ad allontanarci un pò dalla routine. - dissi ed entrai.

-Non vieni? - gli chiesi,vedendo che non si muoveva.

-Si,arrivo.- disse.

Eravamo tutti e due bagnati fradici,pioveva a dirotto.

Non so bene cosa stia succedendo,sinceramente non me ne preoccupo.

-Vieni,vediamo se c'è qualcosa per cambiarci. - gli dissi.

Aprì la cassapanca e trovai una felpa e dei pantaloni di Hercules,per Marcus e una felpa e degli skinny neri per me.

-Ehm Amy? - mi chiese quando glieli passai.

-Dimmi - risposi.

-Dove mi cambio? - mi chiese.

-Dove vuoi,per la maglietta puoi farlo davanti a me. - dissi voltandomi.

-Si..- disse.

Che atmosfera strana.

-Amy,cavolo,guardami. - disse all'improvviso.

Mi voltai,stavo salendo le scale per andare a cambiarmi.

Aveva una luce animalesca negli occhi.

-Marcus? - lo scrutai.

-Non ti accorgi di nulla? - mi chiese passandosi una mano tra i capelli.

-Di che parli? - chiesi.

-Questa strana chimica,queste scosse e l'adrenalina poi.. - si avvicinò.

-Tu hai bevuto.. - arretrai.

-E' la seconda volta che arretri,Amy. - si avvicinò ancora di più.

-Marcus..- mormorai. - non va bene..- continuai.

-Cosa? - era davanti a me,si era abbassato alla mia altezza.

L'adrenalina bruciava.

-Baciami. - dissi solo.

Lo vidi sorridere,poi si fiondò sulle mie labbra.

Era tutto particolare,sbagliato,ma euforico.


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