" Flashback."

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" Andare a caccia di ricordi non è un bell'affare.

Quelli belli non li puoi catturare e quelli brutti non li puoi uccidere. "

(Giorgio Faletti)


La quiete,dopo un'avvenimento drammatico,è spesso solo frutto della nostra fervida immaginazione. Non esiste vita,situazione,attimo,in cui ci si può definire in assoluta pace con tutto ciò che ci circonda.

Tutto questo,io stessa,ho dovuto impararlo in un brevissimo lasso di tempo.

Tempo.

Che strana parola,cosa significa? che conseguenze può avere? quanta importanza gli diamo o ha?

Mentre riflettevo la mia testa era in continuo movimento,i ricordi mi attanagliavano l'anima,non sapevo più chi o cosa fosse davvero stato reale.

Mi sforzavo di credere che in secoli d'esistenza,anche una minima cosa,anche la più insignificante,fosse stata davvero mia.

Invece no.

Invece non ho avuto il tempo di portare con me pezzi importanti di momenti che non rivivrò,che non avrei dovuto vivere,che erano di qualcuno che non conosco.

Tutto l'amore,tutta la forza,tutte le lacrime.

Tutto si è spento.

Basta così poco a volte,basta anche un solo istante,per vedere tutto ciò in cui credevi rivelarsi una completa e grossa bugia.

" Se non mi alzo da questo letto,impazzisco. " riuscì a pensare.

Mi accovacciai accanto alla finestra.

Quante rivelazioni in quest'ultimo periodo,quanti cambiamenti.

Ripensai a quando Lucio,dopo un breve periodo,divenne effettivamente mio fratello.

Ripensai a quando salvai l'altro mio fratello o a quando nacque mia sorella.

Ripensai a Daimon,lui c'è sempre.

Sempre.

Nonostante io stia letteralmente crollando,nonostante io non meriti nulla,lui c'è.

Non voglio parlare di questo,tanto ci sono già i flash mentali a ricordarmi ogni minima cosa.

- Amy? - sentì.

Non risposi,tutto mi sembrava così dannatamente estraneo.

- Amy,so che non vuoi parlarne,ho capito tutto,ma almeno fai in modo di sostenerti. - mi disse Daimon.

- A quale scopo? - risposi indifferente.

- A rialzarti,magari. - mi disse sedendosi accanto a me.

- Non m'importa più,lo sai. - risposi.

Fece silenzio,mi abbracciò senza replicare.

Ho sempre amato questo aspetto di lui,riusciva a farmi stare bene anche senza fare nulla di speciale.

- Non distruggerti,Amy.- mi disse prima di uscire dalla camera.

Non risposi,non avevo alcuna intenzione di ammettere a lui e a me stessa che ormai era troppo tardi.

Non c'è più tempo.

Mi alzai e presi il mio diario.

" Caro Diario,

la vita non è più vita,io stessa non so più chi devo essere. Forse con il tempo riuscirò a parlarne,forse con il tempo questi flashback mi lasceranno provare a vivere,forse un giorno tornerò me. O forse no. Nel frattempo resto qui,ripetendo a me stessa che non sono più quella forte,quella in grado di salvarsi. Salvarsi da cosa poi? Ci si salva da qualcosa che si conosce,da qualcosa che si controlla,non dal nulla.

Voglio solo mollare. "

Amy.





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