" Ricordo me,conoscendo te. "

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                       " Io e te siamo un solo cuore,promettimi che non ci diremo di nuovo addio. "


Le mani tremavano,avevo già letto alcune cose e sentivo il petto pesante,mio figlio ha passato le stesse cose che ho patito io in questa vita sbagliata. E' cresciuto,guardandosi attorno con disprezzo,guadagnandosi epiteti non ripetibili e trovando pace solo chiudendosi a riccio. Eravamo simili,combattevano le stesse guerre anche se distanti.

Arrivai all'ultima lettera,aspettai di leggerla per ultima,il destinatario era " mamma ".

Presi il foglio tra le mani,mi accorsi che alcune parole si leggevano di meno,chissà quante lacrime versò scrivendo queste righe.


" Cara mamma,

ti scrivo questa lettera,come sfogo,senza alcuno scopo. Mi chiamo Bryan,ho 14 e sono tuo figlio. Già,sono quel bambino che hai abbandonato appena nato,quello che non ti ha nemmeno per un brevissimo istante fatto vacillare,quello che sta crescendo senza di te. La mia vita fa schifo,seriamente,tu potrai pensare che non sia vero,che è solo la " fase adolescenziale " che mi fa vedere tutto nero,ma non è così. Ho i nonni,ho gli zii,ho papà che mi sta crescendo con tutto l'amore di cui è capace,ma tu dove sei? starai sicuramente salvando il mondo,o almeno ci starai provando,è questa la bugia che mi rifilano da quando ho cominciato a chiedere di te. I miei complimenti sinceri,sicuramente starai facendo grandi cose,ma sicuramente non hai saputo fare l'unica cosa che,forse,ti avrebbe resa migliore davvero: la mamma.. "

Mi fermai un attimo,mi mancava il respiro,è questo quindi quello che pensava realmente.

Continuai.

" A me non importa che siano gli altri a dirmi che tu mi hai amato al meglio delle tue possibilità,non m'importa che papà continui a fissare le tue foto dicendomi che dovrei perdonarti,non m'importa nemmeno realmente di conoscerti,m'importa solo di farti capire che ti sto odiando,mamma,ti sto odiando perchè mi hai lasciato solo ad affrontare un mondo ostile,senza la tua mano pronta a sorreggermi. Non ti devo nulla,non ti dovrò mai nulla,per quello che sto diventando,per l'uomo che diventerò un giorno. Per un solo motivo ti ringrazio,mi hai insegnato cosa significa soffrire davvero,sono sicuro che mi rialzerò un giorno e in quel momento sarò capace di guardarti negli occhi,se tornerai,e dirti che non ho più bisogno di te. "

Tremavo,mi ricordava me alla sua età,quanto disprezzo provavo per i miei " genitori ".

" Sai,mamma? tuo figlio non è forte come suo padre o come i suoi zii,non è menefreghista come suo zio Ares,no,tuo figlio è un debole che piange in silenzio e prega di non svegliarsi la mattina. Perchè? perchè ogni fottutissimo giorno la gente che non sa nulla,che non mi conosce bene,vuole ferirmi dicendomi che tu mi hai abbandonato,che sono orfano di madre. E nel frattempo,queste stesse persone,fuori da scuola,hanno una mamma che li aspetta,che li ascolta,che li consola. Tuo figlio Bryan,invece,mamma prende il suo motorino e torna a casa,eludendo le domande di tutti,chiudendosi in una muta rassegnazione. Ma sai cosa ti dico mamma? ti odio,è solo colpa tua,la mia vita fa schifo perchè tu sei andata via,perchè tu sei solo una stronza egoista! Perchè quella notte mi avete concepito tu e papà? perchè mi avete condannato a vivere una vita che non mi piace? che odio? "

Ho rovinato la vita di mio figlio,nient'altro.

" A volte capita che,quando mi pestino,io esca dalla classe e salga sulla terrazza della scuola a fissare il cielo. Papà dice sempre che questo aiuta a rilassarsi,a me innervosisce e basta e sai perchè? perchè in questo cielo tu sei da qualche parte,lontana,sono stanco di cercarti invano. Sono stanco,mamma. Sono stanco di vedere queste ingiustizie,sono stanco di fingere normalità. Ti sarai rifatta una vita? sarai felice? beh,le mie congratulazioni se le cose stanno così. Spero davvero che ne sia valsa la pena,mamma,te lo ripeto,perchè se tornerai non riceverai altro che disprezzo da parte mia. Sei una sconosciuta,una sconosciuta che non ha idea della mia vita,delle mie fragilità,delle mie sofferenze. E' umiliante e orrendo sentirsi dire " Quando succederai a tuo padre,se tuo padre prenderà il posto di tuo nonno,cosa insegnerai ai tuoi figli Bryan? insegnerai che l'amore di una madre è debole? Che una madre può abbandonare un figlio per puro egoismo? " Questo mi viene detto,praticamente ogni giorno,mentre vengo pestato e deriso perchè io una madre non ce l'ho. Figli non ne vorrò mai,una compagna? neanche a dirlo. Non farò lo stesso errore di mio padre,non m'innamorerò di una stronza. "

Era ferito,non arrabbiato,faceva male e nonostante questo mi rivedevo.

" Concludo dicendoti che odio i miei occhi perchè tutti dicono che sono uguali ai tuoi,odio il modo in cui mi imbarazzo perchè dicono che prendo da te. Odio tutto ciò che guardandomi gli altri ricollegano a te. E infine,odio te. Non basteranno secoli a farti perdonare,quando e se tornerai. Spero che se avrai o hai altri figli ti amino,perchè da me,da tuo figlio Bryan,non avrai mai amore o comprensione.
Adesso scusami,è mattina presto,devo andare a preparmi per una nuova giornata in questo inferno di vita. Addio sconosciuta che chiamo " mamma."  

Bryan. "


Il foglio era stropicciato,alcune parole cancellate,lacrime sparse. Era devastato,si vedeva,ed è solo colpa mia. Ho sempre agito secondo giustizia,per questa ragione mi trovo qui,ma ho lasciato che mio figlio crescesse senza indicargli come cavarsela,come affrontare i pericoli. Mi odio,vorrei non essere mai nata. Ma almeno ho capito,ho capito che mio figlio è ferito come lo ero io,non potrò avvicinarmi pretendendo affetto se prima non mi perdono io. Farò qualsiasi cosa per dimostrargli che abbiamo ancora tempo,ma non adesso,adesso è il momento di pensare a questo mio grande,orrendo,fallimento.

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