" Ciao piccola Emily. "

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" Il passato non è solo ciò che è successo ma anche ciò che avrebbe potuto succedere ma non è avvenuto. "
                                                                    (Sarah Ban Breathnach)


Era notte fonda e speravo vivamente che Daimon non si svegliasse,volevo starmene da sola e respirare lontana da queste mura che non sento più mie.

Scesi le scale e mi avviai fuori.

L'aria fredda mi pungeva il viso, le gambe le sentivo pesanti, ma nonostante tutto continuavo a camminare. Non sapevo dove andare,non sapevo se fosse conveniente,ma mi avviai verso la parte più fitta del bosco.

Faceva freddo,nonostante io non dovessi sentirlo, mi strinsi ancora di più nella felpa enorme che avevo addosso.

Un rumore.

Passi.

Sentivo di non essere sola,sempre la stessa sensazione.

- Ciao piccola Emily. - sentì alle mie spalle e subito dopo un respiro caldo sul collo.

Mi voltai e istintivamente cercai di tirare un pugno a chiunque fosse lì.

Accadde tutto in un secondo.

Mi ritrovai bloccata a terra con un ragazzo addosso.

- Shh,piccola. Va tutto bene,amo questo tuo lato aggressivo. - ghignò lo sconosciuto.

- Chi cazzo sei? e scollati. - dissi ringhiando e spostandolo.

- Che accoglienza piacevole,Emily. - disse guardandomi.

- Ascoltami fenomeno da baraccone,il mio nome è Amy e non ti conosco. Quindi,addio. - dissi e mi girai per andare via.

Quel ragazzo mi stava indisponendo,volevo solo un pò di pace e invece mi ritrovo ad avere a che fare con uno dei soliti demoni eccitati che farebbero di tutto per sesso.

Però,devo ammettere che quel ragazzo aveva qualcosa di strano,di diverso.

-Pensi di andare via,Emily? - me lo ritrovai ancora dietro le spalle.

- Invece di rompermi con le tue domande fuori luogo perchè non ti presenti? - dissi acida guardandolo.

- Mh,presumo tu non abbia visualizzato molto bene i flash mentali che hai quotidianamente e non hai studiato bene le carte che hai ricevuto nell'ultimo periodo. - disse serio.

Non volevo pensarci,non volevo ricordare ancora quei momenti.

Quella stanza,quei fogli che mettevano in discussione ogni cosa della mia intera esistenza.

Faceva male e questo ragazzo,credo,faccia parte di tutto questo.

- Non so di cosa parli. - sperai di poter andare via.

Mi prese dal polso e strinse forte.

- Non mentire,piccola. Riordina le idee. Appena lo farai,io e te ci rivedremo e quando accadrà io ti avrò finalmente. - mi disse e sparì.

Volevo sparire,non capivo più nulla.

Tornai immediatamente indietro,volevo isolarmi di nuovo.

Chiusa nella mia stanza,spostai Daimon e decisi di scrivere.

Ormai era diventata una routine per non impazzire.

" Caro diario,

questa sera qualcosa è cambiato. Ho incontrato un paio di occhi di un viola misto a un ghiaccio così intenso da farmi tremare. Erano così freddi,così arrabbiati. Non capisco più nulla ma mi ci sono ritrovata. Quel ragazzo fa parte di un qualcosa che non so spiegare,fa parte di me forse. Ho paura,ma provo una strana voglia di scoprirne di più.

Sempre più confusa. "

Amy.


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