" Con i cerotti sul cuore,ma pieni d'amore. "

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"Perchè in ogni mio gesto, in ogni mio respiro c'è una parte di te,mamma. "



POV BRYAN


Non avevo alcuna voglia di tornare a casa ma se non l'avessi fatto mi avrebbero cercato ovunque.

Entrai dentro il portale e arrivai direttamente nella mia stanza,non volevo incrociare nessuno,mi avrebbero sicuramente chiesto di lei e io sarei sembrato un perfetto idiota perchè non avrei saputo cosa rispondere. Soprattutto volevo non incrociare mio padre. Non ho mai saputo mentirgli,gli avrei sicuramente raccontanto dell'ultimo incontro con lei e so che,alla fine,mi avrebbe guardato con il suo solito sguardo comprensivo e avrebbe elogiato mia madre,parlando da innamorato,ma a me adesso non serviva questo.

Mi chiusi la porta alle spalle e mi sedetti sul letto,avevo fretta di capire cosa nascondesse quella donna,aveva qualcosa di diverso,non sembrava così fredda e lontana. Sembrava quasi dolce,materna. Svogliai le prime pagine,non mi ci soffermai,perchè parlavano solo di lei e del suo modo di essere,un pò quello che mi sono sentito dire per secoli da tutta la mia famiglia. Passai oltre.

Cominciai a leggere e non potevo crederci,la mia famiglia mi aveva parlato delle sofferenze che lei era stata costretta a patire ma non credevo fino a questo punto. Mi montò una rabbia assurda dentro,non riuscivo a capire perchè,forse a quella ragazza ci tenevo più di quanto volessi far credere persino a me stesso. Era descritto solo un mese,solo un fottutissimo mese,ma mi avevano spiegato che in quel mondo un mese equivale ad anni e quindi mi raggelò il sangue. Mia madre,si adesso la chiamo così,aveva patito ogni genere di violenza,ogni genere di sopruso sia mentale che fisico. La lontananza da casa non le aveva fatto bene,l'aveva portata a mettere in discussione se stessa,a cambiare radicalmente, mi ci ritrovai. Anche io avevo sofferto,cambiando,certe cose ti segnano dentro.

Allora,davvero,non eravamo così diversi.

Mi soffermai però su una pagina,diversa dalle altre.

Lessi attentamente,era scritta in rosso.


" Oggi,avendo la notte per me, voglio parlare a mio figlio in maniera specifica. Bryan,so che non leggerai mai e forse è un bene. Non dovrai mai sapere di queste mie sofferenze,anche per questo mi cancellerò la memoria,le persone con cui avrò a che fare non dovranno usarti mai per ferirmi. So che dall'esterno potrà sembrarti da pazzi egoisti,ma non potevo restare a casa. Spero che tuo padre e la nostra famiglia ti crescano adeguatamente e spero che,un giorno,tu possa diventare uno degli uomini più valorosi,come tuo padre. Bryan,non mi pentirò mai di averti messo al mondo,sei nato da un sentimento reale,sincero e indissolubile. Sai? Mi manca molto tuo padre,mi manca casa mia,mi manchi tu amore mio. Ci sono notti in cui ripenso all'ultima sera che passai a casa,a quando ti guardai dormire sereno,a quanta forza mi costrinsi ad avere per lasciarti solo. Non mi perdonerò mai,quindi se tu dovessi essere arrabbiato con me,con il passare degli anni,sappi che lo capirò. Nessuno ci insegna a diventare genitori,ma confido nel fatto che tuo padre sia un genitore modello,a differenza mia. Ricorderò sempre il sorriso che mi hai regalato,appena nato,lo porto con me quando mi sembra di crollare. Sai,amore,la vita è difficile per tutti ma non posso arrendermi,lo faccio soprattutto per te e per i bambini come te. E' giusto che il mondo sia un posto migliore per voi,per farvi crescere senza diventare chi non siete. Adesso ti saluto,piccolo mio,sicuramente sarai diventato un bambino bellissimo e dolcissimo. La tua mamma ti ama tanto,sai a volte mi sento una bambina che ha bisogno di un abbraccio e tante,troppe,volte l'avrei voluto da te. Ti mando un bacio e ti chiedo perdono. "

Le lacrime scorrevano lente,faceva male,mi sentivo un verme ad aver anche solo pensato che mia madre non mi avesse mai voluto. Me li sarei presi io tutti i suoi dolori,tutte le sue ferite le avrei fatte mie.

- Che succede,nipotino? - all'improvviso mi trovai davanti nonno Zeus.

Non dissi nulla,gli diedi in mano il diario.

Dopo un pò lo vidi con gli occhi lucidi,alla fine era comprensibile,era comunque sua figlia.

- Bryan,cerca di comprendere tua madre. Mi sento di dirti solo questo. - mi accarezzò i capelli.

- Nonno,io..- non riuscivo a parlare,ho sempre provato un certo imbarazzo a mostrare le mie fragilità agli altri ma oggi non m'importa.

- Va bene piangere,Bryan. Sei forte in ogni caso. Non posso dirti nulla,solo fà ciò che senti. - mi sorrise e se ne andò.

Farò quel che sento.

" Sto venendo da te,mamma. Andrà tutto bene, lo prometto. Da adesso in poi,ci sarò io con te. "

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