Come ebbe inizio tutto. (1/3)

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" I due giorni più importanti nella tua vita sono il giorno in cui nasci e il giorno in cui scopri il perché sei nato. "
                                                                          (Mark Twain)


34 milioni di anni fa, pianeta Astra dell'8° Universo.


Quello era giorno di festa,nasceva l'ultima erede della stirpe diretta di Zeus ed Hera. Ultima di 7 figli,la piccola si sarebbe chiamata Emily,sfatando il mito dei nomi di stampo greco. Ci si era ampiamente aggiornati con l'avvento dei secoli. La famiglia reggente era in estasi, tutti si chiedevano che aspetto avesse la bambina.

- Padre,quando nascerà Emily? - chiese impaziente un Hercules estasiato?

- Porta pazienza,figlio. Ormai non dovrebbe mancare molto. - rispose Zeus.

- E' nata! E' nata! accorrete tutti! - disse un piccolo Ermes fuori di sè dalla gioia.

Tutti si riunirono nel grande tàlamo dove la giovane Hera,esausta,stringeva tra le braccia una piccola bambina dai capelli color del grano e dagli occhi color pervinca. La bambina,già in tenera età, era così bella da estasiare ogni essere che si fermasse ad osservarla.

- E' bellissima - dissero in coro i suoi fratelli.

- Lo è,bambini. - disse Hera sorridente.

- Bisognerà organizzare una festa in suo onore,padre. - disse Afrodite.

- Sarà fatto,figlia. - disse Zeus.

-Ognuno di noi donerà alla piccola un potere speciale,padre. - disse Ares.

- Come? - chiese il sovrano,stupito.

- Si,padre. Ci sembra giusto che la piccola sia in grado di fare tutto ciò che le aggrada nel più breve tempo possibile. Per questa ragione accorceremo i tempi e le doneremo immediatamente qualcosa. - disse orgogliosa Diana.

- E' molto fortunata ad avervi come fratelli,sono sicura che vi amerà al meglio delle sue possibilità. - sentenziò Hera.

- Per sicurezza,mia cara,porteremo la bambina da Tiresia. Voglio conoscere immediatamente le innumerevoli gesta che sicuramente mia figlia farà e di cui andremo tutti fieri. - sentenziò Zeus.

- Padre,sta arrivando proprio lui da noi. - disse Apollo.

- Molto bene,figlioli state in silenzio e ascoltate senza interrompere. - disse il Dio.

I bambini annuirono.

Passati pochi minuti,l'indovino fece il suo ingresso nella grande camera da letto.

- I miei più sinceri auguri per questa lieta nascita. - disse il vecchio.

- Ti ringrazio,Tiresia.- sorrise Zeus.

Calò il silenzio e l'indovino si avvicinò al letto dove Hera gli porse la piccola.

- La bambina crescerà sana e forte,avrà una bellezza senza eguali e il suo cuore puro la porterà a compiere gesti di assoluta giustizia e bontà. Proprio a causa della sua bontà d'animo,però,sarà costretta a fare alcune scelte dolorose,patirà tanti dolori,ma ne uscirà vittoriosa. - disse Tiresia.

- E' tutto? - disse Zeus inquieto.

- E' tutto ciò che posso rivelare,mio Signore. - disse l'indovino.

- Va bene,è tutto. - disse il Dio.

- Allora chiedo il permesso di ritirarmi. - chiese il vecchio.

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