" Decisioni difficili ma necessarie. "

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" La vita non è quella che si è vissuta, ma quella che si ricorda e come la si ricorda per raccontarla. "
                                                                            (Gabriel Garcia Marquez)


Mi alzai presto,aspettare era totalmente inutile.

Trovai Ipno,seduto in cucina, intento a fissare un punto.

-Ehy..- lo salutai.

-Ehy..- ricambiò.

-Ascolta,saresti potuto rimanere tu. Non era necessario che tornassi con me,qui. - dissi.

-Abbiamo iniziato questa cosa insieme,anche se in tempi e modi diversi,la finiremo allo stesso modo. Smettila,non voglio più parlarne. - disse alzandosi.

-Lo so che sei arrabbiato..- dissi.

-Si,sono arrabbiato con te. E sai perchè? perchè ti stai dimostrando una codarda,soprattutto nei riguardi dei bambini,i tuoi figli,ma come fai?! Non colleghi il cervello quando prendi le decisioni,non lo fai mai. - disse uscendo dalla stanza.

Rimasi sola,capitava troppo spesso ormai.

Ripensai a quello che mi avevano detto solo il giorno prima i miei figli,sapevo stessero dicendo tutte cose giuste,ma un mio difetto è sempre stata la testardaggine. E poi,sinceramente,non ho mai saputo fare la madre,visti i deprorevoli esempi che ho avuto nei secoli. Ormai avevo deciso,comunque. Mi preparai in fretta,non badai molto a cosa indossai. Non era quello il punto.

Uscì facendo attenzione a non svegliare nessuno,presi la macchina e mi diressi al mare.

Mi rilassa.

Tolsi le scarpe e mi sedetti sulla sabbia,inspirai l'aria e chiusi gli occhi.

10 minuti di respiro,10 minuti prima della fine.

Mi alzai,indossai le scarpe e,dopo essermi accertata di essere sola,aprì un portale.

Casa.

O meglio quella che credevo mi appartenesse davvero,dopo tanto tempo.

Tutto era molto silenzioso,considerando che lì erano le 7 di mattina,magari dormivano ancora e dentro di me ci sperai.

Entrai nella camere dei bambini,non li trovai.

Entrai in quella mia e di Marcy,erano tutti e cinque lì,insieme.

Li osservai,volevo bearmi di quella visione per un pò.

Notai che dormivano tutti vicini,come se avessero paura di perdersi anche tra loro.

Mi sentì un'altra volta,per la millesima volta,in colpa.

Mi voltai ed uscì,sarebbe finita.

Raggiunsi il mio vecchio ufficio,mi sedetti e presi carta e penna.

Era da codardi,lo so,ma non avrei mai avuto il coraggio di dire definitivamente addio ad ognuno di loro,ieri ci ho provato e ho solo visto dolore nei loro occhi.

Stavolta,avrei chiuso davvero.

E faceva male.

Ancora per poco,però.


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