" Dolore acuto. "

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" Che non è mai quello che sembra,mentre una mano ti accarezza l'altra ti smembra. "

                                                                                     (Gemitaiz)

Stanza  vuota,solitaria.

Non ricordo nulla,ho solo un senso di vomito e un dolore lancinante alla testa.

Ricordo di essere uscita dal palazzo,avevo bisogno di recuperare la calma,l'Oblio stava diventando ingestibile. Mentre cercavo di mettere ordine nei miei pensieri mi resi conto di non riuscire ad alzarmi.

" Ok,Emily. Calma,forse sei solo stordita. "

" No,stupida. Ti hanno incatenata come una bestia,sei ridicola..ahahaha "

" Ciao anche a te,bipolare. "

" Invece di salutarmi,pensa a come faremo ad uscire da qui,se ci riusciremo. "

La zittì.

Guardai i miei piedi,effettivamente ero incatenata.

Sentivo la rabbia scorrermi nelle vene,l'adrenalina crescere.

Urlai.

Nulla.

Urlai di nuovo.

Rumore di passi,forse sarei uscita di qui.

" Povera illusa.."

" Zitta. "

Ero nervosa,quasi folle.

-Si è svegliata,era ora. Non era divertente torturarla mentre era priva di sensi..- sentì la voce di Ana.

Ok,se c'era Ana,c'erano sicuramente tutti i componenti del mio Oblio,del mio passato.

Maledizione.

-Me ne occupo io,tesoro. - sentì una voce,forse Marcus.

-Ma non è divertente,uffa..- disse lei.

La solita infantile,infantile e cattiva.

-Ho detto che me ne occupo io,zuccherino. - disse serio.

Si,era Marcus.

Rumore di passi.

Una chiave nella serratura,la porta metallica si aprì.

-Ben svegliata,tesoro. - mi salutò falsamente.

-Dove cazzo mi trovo?! - ringhiai cercando di alzarmi.

-Se non ti calmi dovrò picchiarti,sai di cosa sono capace. - sorrise.

-Sei meschino. - sputai.

-Lo so,in fondo lo sai anche tu e nonostante questo mi hai voluto bene,giusto? ahahah - disse ridendo.

-Maledetto..- cominciai.

-Attenta con le parole,tesoro. Ormai sei un vero e proprio ostaggio,sei nelle nostre mani a tutti gli effetti,potresti finire male. Apprezza le mie attenzioni,potrei salvarti..- si avvicinò a me.

- Marcus sei disgustoso. - dissi.

-Può essere. Voglio dirti una cosa,piccola. - si abbassò alla mia altezza.

-Non voglio ascoltarti..- dissi e mi voltai.

-Oh,invece credo tu debba farlo invece. - ghignò.

Lo osservai bene,aveva una strana luce negli occhi.

-Non m'importa. - dissi solo.

-Neanche se si trattasse del tuo adorato Daimon? - disse solo.

Scoppiò a ridere.

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