9.

1.7K 77 7
                                    

"Lele" lo fermo. Si blocca sul ciglio della strada, si volta guardandomi.
"Nina deve dirti qualcosa!" dico. Mia figlia lo guarda. Padre e figlia occhi dentro occhi è pazzesco che non si sia resoconto quanto gli assomiglia.
"Ti va se vieni a cena da noi Stasera "

Quattro ore prima.
Oggi è domenica. Di solito si passa in famiglia, negli ultimi anni invece io lo sempre passata a casa con mia figlia. Ada è ripartita a Lecce per via del lavoro. Nina sta sul divano che gioca. Sono due giorni che penso seriamente dire tutto a Lele. Ho paura di una sua reazione. Ho paura che mia figlia non sia felice come adesso. Non so proprio che fare. La guardò con ciuccio in bocca nonostante i suoi quattro anni vuole per dormire. Sta seduta davanti ai cartoni e in silenzio li osserva.
Mi avvicino a lei, le lascio un bacio sui capelli e mi guarda.
«amore che ne dici se andiamo un po' al parco e giochi con i tuoi amichetti?»
«siii» si butta su di me e mi stringe. Ricambio la stretta su quel corpicino minuscolo. Scende poi dal divano andando in camera sua, la preparo e poi mi cambio anche io.
Pochi minuti dopo arriviamo al parco. Fermo la macchina in un parcheggio di fronte ad esso, aiuto Nina a scendere e ci dirigiamo verso i giardinetti. Mi siedo alla solita panchina proprio dove pochi giorni fa ci stava seduto il mio ex fidanzato. Vedo nostra figlia giocare tranquillamente con gli altri bambini all'oscuro di quello che prima o poi travolgerà la sua vita. Dovrò anche se non vorrei dirle di Lele. Raccontarle tutta la mia vita prima di nascere lei. Raccontarle di chi è suo padre.
Nel preciso istante lo vedo che cammina tranquillo, con le cuffie alle orecchie e mi chiedo quanto bello si sia fatto. Mi rendo conto che lui non è bello solo fuori ma anche dentro e io invece sono sporca. Sporca dentro.
Lo vedo poi allontanarsi, mentre mia figlia richiama l'attenzione.
«Nina dimmi»
«ho freddo mi porti a casa?»
«certo » le sistemo la sciarpa e le prendo la mano. Decido di fermare Lele che corre come un matto verso una metà che non so di certo. Guardò Nina che sorride è arrivato il momento di accontentarla glielo promesso.
«Lele» lo fermo. Si blocca sul ciglio della strada, si volta guardandomi.
«Nina deve dirti qualcosa!» dico. Mia figlia lo guarda. Padre e figlia occhi dentro occhi è pazzesco che non si sia resoconto quanto gli assomiglia.
«Ti va se vieni a cena da noi Stasera? » gli chiede con quella vocina dolcissima che io da quattro anni amo. Non crede nemmeno alle sue orecchie. La figlia della ex lo sta inviando ad andare a cena da loro e lei non ha nemmeno obbiettato.
«se per la mamma non ci sono problemi accetto volentieri! » risponde. Mi guarda. Sento il cuore pulsarmi velocemente.
«io non niente in contrario se ti va vieni, abitiamo due case più vicino ad Emma » sorride e annuisce.

Flashback 3 anni dopo.
«guarda Elo, Nina sta camminando » mi dice mia madre facendomi voltare verso mia figlia che a piccoli passi raggiuge mio padre. Negli anni tra loro le cose si sono sistemate. Ognuno ha la propria vita con i rispettivi compagni. Spesso vengono tutti insieme a trovarci. Oggi invece sono venuti solo mamma e papà. Nina adora stare con i nonni. Mi dispiace un sacco aver rotto i ponti con i genitori di Lele. Linda per me era come una seconda mamma, spesso la chiamavo per canfidarmi. Avevo un punto di riferimento in più, i rapporti con mia madre a quei tempi erano ancora stabili fermi. Poi quando ha scoperto che aspettavo un bambino mi è stata accanto, ha capito la mia scelta ma non l'ha mai condivisa. Lei avrebbe voluto che io dicessi la verità a Lele. Nina ha un anno adesso è assomiglia un sacco a lui anche prima ma ora anche di più.
«amore mio che bella che sei!» lei sorride e si butta sulle braccia di mio padre che cade facendola ridere.
«ma sei una furbacchiona! Povero nonno Roberto!» esclama mia madre facendole il solletico. Mi fermo un attimo a guardarli e a pensare che avrei tanto voluto vederli così quando ero anche io una bambina. Avrei voluto vederli giocare con fey in questa maniera e non sentire mai quei lunghi litigi che duravano notti intere. Avrei non voluto mai sentire " la mamma se ne andata".
Non so nemmeno se ho fatto la scelta giusta per Nina. Avrei voluto dare a mia figlia una vera famiglia che io stessa però non ho costruito. Respiro profondamente. Cacciando le lacrime prima che i miei possano vedermi. Ma troppo tardi perché mia madre se ne accorge e mi abbraccia. Mi chiede scusa e io non rispondo. Non ho nessuna parola in questo momento, voglio solo essere abbracciata.

Tu sei tutto del mio cuore❤Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora