36. Cuori uniti.

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Sento il suo respiro sul mio collo, sento che sta ancora dormendo. Questa notte è stata fantastica e la ripeterei molto volentieri se non dovremmo andare a prendere Nina stamattina da Roberto. Oggi è sabato e gli asili sono chiuso. Ho deciso di portare le mie donne da Claudia visto che la mia ragazza non vede mai sua madre. Lei però non sa nulla sarà tutta una sorpresa. Cerco di muovermi per non svegliarla, metto i piedi sul pavimento gelato e cerco le ciabatte da mettere, infilo le mutande e mi dirigo in bagno mi sciaquo la faccia e poi scendo al piano di sotto per preparare la colazione. Latte di soia per Elo, tre quattro biscotti non possono mai mancare, il caffè per svegliarmi se no mi addormentò, fette biscottate e marmellata bene ci sta tutto. Porto la colazione un camera e appoggio il vassoio nel comodino.
Accarezzò con una mano l'orecchio della mia ragazza e vedo che sorride segno che è sveglia ma si sta beando del contatto. Mi avvicino e le lascio un bacio sulla guancia.
«buongiorno» sussurra
«buongiorno amore»
«dovresti svegliarmi più spesso così lo sai? » sorrido.
«potrei pure, ma sai ci sta un uragano per casa da portare all'asilo ogni mattina che mi impedisce di farlo »
«ti amo lo stesso» la bacio e le passo il vassoio appena si alza un po il busto tirando il lenzuolo. «colazione a letto come ai primi tempi sei proprio un amore»
«latte di soia i tuoi biscotti »
«ti ricordi bene»
«tutto bene impresso nella mente. » sorride, morde una fetta biscottata e io bevo il mio caffè. «amore io mi faccio una doccia tu finisci la colazione che poi andiamo a prendere Nina da tuo padre! »
«non ho voglia di uscire » protesta.
«non voglio storie non esco da solo a prendere nostra figlia. Quindi vieni con me.»
«uffa, ma devo pure preparare il pranzo amore oggi è sabato.»
«appunto non fare l'anziana » mi spinge ridendo.
«vaffaculo. Tu sei vecchio! »
«dai scè! Vedi che ti porto di peso da tuo padre!»
«ok ok messaggio ricevuto vai a farti sta doccia o ti salto addosso» scoppio a ridere e la bacio.

Vorrei più risvegli del genere. La giornata inizia alla grande e so per certo che il mio sorriso è collegato a lui. Stiamo andando a prendere Nina da mio padre anche se non avevo grande voglia di uscire fa freddo e avevo l'opportunità di chiamare gabri per chiedergli della location per il compleanno di Lele. Il signorino invece mi ha trascinato in macchina quasi che non voleva sentire storie.
Appena arriviamo ad Orte e sotto casa di mio padre lui suona. Scendo anche io dalla macchina.
«Rob sono Lele» il cancello scatta ed entriamo. Mio padre mi sorride.
«finalmente vedo mia figlia »
«scusa papà ma sono incasinata persa»
«eh immagino. Manco un saluto a tuo padre»
«il disco è in uscita. Sono spesso a casa di Emma con Francesca »
«dai tranquilla. Nina è in salotto che gioca »
Lele si dirige subito, così colgo occasione per fermare mio padre. Mi guarda preoccupato ma gli sorrido.
«sto organizzando una festa a sorpresa per Lele per ciò non mi sto facendo vedere. Sono presa tantissimo da varie cose e dal disco. Mi dispiace che pensi che io non voglia vederti o addirittura che sia sparita. Non vorrei mai papà »
«ma Elooo..» mi abbraccia. Quanto mi era mancato stringermi a lui. È sempre stata l'uomo della mia vita finché poi non è arrivato Lele. «...stavo giocando prima e sono felice che vi siete di nuovo fidanzati. Nina è così felice del suo papà e della sua mamma che non potrei non essere contento per voi. »
« è sempre stato il mio bene papà »
«si vede, i tuoi occhi parlano »
«ti amo papi»
«anche io figliola »

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