79. Atteggiamenti Sbagliati.

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È ormai passato un mese dal compleanno di nostra figlia. Abbiamo già iniziato i preparativi del matrimonio e diciamo che sono già stanca di tutto.
• Bomboniere
• Location (menù, giardino, aperitivo )
• Il mio vestito, quello di Lele, quello delle testimoni, quello di Nina.
• Scegliere la torta
Sto uscendo pazza. Tutte ste cose insieme e mi fucilo ufficialmente. La pancia inizia a crescere, le nausee si fanno sentire, non posso cucinare nulla che mi ritrovo al bagno.
Lele che accompagna Nina a scuola, porta me da Emma, gli instore suoi per disco, preparativi per le liste nozze che sta completando lui e infine lo ritrovo ogni notte addormentato sul divano senza possibilità di una mano con Nina.
«Dai dai giochiamo? »
«Nina la mamma è stanca. Gioca con le Barbie da sola»
«Uffaaa mamma mi annoio!»
«guarda i cartoni amore» controllo la lista degli invitati.
«nooo voglio giocare con teeee»
«Ninaaa basta! Ho detto che sono stanca » mi guarda. Mi accorgo di aver alzato troppo la voce, vedo Lele uscire dalla studio dove suona.
«che sta succedendo? » mia figlia non dice niente. Mi guarda e va via.
«Ninaaa» la chiamo. Ma sale le scale.
«Elo che succede?»
«Succede che sei chiuso la dentro non so per quale motivo. Sono due giorni che non stai a casa per via del lavoro, faccio tutto io qua dentro. Posso avere il diritto di essere stanca o solo tu puoi crollare sul divano come uno scemo???»
«Chi ti ha detto nulla! Ho solo chiesto! Che le hai fatto a Nina che è fuggita?»
«Lele che cazzo le potevo fare? Ho solo alzato la voce, le ho detto che sono stanca e non volevo giocare tutto qua»
«Elo è una bambina »
«si una bambina solo quando vuoi tu»
«non credi di esagerare? Ti ha chiesto solo di giocare con lei, non ti ha detto di ammazzarti »
«modera i termini Lele - mi innervosisco sempre di più - sto facendo tutto io qua per il matrimonio.»
«Tu? Solo tu Elo? Chi è che ieri anche se era a Palermo ha chiamo in chiesa a Orte? Chi ha chiamato la tipa per la location? Chi ha cercato un appuntamento per la torta visto che tu eri a lavoro da Emma? Te lo dico io Lele ci ha pensato. Questo matrimonio ci sta facendo esaurire entrambi, lo capisco ma non ce bisogno di prendersela con tua figlia. Sei stanca mollare tutto e vai a dormire ci penso io a Nina » finisce di parlare. La vena sul collo è gonfia e mi guarda. Si volta e si gira verso lo studio spegne la luce e sale piano di sopra. Io che ero in piedi mi siedo sulla sedia. Le mie mani finiscono nei capelli e quasi non ce la faccio più. Decido di lasciare tutto. Di farmi una doccia e andare a letto, anche se senza Lele è freddo.

«papà, secondo te la mamma mi vuole ancora bene » le infilo l'ultima calzina dopo averla aiutata a vestirsi anche se il pigiama se le infilato da sola.
«Nina, la mamma è stanca. Il bambino in arrivo. Le nausee e il matrimonio. Non ha nulla contro di te »
«perché mi ha urlato prima allora?»
« è solo stanca Nina. Vedrai che domani sarà tutto apposto. »
«mi racconti una storia tu stanotte? »
«certo. Forza sotto le coperte su»
«che mi racconti oggi papà? »
«una favola reale  - mi guarda - c'era una volta una ragazza dai capelli rosa, una ragazza senza regole diciamo, una ragazza che aveva bisogno di essere amata. Questa ragazza fece i provini per amici e li incontro un ragazzo, un ragazzo che in realtà delle femmine importava poco ma quando vide lei gli scese un fulmine sulla testa. Quella ragazza fin da subito reputava quel ragazzo come uno spocchioso uno che se la tira ecco. In realtà era tutt'altro!! Quel ragazzo e quella ragazza un giorno si dessero l'opportunità di essere amici»
«si sono innamorati papà? »
«si sono innamorati quasi subito. Il ragazzo forse prima di lei. La ragazza ci ha messo un po' di più ma l'importante che lo abbia capito. »
«stanno ancora insieme papà? » annuisco.
«Si amore, hanno coronato il loro sogno sono diventati dei cantanti come sognavano. Sono stati distanti ma il loro amore a vinto e hanno una bambina e uno in arrivo»
«assomiglia tanto alla tua storia con la mamma, lei mi diceva sempre quando eri via, che il mio papà era molto importante per lei»
«Nina a volte anche i grandi fanno degli errori. Sono sicuro che la mamma domani ti accoglierà a braccia aperte.»
«ti voglio bene papà »
«anche io pulcina adesso fai la ninna » le lascio un bacio sulla guancia e spengo la luce lasciando la lucetta vicino a lei accesa. Spero che Elodie capisca di aver esagerato.
Io capisco gli ormoni, capisco gli sbalzi d'umore, capisco anche che sia stanca ma prendersela con la figlia non è neanche giusto.

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