68. Confidenze.

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Ada ci guarda con uno sguardo malizioso e il scoppio a ridere. Ha già capito tutto. Nina corre verso suo padre che è sempre pronto ad accoglierla a braccia aperte. Si guardano negli occhi e lele stampa un bacio sulla guancia a sua figlia. Sono meravigliosi insieme. Abbiamo deciso di dirglielo appena saremo a Roma. Così poi potremmo organizzare a meglio la cena con gabri e sara.
Io ho avvisato Emma che sono incinta. Quasi saltava più di me. Forse non mi sopportava piu! Ero una sclerotica ne sono consapevole. Ma volevo questo bambino a tutti costi. Ed è vero quando non speri più arriva qualcosa di bello e inaspettato.
«allora Lele come è andata a Londra? » chiede la mia amica mentre ci sediamo tutti sul divano. Gli prendo la mano è glkela stringo. Lei sa e io nn mi vergogno davanti alla mia migliore amica. Lei è parte di me.
«tutto straordinario ada, giuro che un po mi mancava quell'aria la mattina presto. Il sole che cerca di riscaldare con scarsi risultati. Ma qui ho la mia famiglia.»
«sapevo saresti tornato!» confessa guardandomi.
«non sarei rimasto allungo a Londra. Ho mamma papà e Mattia qui in Italia.»
«lei non ci credeva quando le dicevo che prima o poi tornavi»
Lele mi accarezza un fianco. Mi tranquillizza sapere che mi capisce anche senza che io  parli.
«ada è passato. Non ci pensiamo più. Il disco è quasi pronto. Carlotta porterà dei documenti qui in Italia e lo finirò a Milano. Non voglio lasciarvi»
«finalmente papà! Posso dormire con voi? » Nina era stata zitta tutto questo tempo. Ascoltava e si lasciava coccolare dal suo papà.
«se la mamma vuole si» risponde. Annuisco. Ada prende Nina per portarla in camera e farle mettere il pigiama.
«ti amo tanto»
«anche io Elo»
«non riesco minimamente a pensare una vita senza di te. Senza di Nina. Senza questo bambino che sta arrivando. Mi hai cambiato la vita Le »
«tu hai cambiato la mia. Hai scoperto il mio cuore»
«tu sai tutto del mio cuore e non il suo confine. Quello che sei lo salverò, sono anche tue le forze che ho» sussurrò con la voce un po rotta dal pianto. Lui mi stringe. Mi fa capire che ci sarà adesso. Che ci sarà un domani. Mi fa capire che potrei essere ovunque ma lui c'è. Lui è qui con me.
«andiamo a letto?»
«si» mi prende in braccio e mi porta in camera. Nina è già sul letto, che saltella tranquilla, Lele mi mette giù e respiro. La guardò. Una forza della natura. La guardò e non posso non pensare a quanto sia bella e uguale al suo papà.

Nina è crollata finalmente. Elodie pure. Mi avvicino alla valigia e tolgo fuori il disco. Tanto lavoro. Tanti sacrifici. Tutti qua dentro. È solo un anteprima. E solo qualcosa che devo rifinire. Ma qua dentro ci sta Elodie. Ci sono io. Ci sta mia figlia. Ci sta la mia famiglia. Vado in cucina a prendere un bicchiere d'acqua e trovo ada con una tazza di tè in mano. Sorrido.
«sono crollate entrambe? - annuisco - e tu? Tu non hai sonno?»
«credo di non essermi mai sentito così ada. Mi sento pieno. Pieno d'amore. Credo di non essere mai stato più felice in vita mia. Elodie riempie a pieno le mie giornate più di quanto lo facesse prima. Nina è l'uragano della famiglia. Mi riempie la giornata di elettricita. E questo bambino in arrivo è ciò che da mesi aspettavamo. Il disco - appoggio la cover sul tavolo. Ada sbarra gli occhi. - è quasi pronto questa è un anteprima. Non sono mai stato più orgoglioso del lavoro svolto. Non mi pento di nulla. Non mi guardo alle spalle. Non so come potrei spiegarti quello che sto provando adesso; sento solo il bisogno di tirare fuori quello che avevo dentro con qualcuno. »
Ada mi abbraccia. Le prime paure di non essere accettato da lei ai tempi quando lo conosciuta era tanta ma ora. Ora è un amica anche per me.
«Lele hai un cuore speciale, non tutti sono come te. Non dimenticarlo mai.»

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