44. Deluso.

1.5K 84 8
                                    

Ho chiamato Gabriele parpiglia chiarendo le mie posizioni. Voglio che quel giornale sparisca immediatamente. Quelle copie devono esattamente sparire. La mia famiglia non si tocca. Farò partire una denuncia se il direttore non farà qualcosa. Gabriele mi ha promesso che farà il possibile. Faccio scattare la serratura e vedo Lele seduto sul divano di casa mentre controlla la sua magica chitarra.
«Lele possiamo parlare? » chiedo piazzandomi di fronte a lui.
«dobbiamo per forza?»
«non si risponde a una domanda con un'altra domanda lo sai?»
«cosa vuoi Elodie?»
«voglio parlare con te.» mi fa segno di sedermi. Ora da dove comincio. Respiro tolgo fuori il bigliettino.
«stamattina ho dato appuntamento all'anonimo, ma non si è presentato » ride.
«pensavi seriamente che si sarebbe fatto vedere da te.»
«Lele avevo bisogno di capire. Volevo vedere chi fosse »
«che hai risolto? »
«un ragazzo mi ha consegnato questo. È un biglietto come vedi c'è scritto ciò che sta ragazza ha fatto. Si chiama filomena. Non so se era una tua ex una delle tante che prima di me ti portavi a letto. Non lo so e non voglio saperlo. Sarà una tua fan pure. Voleva rovinare tutto. Voleva che tu per una volta la guardassi come tu guardi me. Voleva che per una volta qualcuno avrebbe avuto il tempo per stare alcune ore con lei. »
«una pazza in pratica» annuisco. Mi guarda. « ti rendi conto di cosa è successo? Stavi credendo a una pazza anziché a me. Hai creduto a due foto messe a sputo pur di aver ragione » mi dice arrabbiato.
«hai ragione. Hai tutte le ragioni del mondo per essere arrabbiato con me. Lele io... Non lo so cosa mi è preso. Ho visto quelle foto e non ho capito nulla. Sembrava tutto vero. »
«tu non ti fidi di me Elodie»
«non è vero Lele »
«si invece Elo. Tu non ti fidi di me. Io non so più come farti capire che per me sei importante. A te basta veramente poco e metti in discussione tutto. Tutto ciò che abbiamo fatto. Tutto ciò abbiamo provato. Tutto quanto. E io non ci sto. Non ci sto a sentirmi trattare in questa maniera. Non sono un giocattolo. Ti amo ma stavolta sono veramente deluso. Se il fatto Nina te lo perdonato. Stavolta mi sento accusato di cose che non stanno ne cielo né in terra»
«le foto erano fotomontaggi»
«pure!!! Hai creduto veramente a una cosa assurda.» abbasso la testa.
«Lele ti prego ascoltami...»
«non ho nessuna intenzione di sentirti ancora. Ho avuto conferma che tu non ti fidi e io non posso pensare altro che se non ci sta fiducia non c'è niente. Vado da Elisa »
Finisce la frase e sbatte la porta.

Profonda delusione •

Tu sei tutto del mio cuore❤Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora