51. Fermare il tempo

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Questo freddo dentro la pelle mi fa rabbrividire. Respiro profondamente dentro quel treno che ci sta portando alle terme dove staremo via per 5 giorni. Abbiamo lasciato nina con le nostre mamme che erano felici di stare un poco insieme. Stringo forte la mano di Lele mentre guardo fuori d finestrino. Tutto si muove velocemente. Nulla si può captare, se non della natura che si muove a seconda della velocità del treno.
«Elo»
«Dimmi»
«a cosa stai pensando? » mi chiede come se volesse leggermi dentro ma in questo momento non ci riesce. A volte sono brava a non diffondere troppo i miei pensieri ma se mi guarda degli occhi sono fritta; con lui è diverso. Ogni perso potrebbe leggermi negli occhi ma nessuno ci riuscirebbe a guardarmi dentro come fa Lele. Nessuno potrebbe ma sorridermi senza dire nulla, perché tanto ha già letto tutto!
È una cosa che quando lo conosciuto mi urtava parecchio. Sapeva sempre tutto prima che parlassi.
«che tutto scorre sempre troppo veloce. Come questo treno adesso»
«l'importante che il tempo venga impegnato bene con chi si vuole»
«si ma a volte non hai la sensazione di volerlo fermare? Come se non ti stai godendo troppo alcuni momenti? »
«a voglia Elo! Ci stanno tanti momenti in cui vorrei fermare il tempo. Soprattutto quando sono con te o con Nina. Vorrei bloccarlo e stare ore a respirare l'odore della famiglia»
«Ti è mai capitato a Londra?»
«di voler fermare il tempo?» mi chiede guardandomi dritta negli occhi. Io annuisco alla sua domanda. «si, c'è stato un momento! »
«quale?» chiedo con un macigno dentro.
«quando Gabriele per la prima volta mi ha detto che eri incinta ma non poteva dirmi chi fosse il tuo fidanzato. Volevo fermare il tempo per realizzare che era tutto finito. Volevo fermare il tempo per capire che ti eri fatta una vita. Volevo fermare esattamente in quel momento il tempo perché sapevo che il tuo cuore lo avevo io ed ero geloso.»
«io invece avrei voluto fermare il tempo quando ti ho lasciato partire. Emma mi aveva pure portato in aereoporto per fermarti »
«che cosa? Tu sei venuta in aereoporto! »
«si, ma sono arrivata tardi! Tu eri già partito! »
«Elo il mio volo è partito in ritardo di 2 ore il giorno come è possibile che tu sia arrivata tardi?»
Gli stringo la mano. Mi sta dicendo che sono arrivata la e avevo letto male il volo!
«quindi avevo letto male il tabellone. Non ci posso credere! »
«destino! Destino crudele che ha deciso di separarci »
«se lo avevo saputo subito ti avrei cercato!»
«Ero li con Gabriele e la mia famiglia.»
«che imbecille sono stata!»
«Adesso? Adesso vorresti fermare il tempo»
«si, lo fermerei volentieri » si avvicina e mi bacia. Ora ancora di più.

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