14.

2.2K 95 16
                                    

È fuggita via. Non so per quale motivo. Nina appoggia il biberon e io le sorrido. Vuole scendere giù così la metto per terra e corre verso il salone. Decido di andare da Elo. Credo sia in bagno.
«cucciola vado a vedere che ha un secondo la mamma mhm» lei annuisce con la testa e raggiungo elodie in bagno.
«Elo?» la chiamo
«Lele non ti preoccupare. E tutto apposto!» sento che singhiozza.
«sicura?»
«si» sta piangendo. Decido di lasciarla stare e tornare da mia figlia.
«lele»
«ehi cucciola » mi siedo per terra, prendendo una bambola e lei le pettina i capelli.
«lo sai che io non ho un papà »
«davvero?»
«no, la mamma mi ha sempre detto che esiste, ma è lontano per lavoro. Vorrei tanto conoscerlo »
«ti piacerebbe? »
«si,ma non so dove sia»
«dirò alla mamma di fare una ricerca e vediamo se riusciamo a trovare questo papà »
«grazie» le sue manine finiscono sul mio viso e mi lascia un bacio sulla guancia. Non voglio dirle subito che sono io. Non voglio rovinare nulla di ciò che Elodie le ha insegnato. Non voglio prendere le sue redini è sempre sua madre e la sempre protetta da tutto. Anche da giornalisti, riviste e tanto altro. La musica sempre al primo piano. Non voglio rovinare neanche la sua felicità. Magari non sono neanche un bravo padre.
«mamma» si stacca da me correndo verso di lei. Elo la prende in braccio e se la bacia tutta.
«stavi piangendo? »
«si ma tu non ti preoccupare; la mamma sta bene. Ora fila in bagno che arrivo. Dobbiamo andare all'asilo. »
«Ci porta Lele?» mi guarda, non sa che dire.
«vuoi portala tu?» scuoto la testa. Mi avvicino ad entrambe, le guardo, non posso descrivere questo momento. La donna che amo e una piccola scricciola mi guardano con due occhioni pazzeschi. Quelli di Elodie sono celesti stamattina ma spenti non hanno quel lucchio che avevano quando stavamo insieme. Quelli di Nina sono vispi, accessi e felici.
«la portiamo insieme »
«insieme? Io e te?» mi chiede incredula.
«si» le fa strano che le abbia detto così. Ma non voglio passare per un sequestratore e non voglio portale via la bambina. Voglio che iniziamo a costruire del tempo come una famiglia anche se io ed Elodie non torneremo insieme.
«va bene, la cambio e arrivo» annuisco e aspetto entrambe.

«Elodie dobbiamo parlare! » mi dice dopo che Nina è entrata a scuola. Mi guarda e annuisco. Saliamo in macchina ma non mette in moto.
«Nina vuole conoscere suo padre lo so.»
«come lo sai?»
«origliavo anzi vi ammiravo. Credevo gli dicesti che fossi tu e invece sei stato in silenzio promettendole che ne avresti parlato con me per trovarlo»
«sia chiaro lo fatto per Nina non per te. Lo fatto perché non voglio che si distrugga cio che le hai dato»
«non ho pensato che lo avevi fatto per me. Avevo capito che eri stato rispettoso nei miei confronti questo si, dopotutto lo cresciuta io e so che ho sbagliato a non dirti nulla e non farle conoscere suo padre ma in quel periodo le nostre carriere erano in piena lotta e volevo che almeno tu fossi felice facendo musica,io lo ero già »
«avresti dovuto dirmelo! »
«non saresti partito Lele. Io non volevo quello. Non volevo nemmeno vivere una relazione a distanza. Avevo bisogno di te al mio fianco o in Italia o nulla.»
«sei solo una testarda egoista. Non riesci proprio a capire che tu sei al livello della musica. Tu mi hai cambiato elodie, tu mi hai scoperto il cuore, tu mi hai fatto capire che non è importante il giudizio della gente che si possono dire tutto ciò che vogliono ma siamo noi a decidere se dare un peso oppure no. Tu eri come la musica, tu eri la fonte ispiratrice della mia musica ai tempi bui e anche quelli vivi. »
Raccolgo una lacrima. Ha ragione. Sono una cogliona. Ho perso tutto.
«come facciamo adesso?» chiedo.
«passerò del tempo con Nina, anche a casa tua non importa, poi quando ti sentirai pronta le diremo la verità » spiega guardandomi. Mette in moto e mi riporta a casa. «Domani scendo a pomigliano, saluti tu la bambina! »
«si, ma quando torni? »
«tra due giorni, il tempo di prendere della roba è portarla nella nuova casa »
«Quindi vuoi restare sul serio?»
«ora ho un motivo in più per restare. Nostra figlia.»
Annuisco. Scendo dalla macchina. Poi riapro lo sportello.
«Le!» si volta «nonostante tutto io non ho mai smesso di amarti!»

Tu sei tutto del mio cuore❤Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora