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Qualche mese più tardi.

La nostra prima notte da sposati è andata alla grande. Nina ha dormito da Emma e noi siamo tornati a casa come marito e moglie. Sono entrata al settimo mese. Dovreste vedere i miei piedi e le mie mani sono gonfie e grosse. La pancia cresce a vista d'occhio. Stamattina mi sono svegliata strana. La pancia è diventata dura appena mi sono alzata e delle piccole contrazioni al basso ventre. Non ho detto nulla a Lele perché poi non sarebbe andato da Elisa per una riunione sul disco. In questo momento però, sto male, ho dei dolori e a casa sono sola. Nina è all'asilo e tra poco dovrei andarla a prendere. Mi siedo sul divano. Il dolore aumenta. Respiro. Compongo il numero di Emma.
«Elo dimmi»
«Emma - respiro - credo non sentirmi tanto bene »
«che hai?»
«non lo so dei dolori al basso ventre da stamattina. Lele non sa nulla è a lavoro. Mi erano passati ma adesso mi sono aumentati. »
«lo chiamo io. Sto arrivando »
«no Emma! Non è nulla di che ne sono certa!»
«Elodie non essere testarda! Chiamo Lele e arrivo» sbuffo e chiudo. Aspetto mezz'ora e sento suonare al campanello. Lentamente vado ad aprire.
«Elo»
«Emma» mi abbraccia. Mi accarezza la pancia e sorride debolmente.
«andiamo in ospedale! »
«no Emma. Non è nulla!»
«Elo non fare storie. Lele non risponde al telefono. Francesca sta continuando a chiamare. Nina va a prenderla Gabriele»
«ok va bene. Prendo le cose e..» un dolore fortissimo mi fa piegare. Emma spaventata corre a prendere la valigia per la bambina. Mi porta piano verso la macchina.

Saluto Elisa a fine riunione e controllo il telefono. 20 chiamate perse. 5 messaggi su whatapp. Che cazzo sta succedendo? Controllo tutte le telefonate. Emma, francy, Gabriele. Controllo poi i messaggi: due da Francesca “LELE TI PREGO RISPONDI AL TELEFONO” “LELEEE STIAMO PORTANDO ELO ALL'OSPEDALE NON STA BENE. ATTIVA IL TELEFONO. STIAMO AI GEMELLI DI ROMA”
«MERDA!» esclamò ad alta voce.
«lele che succede? »
«andrea non posso rimanere un minuto piu»
«Lele aspetta! Dove stai andando? »
«andrea ho elo in ospedale scusami. Rinviamo la scelta date prossimamente»
«ok vai allora corri » mi guarda. Prendo le chiavi dal giaccone e corro via. Salgo in macchina e corro in ospedale. In hall chiedo di lei ma non mi sanno dire nulla. Intravedo Roberto salire le sale.
«roby»
«lele finalmente ma dove cavolo stavi. È tutto il giorno che ti provano a chiamare! »
«ero in riunione. Ma che succede? »
«Elo si è sentita male. Sta al piano maternità. Nina è con Gabriele. Andiamo!»
Annuisco senza dire niente. Stamattina stava bene. Che succede di così grave. Respiro. Saliamo le scale e arriviamo dove si trovano Emma e Francesca.
«Lele»
«Emma, che succede? Non sto capendo! »
«siediti» la guardò.
«dimmi» non mi siedo. È preoccupata.
«ok, elo da stamattina ha delle fitte. Non ti ha detto nulla perché non saresti andato a lavoro - sbarrò gli occhi, non ci posso credere! - oggi pomeriggio se complicata la situazione i dolori che erano poi passati sono aumentati. Siamo arrivati qui è ha rotto le acque! »
«che cosaaaa?? Emma è al settimo mese di gravidanza. Come cazzo è possibile? »
«lele non lo so. Io non so nulla. L'hanno portata dentro. Stanno facendo il monitoraggio e tutto. »
«non ci posso credere. »
«Lele non ti arrabbiare. Lei...»
«Emma non capisco perché ogni volta mi nasconde le cose. Sono protettivo lo so. Ma perché quando una cosa è importante non me la confessa. Sono suo marito cazzo» urlo. Roberto mi guarda e appoggia la mano sulla mia spalla.
«lele conosci Elo. Ok ora non ti ha detto nulla, ma è dentro, Anna potrebbe nascere da un momento all'altro. Vuoi restare davvero imbrocciato così?» scuoto la testa. Vedo un dottore uscire da una stanza.
«un parente per la signora di patrizi. Ho visto che la fede. Il marito?»
«eccomi»
«ecco signore, sua moglie ha rotto le acque ma la bambina è circondata dal cordone ombelicale e fare il parto naturale: è impossibile. La stiamo portando in sala operatoria dobbiamo fare il cesario. Ma prima vuole parlare con lei. »

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