25. Nulla mi poteva far cambiare idea

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Narratore: Murdoc

Ce l'avevo fatta. Avevo rivelato tutto ai miei compagni. Mi sentivo libero, leggero; e nello stesso tempo anche molto triste e preoccupato. Avevo risolto una situazione, è vero, ma me ne aspettava una molto più difficile da portare a termine. Però dovevo farlo, non potevo tirarmi indietro.
Fu così che uscii dalla mia stazione radio, intento a recarmi al negozio di quella vecchia strega. In cucina vidi 2D; il suo volto era amareggiato e triste, aveva quasi paura a guardarmi. In mano reggeva una sigaretta; l'ennesima di molte altre, dal momento che vicino a lui stava un posacenere pieno zeppo di mozziconi. Con mia grande sorpresa prese un coraggio che non aveva mai avuto nei miei confronti. Infatti ebbe la forza di fronteggiarmi, di convincermi a cambiare idea fino all'ultimo. Ma io non potevo cambiare assolutamente la mia decisione, perché non vi erano altre soluzioni se non quella che avevo deciso di attuare.
Nemmeno la lacrima che solcava il viso di D mi fece desistere. Il suo volto triste che mi implorava di non varcare la soglia di casa, di non commettere ciò che i miei compagni ritenevano fosse una stupidaggine. Vedere D in quello stato mi sorprese non poco, devo ammetterlo. Successivamente si aggiunse anche Noods, che all'inizio si fermò in cima alle scale, osservandomi con un misto di serietà e preoccupazione. Poi scese a consolare 2D, quando si accorse che stava piangendo per me. E fu proprio quella scena che, invece di farmi desistere, mi convinse ancor di più sulla bontà della mia azione.
Uscii di casa senza più voltarmi indietro. Ma non appena percorsi una decina di metri, un'alta figura nera mi si paró davanti, impedendomi di passare. I suoi occhi rossi erano inconfondibili. Stava lì, di fronte a me con le braccia alzate a mezz'aria, nel patetico tentativo di impedirmi di proseguire.
"Boogieman, fammi passare," gli dissi, guardandolo in modo truce.
Lui inizió a insediarsi nella mia mente, comunicando telepaticamente con me.
"No Murdoc, io te lo impediró. So cosa vuoi fare, ho sentito tutto."
I suoi occhi rossi come il sangue mi puntavano, e questo poteva voler dire solo una cosa: che non me lo sarei tolto dai piedi tanto presto. Ma io non avevo alcuna intenzione di cedere di fronte a quello spaventapasseri, mai e poi mai.
"Beh, il fatto che tu abbia sentito non mi disturba. Riguardo all'impedirmi di passare, credo che non ci riuscirai tanto facilmente."
Detto ciò lo oltrepassai, per proseguire il mio cammino. Ma quell'essere mi si paró nuovamente di fronte.
"Ascolta Murdoc, quel medaglione è pericoloso; non puoi utilizzarlo. Non devi. Dammi retta, per favore. Tu e i tuoi compagni dovete fidarvi di me. Solo così possiamo sconfiggere Mefisto."
I miei nervi, già parecchio provati nei giorni precedenti, esplosero come una bomba. Urlai contro quel demone con tutto il fiato che avevo in corpo.
"Ascoltami tu adesso, mostro da quattro soldi: io non mi fido di te, e non mi fideró mai! Come posso dar ascolto a un demone del cazzo che ha sempre tentato di uccidermi, e che l'altro giorno ha promesso al suo collega che mi avrebbe fatto definitivamente fuori?!?! Come posso fidarmi di te, me lo spieghi?!? Io so cosa ti frulla in quella testa marcia, lo so. Tu hai paura, hai paura del medaglione perché sai che può distruggerti. Ed è quello che farò, se proprio ci tieni a sentirtelo dire. Io mi sbarazzerò di te e del tuo collega. Definitivamente. E adesso togliti di mezzo, fammi passare!"
Non so come ci riuscii, ma il demone parve intimidito dal mio tono e dalle mie parole. Mi fece passare, ma non se ne andò via. Anzi, continuò imperterrito a seguirmi.
Raggiunsi la Stylo e lui si sedette di fianco a me, nel posto passeggero. Non so cosa avrei dato per togliermelo dai piedi. Anzi, lo sapevo cosa avrei dovuto dare: sette anni della mia vita. Ma non mi importava affatto. Meglio vivere poco e sereni, che a lungo ma con questi mostri fra i piedi.
Misi in moto, consapevole che, purtroppo, il discorso tra me e il Boogieman era solo all'inizio.

The life after Plastic BeachDove le storie prendono vita. Scoprilo ora