15. Tristezza

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Narratrice: Noodle

Arrivati in quella stanza si avvertiva un'atmosfera pesante, quasi come se il tempo si fosse fermato in tutto il mondo tranne nel nostro salotto. C'era Murdoc che teneva stretto il Boogieman pronto per sferrargli uno dei suoi pugni pesanti. Presi coraggio e li separai. Il Boogieman mi guardò quasi come se mi volesse ringraziare ma io lo guardai con aria seria perché sapevo che in quella storia c'entrava anche lui. Muds si calmó e si sedette sul sofà. Il Boogieman fece lo stesso riferendoci poi telepaticamente il suo piano ma io non volevo ascoltare, misi la testa fra le mani e cercai di tapparmi le orecchie, ma niente quella voce era ancora lì che diceva cose insulse, come il fatto di potersi fidare di un demone. Non volevo che succedesse qualcosa di brutto a Murdoc e secondo voi mi sarei dovuta fidare di quel demone che non gli avevo dato pace fino all'atro giorno? Non diciamo cavolate... Lo sappiamo tutti che Murdoc è un uomo dalla pelle dura e che cava i piedi da qualsiasi situazione senza fatica ma quella volta sembrava aver finito le idee, di colpo il vuoto. Si intuiva dal suo sguardo perso nel nulla.
Appena Muds uscì dalla stanza sentii 2D prendere accordi col Boogieman, proprio quello che non volevo sentire. Non riuscivo più a trattenere le lacrime, in testa mi iniziarono a passare immagini bruttissime dove c'era il Boogieman che ci stava tradendo e a fianco a lui c'era anche Mefisto, il nuovo mostro. Una lacrima iniziò a rigarmi il viso e 2D mi prese vicino a sé, da lì iniziò il mio pianto a modi fontana, vi giuro che non riuscivo a smettere di pensare a come sarebbe potuta finire quella storia e così le lacrime si facevano sempre più intense.
2D mi prese in braccio e mi portò da Russ che mi abbracciò. Mi sentivo al sicuro con lui, iniziai a raggomitolarmi, come fanno i gatti, nelle sue braccia per trovare conforto. Russ iniziò a rassicurarmi ma sapevamo entrambi che se avessimo fatto anche solo un passo falso sarebbe andato tutto a monte e Murdoc ci avrebbe detto addio per sempre. Al sol pensiero mi viene da piangere di nuovo. Dopo una mezz'oretta passata all'interno dell'abbraccio di Russ presi tutte le forze che avevo e asciugandomi gli occhi, tornai in casa. Volevo andare da Murdoc a chiedergli chiarimenti. Entrata in casa c'era un silenzio atroce, non c'era più la felicità di noi Gorillaz. Vidi 2D seduto al tavolo della cucina con la testa fra le mani. Mi diressi verso le scale che portavano alla stanza di Muds, il silenzio popolava anche quel piano della casa. Bussai alla porta di Muds e sentii una voce urlarmi contro -LASCIAMI STARE TESTA AZZURRA HO BISOGNO DI RIFLETTERE!- io, un po' spaventata risposi con lo sguardo basso -Muds non sono 2D...- sentii subito la porta aprirsi piano. Murdoc uscì dalla stanza e mi guardò, vide che una lacrima mi rigó di nuovo il viso. -Oh no tesoro, non piangere. Mi dispiace pensavo fosse quel...- non fece in tempo a finire la frase che io lo abbracciai con tutta la forza che avevo in corpo e gli sussurrai
-Ti voglio bene Muds- lui rimase impietrito per qualche secondo poi ricambiò l'abbraccio e mi rispose con voce profonda -Te ne voglio anch'io piccola...-

The life after Plastic BeachDove le storie prendono vita. Scoprilo ora