38. LA TORTAAA!!!

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Narratore: Russel

Rimasi sorpreso nell'osservare da così vicino il palazzo bianco di Plastic beach. Prima di allora avevo soltanto immaginato come fosse il suo interno, aiutato di tanto in tanto da delle furtive sbirciate date con difficoltà dalle finestre. Non avevo una camera mia, a differenza degli altri. Perciò mi fu concesso di scegliere la mia preferita tra le varie stanze libere. Decisi di occupare una camera al secondo piano: era spaziosa, comoda, e si affacciava sul mare. In poche parole era perfetta per me.
Montai la mia batteria, pulii e misi in ordine le mie cose. Rifeci il letto e poi un rumore greve mi interruppe. Era il mio stomaco che brontolava. D'altronde, era comprensibile: non avevo ingerito niente quel giorno.
Molto probabilmente anche gli altri avevano fame, per cui mi recai in cucina con l'intenzione di preparare un lauto pasto.
Mi misi così ai fornelli, e nel giro di poco più di un'ora il tavolo della cucina era riccamente imbandito di ravioli al prosciutto in salsa, pollo fritto con patate, insalata verde e nel forno, una piccola torta al limone aspettava di cuocersi.
Dei passi leggeri mi avvertirono dell'arrivo della mia cara Noodle.
-Mhmmm che buon profumo Russ! Cos'hai preparato di buono?-
-Cibi deliziosi che so che ti piaceranno, piccola!- le risposi in tono allegro.-Su, corri a chiamare D e Muds, così potremo mangiare.-
-Vado subito!-
Detto ciò corse via, e tornó dopo alcuni minuti solo in compagnia di 2D. Entrambi avevano un' espressione preoccupata sul viso.
-Oh Russ, non troviamo Murdoc! Non sappiamo dove sia finito! Lo abbiamo cercato con D per tutta la casa, ma niente!-
Senza dire nulla mi slacciai il grembiule e mi avvicinai serio a Noodle. Poi le chiesi:
-Siete sicuri? Avete cercato dappertutto?-
-Sì, assolutamente!- urlò Noods.
-Ehm....veramente non abbiamo cercato proprio ma proprio dappertutto, Russ,- proruppe un  2D impaurito. - Manca ancora un posto dove non abbiamo controllato.-
Accidenti a 2D, alle volte ha un'idiozia davvero esasperante.
-E perché non lo hai detto subito, accidenti a te?!-
-N..non l'ho fat-to ap-apposta. I...io ho p-paura a entrare in qu-quella sua caverna piena di m-mostri!-
D si coprì il viso con le mani, singhiozzando e temendo che io lo picchiassi di brutto. Ma la mia sfuriata non arrivò. Lo oltrepassai, dirigendomi spedito verso la tana degli esperimenti del bassista. Noodle mi seguì.
Con nostro grande sollievo Muds era effettivamente lì; ma le nostre espressioni di gioia non durarono a lungo. Divennero sorprese e stupite, quando ci accorgemmo della presenza di tre tavolini con sopra vari pezzi. In un angolo della caverna, Muds era intento a osservare tre grandi fotografie che raffiguravano rispettivamente se stesso, me e 2D. Era girato di spalle quando lo trovammo, così assorto da non accorgersi della nostra presenza.
Fui io a destarlo:
-Ehm...Muds, che stai combinando?-
Lui si voltò sorpreso e spaventato. Era chiaro che non voleva che noi vedessimo i suoi esperimenti.
-Ahh! Ma che...! Oh...siete voi,- cominciò. -Beh, non volevo dirvelo subito, ma ve lo avrei comunque detto; anche perché mi serve il vostro aiuto.-
-Ovvio che ti serve il nostro aiuto Muds, tu non farai niente senza di noi!- urlò la piccola Noods.
Murdoc ci osservò, poi riprese il suo discorso:
-È stato il Boogieman a ordinarmi di fare tutto questo. Mi ha detto di realizzare dei manichini a nostra immagine e somiglianza, e che al resto ci penserà lui. Devo farglieli trovare pronti entro tre giorni.- Muds si mise una mano sul viso, e con tono rassegnato, mentre negava col capo, continuò a parlare:
-Io non so se fidarmi di lui, ma non so nemmeno cos'altro pensare. Non vedo altra alternativa se non ascoltare gli ordini di quel demone. Io voglio darvi ascolto, e voglio lottare fino all'ultimo per rimanere quattordici anni ancora su questa terra. Mi dispiace ragazzi, ma cos'altro posso fare?-
Non avevo mai visto Murdoc così abbattuto. In quel momento mi immedesimai nei suoi dolori e nei suoi tormenti, capendo la necessità delle sue ultime scelte che a noi potevano apparire sbagliate, ma che lui aveva compiuto solo a fin di bene.
-Muds, io sento che ciò che stai facendo è la scelta giusta,- gli dissi. -Solo ti chiedo: fidati e confidati sempre con noi, d'accordo? Noi siamo qui per aiutarti.-
Lui mi guardò, incredulo e al tempo stesso pieno di gratitudine. Poi lo sentii pronunciare una parola che raramente era uscita dalle sua labbra con tanta sincerità.
-Grazie.-
-Non devi ringraziarci, Muds. Quello che dovresti fare è venire su a mangiare. C'è un lauto pasto che ci aspetta, e una torta nel forno che...ODDIO LA MIA TORTAAA!-
Corsi come un forsennato verso la cucina, con la preoccupazione di aver bruciato la mia soffice torta; ma nello stesso tempo felice per aver strappato una risata a Noodle, e per aver sollevato Muds.

The life after Plastic BeachDove le storie prendono vita. Scoprilo ora