39. Ecco...io..

26 5 3
                                    

Narratrice: Noodle

Eravamo arrivati a destinazione. Tutti quei ricordi iniziarono a invadermi la mente. Murdoc ci fece scendere dal sottomarino poi ci dirigemmo al palazzo bianco. Aperta la porta, ognuno di noi si diresse verso la propria stanza, tutti tranne uno, Russel rimase impalato in mezzo alla stanza senza avere un posti in cui andare. Mi voltai verso di lui e vidi il suo sguardo perso. Gli andai in contro e lo presi da un braccio, lo portai ad un delle stanze che stava accanto alla mia che non era di nessuno. Poverino, mi fece una gran pena vederlo così spaesato, lui non era mai entrato in quella casa per via della sua statura. Arrivati alla camera nuova di Russ lui mi ringraziò ed entrò subito nella stanza intento a trasformarla nella sua tana.
Io invece appena entrai nella mia di stanza, vidi un gran disordine. Il letto era disfatto e le lenzuola erano tutte attorcigliate su se stesse, la scrivania spoglia e tutte le cose che ci stavano sopra erano finite sul pavimento, l'unica cosa che era rimasta in piedi era la mia chitarra acustica appoggiata sul piedistallo. Sembrava ci fosse stato un tornado lì dentro. "Ma chi puo' essere stato a fare un caos del genere?" Mi chiesi sbuffando per il lavoro di pulizia e di messa in ordine che mi aspettava. Appena iniziai a mettere a posto la stanza, sentii bussare alla porta e quando mi voltai  vidi 2D che stava sulla soglia guardandomi come se si sentisse in colpa per qualcosa che aveva fatto. -Ehi D! Che ci fai qui? Non trovi la tua stanza per caso?- dissi ridacchiando. Lui mi guardò  e mi accennó un piccolo sorriso poi di colpo ritornò serio. -Ehm, ecco....- iniziò a parlare ma si fermò subito -Senti tu sai per caso chi è il copevole di tutto questo caos in camera mia?- gli chiesi avvicinandomi a lui. 2D quando gli posi quella domanda si fece più agitato e non riusciva a guardarmi in faccia. -Lo sai o no?- gli chiesi per sollecitarlo a rispondermi. -Ecco...io...- si fermò di nuovo -Tu...?- dissi cercando di guardarlo negli occhi. Lui si irrigidii e sospirando si sedette sul mio letto ancora da rimettere in ordine, mettendosi la testa fra le mani mi rispose: -Ecco, io Noods te lo volevo dire prima nel sottomarino ma non ce l'ho fatta. Praticamente quando ce ne dovevamo andare da qui e partire per Londra, l'ultima sera trascorsa qui volevo dare un ultimo saluto a questa casa e quando ho visto la tua stanza vuota ho incominciato a piangere e a pensare a tutto quello che avevi passato per colpa di noi tutti e così, preso dalla rabbia, mi sono sfogato ma sono stato attento alla tua chitarra, non volevo che si rompesse. E insomma, mi è sfuggita la situazione di mano... ti prego... scusami per tutto questo..io non volevo, lo giuro è stato più forte di me...- quando finì di dirmi tutto questo il suo sguardo si abbassò e divenne triste. -Oh D, non fa niente, non ti preoccupare. Ma non lo sapevo che tu soffrissi così tanto per quel giorno in cui io "morii", ma alla fine non è stata colpa tua, stai tranquillo- dissi per tranquillizzarlo e lui, tirando su cola naso, mi guardò e, sorridendo, mi abbracció. Quando 2D tornò in camera sua, io mi rimisi sotto con la messa in ordine della stanza. "Certo che per essere così mingherlino quando vuole è forzuto il ragazzo." Pensai ma venni interrotta da un profumo di cibo delizioso proveniente dalla cucina. Mi avvicinai alla stanza dove vidi Russel che stava cucinando un qualcosa di delizioso. Quando mi vide, mi disse di andare a chiamare gli altri per pranzare così io andai a chiamare D e assieme a lui, iniziammo a cercare Murdoc, ma non lo trovammo. "Dove diamine era finito sta volta?!"

________________________

Scusate il ritardo ma oggi con tutte le foto e i video che hanno postato i nostri idoli su instagram mi ero completamente dimenticata di aggiornare la storia... sorry

Goodnight everybody! ;]

The life after Plastic BeachDove le storie prendono vita. Scoprilo ora