Narratore: Murdoc
Durante il tragitto in macchina quel maledetto demone non mi lasciò tregua, come avevo immaginato.
-Murdoc fidati, non ricorrere a quel medaglione per salvarti. Io posso....-
Lo interruppi:
-Tu puoi...tu puoi....tu non puoi fare assolutamente un bel niente! L'unico favore che accetto da te è vederti scendere dalla mia Stylo e levarti dalle palle! Ok?!-
Avevo sfidato fin troppo il Boogieman con le mie parole e il mio atteggiamento. Ma ormai non temevo più niente e nessuno, in testa avevo un unico e solo pensiero: prendere il medaglione. Gli occhi sanguigni di quel mostro mi osservarono per dei secondi che mi parvero infiniti. Io ricambiavo il suo sguardo di sottecchi, con una rabbia tremenda che premeva per uscire dal mio corpo.
Poi la voce fastidiosa del Boogieman si insediò di nuovo nella mia mente.
-Murdoc Niccals, sei sempre stato una testa dura tu. Ma ti renderai conto molto presto che da solo non potrai mai fronteggiare il pericolo che incombe. Io posso garantirti che per il momento non ti farò nulla, che tu mi creda o no. Adesso la mia priorità è sbarazzarmi di Mefisto. Ma non ci resta molto tempo.-
Io lo guardai perplesso, e gli rivolsi delle domande che mi frullavano in testa già da un po'.
-E perché? Perché vorresti sbarazzarti di un tuo simile? A che scopo?-
-Tra me e Mefisto non è mai corso buon sangue. Lui è stato sempre molto competitivo e bisognoso di eccellere, di diventare il prediletto. Voleva che venisse assegnata a lui la missione contro di te; ma ciò non è avvenuto e da quel giorno lui ce l'ha con me. Ha sempre tentato di soffiarmi quest'incarico. A quanto pare c'è finalmente riuscito. Come hai potuto sentire mi ha dato tempo una settimana per farti fuori; ma ha agito solo per orgoglio personale, per farmi capire che neanche con la sua intercessione posso portare a termine il mio compito. Questi pochi giorni mi saranno utili per attuare il piano che ho in mente. Ma posso realizzarlo solo se tu collaborerai con me.-
-Sporco demone dei miei stivali, ancora insisti con questa tiritera?!?! Io non posso seguire il piano di uno che vuole farmi fuori, lo capisci o sei troppo stupido per arrivarci?!?-
La voce del demone stavolta si alteró notevolmente.
-Sei tu lo stupido tra noi due, Murdoc! Non capisci che il mio era solo un diversivo? Ho detto a Mefisto che volevo ucciderti solo per tranquillizzarlo! Ma io non voglio più farti del male, non più!-
Quel tono arrabbiato del Boogieman mi mise paura. Frenai bruscamente la macchina, e gli rivolsi un'altra ovvia domanda; senza trovare il coraggio per sostenere il suo sguardo.
-E perché tutto d'un tratto non vuoi più farmi del male? Sentiamo.-
Lui rimase in silenzio per alcuni secondi, pensando a come rispondere. Io mi voltai lentamente verso di lui, e per un momento mi parve di scorgere vergogna e timidezza in quei fari rossi che erano i suoi occhi.
-Ecco, è una storia lunga, che non posso raccontarti per intero.Ti sembrerà strano, ma io mi sono affezionato a voi. Inizialmente mi sembravi un inetto buono a nulla, pieno di cattiveria e odio. Ma poi ho avuto modo di conoscervi meglio a Plastic beach, e il mio risentimento nei tuoi confronti si è attenuato. Ho conosciuto il ragazzo dai capelli blu, il gigante e la bambina giapponese; giorno dopo giorno ho avuto modo di osservarvi e capire che non eravate affatto delle pessime persone. Ho compreso che non meritavate la morte. Ora capisci perché ho deciso di seguirti fin qui e non ho mai fatto nulla contro di te, in questi mesi?-
Dopo aver finito mi osservò a lungo, e vedendo il mio sguardo perplesso continuò:
-Sicuramente ti starai chiedendo come mai un demone possa essere sensibile e provare dei sentimenti. Ma credimi, io posso; perché non sono come gli altri. Io sono diverso. Non chiedermi perché, per ora non posso rivelarti nulla. Ma ti prometto che a tempo debito saprai da me ogni cosa. Visto che sei testa dura e non vuoi ascoltarmi, prendi pure il medaglione dalla strega; ma ti garantisco che farò il possibile affinché tu non possa utilizzarlo. Solo una cosa ti chiedo. E ti prego, ascoltami stavolta: voi dovete tornare di nuovo a Plastic beach. Io verrò con voi. Ci rimangono pochi giorni di tranquillità a disposizione, e quel luogo è l'ideale per proteggerci. Io lì so perfettamente come muovermi e agire. Solo così potremo sbarazzarci per sempre di Mefisto.-
Non so come mai, ma qualcosa dentro di me mi disse di seguire il suo consiglio. Riuscì a convincermi, ma non del tutto. Volli comunque recarmi al negozio e prendere il medaglione, per precauzione. Il Boogieman sembrò capire le mie intenzioni, anche se dopo il suo discorso rimasi in silenzio per tutto il tragitto.
Dopo alcuni minuti giungemmo in quel vicolo cieco. Parcheggiai, ma soltanto io scesi dall'auto. A passi lenti raggiunsi il negozietto della strega e vi entrai. Lei mi salutò.
-Buonasera, signorino. Allora, hai cambiato idea?-
-Sì, vecchia. Dammi il medaglione- le risposi con tono serio.
-Bene, bene, giovanotto.- Si giró e prese qualcosa da uno scaffale. Poi si voltó e vidi che in mano reggeva il medaglione. Me lo porse.
-Ecco a te. Mi raccomando, fanne buon uso- mi disse lei, sghignazzando divertita.
Io lo presi in silenzio e lo infilai nella tasca della giacca. Poi voltai le spalle alla strega e abbandonai in fretta il suo negozio, raggiungendo la mia Stylo dentro la quale il Boogieman mi aspettava.
Salii sull'auto, avviai il motore e mi diressi spedito verso casa. Né io né il demone parlammo durante il tragitto.
STAI LEGGENDO
The life after Plastic Beach
FanfictionLa band ritorna coi piedi sulla terra ferma, ma c'è un problema: i soldi purtroppo iniziano a scarseggiare. 2D cerca lavoro inviando curriculum ovunque, mentre Murdoc è impegnato con le sue trasmissioni radiofoniche. Questa sarà una storia basata su...