24 Capitolo

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6 Giorno

-Diletta muoviti! Dai, raggiungici!

Si sentì chiamare da una voce vispa, ma allo stesso tempo profonda, calda, ma che le lasciò sulla pelle un brivido di freddo. Aprì gli occhi e la luce di quel luminoso sole l'accecò. Anche se era una così bella giornata, Diletta sentiva comunque freddo su tutto il corpo, non smettendo mai di tremare.

Era sdraiata su un lettino da spiaggia color verde smeraldo, con indosso il suo costume a fascia celeste, la sabbia bianca come farina la circondava in quel paradiso dai colori così vivaci. Il mare era limpido, trasparente e dove i raggi del sole colpivano l'acqua si formavano bagliori che potevano far invidiare i diamanti. Vicino a lei c'era sua madre; era proprio una bella donna, alta e molto snella, anche con alle spalle tre gravidanze difficili, con indosso un costume intero nero che copriva l'incisione da cui era uscita Diletta tanto tempo fa. Era sotto l'ombrellone, leggeva i suoi amati thriller e guai a chi la disturbava. Gli altri componenti della sua famiglia erano in acqua a nuotare e a rinfrescarsi. Anche Diletta voleva andare da loro, ma la madre la fermò.

-Non stare troppo al sole, non vorrai farti venire un melanoma. E con la pelle che hai ti scotteresti subito, hai messo la crema?

Diletta sospirò. Continuava a guardare il mare, così bello, così luminoso. Leonardo ora stava schizzando a Letizia e lei come risposta gli urlò addosso, era proprio isterica sua sorella.

Vicino a Leonardo c'era un'altra ragazza che non aveva notato all'inizio; bassina, dai capelli castani e i capelli lunghi. L'aveva riconosciuta subito, era quell'arpia, la mangia uomini che aveva preso di mira Leonardo. L'aveva portato via di casa, due anni fa Leonardo aveva lasciato Diletta da sola in quell'enorme villa per quella strega. La odiava, gli aveva portato via una parte della sua famiglia, la parte che riteneva la più importante.

Leonardo sorrise a Diletta come al solito, le faceva cenno di entrare in acqua e di giocare insieme a loro. Allora decise di alzarsi.
Doveva divertirsi, era in vacanza dopo tutto, era partita con la sua famiglia per svagarsi e rilassarsi. L'inverno non esisteva in quell'isola tropicale, le aspettava un'eterna estate.

-Perché non gli hai sparato Diletta?

Letizia era davanti a lei, in piedi, con l'acqua che le arrivava fino alle caviglie. Era stata lei a parlare?

-Perché non hai premuto il grilletto?

-No... Io... Io l'ho premuto. Era scarico.

Diletta si avvicinò di più, non appena con il piede toccò l'acqua salata, questa cambiò colore. Una macchia rossa si propagò fino a raggiungere anche suo fratello e suo padre.
Letizia abbassò lo sguardo per osservare meglio quell'acqua scarlatta.

-Cosa direbbe il tuo ragazzo se ti vedesse con due così bei gemelli? Non sarà geloso Dario? E perché non te ne vai? Non vuoi lasciare la casa?

Diletta era confusa, voleva scappare, correre via, ma le sue gambe erano bloccate in mezzo quell'acqua sporca.

-Che disdetta Diletta. Dovrai pulire tutto quanto.

-Letizia... Che stai dicendo? Non ti capisco.

All'improvviso anche Leonardo si avvicinò, chiamandola più volte. Il tono di voce si faceva sempre più alto e non assomigliava per nulla a quella di suo fratello.

Diletta aprì per la seconda volta gli occhi. Il mare era sparito, la spiaggia non esisteva più, l'unica cosa rimasta era la sensazione di freddo.

Aveva sognato, quello che aveva appena visto era solo un illusione che lentamente stava dimenticando. Era un bel sogno, ma ora si era svegliata nel suo incubo, nella realtà; ora era dentro la vasca da bagno, raggomitolata su se stessa per avere un minimo di calore dentro quell'eterno inverno.

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