Nulla era successo, tutto era stato cancellato, resettato. Ora la sua vita poteva solo che cambiare in meglio.
Quel giorno Diletta scese le scale con una leggerezza che non aveva mai avuto in vita sua, come se in quella notte tutti i suoi sporchi peccati li avesse espiati ed ora fosse più pulita che mai, candida come un lenzuolo appena steso al vento ad asciugare. Camminava con passi piccoli e veloci, aveva una tale semplicità nello scivolare via, l'ingenuità di non degnare nemmeno di uno sguardo al portone di casa dai pesanti catenacci, l'immenso piacere di incontrare la sua nuova e luminosa strada... Tutto ciò la rendeva felice.
Una nuova Diletta era nata, era avvenuto un miracolo, una rinascita! La vita precedente non aveva più importanza, gli avvenimenti che avevano messo alla prova la forza sia fisica che mentale della povera ragazza non dovevano pesarle più ormai; in quella notte, in quella splendida e magica notte, grazie al diavolo... Anzi, al suo salvatore, quel disgustoso bruco si era rinchiuso in una calda e sicura crisalide ed ora si stava librando nella casa come una vera e propria farfalla, pronta a liberarsi da quella stupida, opprimente e dorata gabbia.Arrivata finalmente alla porta della cucina, con sorpresa si bloccò, stupendosi nel non trovare nessuno... Eppure era da ruotine... erano le sette passate ed infatti, quando si era svegliata senza trovare Tommy accanto a sé, sospettava di trovarli mentre facevano colazione, invece non c'era nessuno, nessun suono e la casa sembrava apparentemente buia e vuota.
Un groppo alla gola le seccò la bocca rendendola arida...
I due aguzzini se ne erano andati via? L'avevano lasciata in quella casa? Tommy, dopo tutte le promesse fatte con sincerità e ingenuità, l'aveva abbandonata in quel modo? Le aveva mentito?
Era di nuovo da sola?
A distrarla da quel fiume di domande che le congelavano l'anima, sentì il portone di casa aprirsi per poi richiudersi subito dopo. Qualcuno era entrato. Diletta si schiarì la voce ed uscì dalla cucina con le mani che le tremavano.
-Tommy... S-sei tu?
Chiese con insicurezza e la risposta del ragazzo con voce rassicurante la tranquillizzò.
-Beh... Si. Buongiorno Diletta.- sentì dall'altra parte della casa, per poi essere seguito da un commento acido dell'altro fratello.
-Chi altri dovrebbe essere? Certo che é sempre più strana quella.
-Sta zitto Kam o potrebbe sentirti.
-Che mi sentisse pure, tanto lo sa che la considero pazza.
Il primo ad entrare nella cucina fu chiaramente Tommy dato che era stato chiamato dalla sua Diletta. Nel vederlo la fanciulla perse un battito e si imbarazzò nel provare una cosa del genere, si sentiva quasi una ragazzina alle prese con la sua prima cotta adolescenziale, ed al solo pensiero di quello che avevano passato quella notte il suo volto vampava di pura vergogna, ma di quella piacevole che le solleticava lo stomaco.
Era strano; verso quel ragazzo aveva provato puro odio, lo considerava un mostro che le aveva procurato molte ferite, cicatrici profonde... ma dopo tutto quello che era successo, lui aveva mantenuto la sua parola e le era rimasto accanto. Quella notte dove Diletta aveva messo in discussione tutta la sua vita capendo che nessuno a quel mondo l'amava, lui era rimasto lì ad asciugarle le lacrime, ad abbracciarla teneramente, ad assicurarle con voce ferma una nuova vita da cui poteva di nuovo cominciare.
Ora era tutto nuovo per lei, una nuova pagina pulita era stata creata apposta e che stava per essere scritta.
Diletta l'abbracciò senza esitare oltre, lasciando Tommy interdetto e senza parole.
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Mystery / ThrillerDitemi, cosa ci hanno sempre insegnato i nostri cari genitori? Mai aprire la porta agli sconosciuti. Diletta, una ragazza nata in una fortunata quanto soffocante famiglia, non ha seguito questo consiglio, aprendo le porte della sua immensa casa. Gio...