Gli applausi riempirono quella gigantesca sala. Quel fragore studiato, quelle mani che all’unisono sbattevano fra di loro, erano in sintonia solamente perché un cartello luminoso gli aveva detto di applaudire. Erano tutti entusiasti di avere l’occasione di vedere finalmente con i propri occhi. Erano spettatori di uno show che avrebbero fatto fatica a dimenticare tanto facilmente.
Quel clangore gioioso mano a mano scemò, lasciando che la conduttrice di quel programma riprendesse a parlare, portando in campo il nuovo ed aspettato argomento.
-Ben tornati. È stato davvero pazzesco. L’intervento di Anna Maria ha cambiato ogni cosa e non mi sarei mai aspettata un colpo di scena del genere. Direi di fare un altro applauso.
E come incantati, gli spettatori in sala batterio nuovamente le loro mani tutte indolenzite.
La famosa conduttrice, in onda in perfetto orario come ogni santo giorno, guardava dritta verso la telecamera con un finto e tirato sorriso, mentre il botulino tentava in tutti i modi di scoppiare dalle sue guance.
-Ma ora passiamo ad un altro argomento. Una storia macabra che ha sconvolto tutti noi. Un thriller talmente surreale che è quasi impossibile da credere che sia successo proprio nel nostro paese.
La sua faccia si era fatta improvvisamente seria, come da programma, mentre quel momento di silenzio accentuò ancora di più l’imbarazzo.
-Quella che stiamo per raccontare è la storia di Diletta Pace. Una giovane ragazzina che ha dovuto affrontare un tremendo incubo. Una disgrazia dietro l’altra ha colpito questa povera ragazzina. Sono passati due mesi da quel fausto incidente, da quel natale che credo tutti quanti faremo fatica a scordare dato questa famosa vicenda… La storia di Diletta e dei gemelli Kam e Tommy.
Gli spettatori ascoltavano rapiti mentre le telecamere non facevano altro che mirare verso il viso della conduttrice.
-Per due mesi abbiamo atteso, abbiamo pregato di avere un’intervista, qualcosa che chiarisse questo mistero. Solo i tribunali hanno risposto a qualche domanda, ma a noi non bastava. Dopo così tanto tempo… Finalmente… Ce l’abbiamo fatta! Diletta Pace, dopo il processo che l’ha coinvolta per più di due mesi, è finalmente riuscita ad uscire dal suo silenzio e racconterà oggi, qui fra noi, la sua triste vicenda. Facciamo un altro applauso!
Quel rumore angosciante le riempì le orecchie.
Da dietro un pesante telo poteva sentire tutta quella gente, persone che non aveva mai visto in vita sua, sconosciuti che volevano osservarla come se stessero allo zoo, che volevano ascoltarla, che volevano sapere, mentre lei, ormai, era stufa di tutto. Non ne poteva più della realtà che la circondava, di ripetere sempre le stesse parole, la stessa storia. Voleva solo rimanere in silenzio, ascoltare la fredda e tranquilla oscurità. Riaprì gli occhi vedendo dritta davanti a sé un viso a lei famigliare.
-Diletta, tutto bene?- chiese l’uomo davanti a lei, contraddicendo quello che aveva appena chiesto dato il poco interessamento. Anche se la truccatrice avevano fatto un ottimo lavoro nel darle un accenno di rosa alle sue guance, il viso di Diletta non poteva nascondere l’ansia e il disagio che stava provando. Voleva scappare, andare via da quell’inferno, da quella trasmissione che aveva sempre odiato e che mai avrebbe pensato di esserne protagonista per un episodio.
Voleva tanto dire di finirla con questa storia, che voleva andare via, che odiava quel posto e la gente che ne faceva parte ed invece, con tranquillità, fece un profondo respiro.-Si, zio Franco… Sono solamente frastornata.- rispose accennando ad un sorriso.
-Non si direbbe.
Zio Franco, il fratello minore del padre di Diletta, non era mai stato un uomo affettuoso, ma neanche cattivo.
Era un uomo freddo per natura che ancora non aveva trovato una consorte e gli unici momenti che dimostrava quel poco d'affetto era solamente quando era costretto a fare un regalo, che sia un compleanno o un natale, e lui era sempre pronto, almeno per Diletta, con il suo pacchetto color Tiffany, forse per non deludere le aspettative di suo fratello maggiore.
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Mystery / ThrillerDitemi, cosa ci hanno sempre insegnato i nostri cari genitori? Mai aprire la porta agli sconosciuti. Diletta, una ragazza nata in una fortunata quanto soffocante famiglia, non ha seguito questo consiglio, aprendo le porte della sua immensa casa. Gio...