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"Shawn.." sussurro allontanandomi dal suo volto. Lui si allontana del tutto da me. "Ehm.. scusa.. io.. non era mia intenzione.. scusa.. io.." shawn inizió a balbettare nervoso. Gli presi il viso tra le mani. "Ehi.. tranquillo.." sussurrai, lui annuì e poi si staccò del tutto da me. Mi mordicchiai il labbro inferiore leggermente in imbarazzo. "Io.. vado.. vado a farmi una doccia" dissi per togliermi da quella situazione, che per i miei gusti, era diventata fin troppo imbarazzata. Mi chiusi in bagno non prima di aver preso un paio di leggins ed una felpa a caso dal borsone. Lasciai che l'acqua mi bagnasse i capelli e mi rilassasse i muscoli, iniziai a pensare a ciò che era successo in questa settimana.. chiusi gli occhi ed alcuni flashback di quella fatitica notte mi ritornarono in mente: gli occhi di quel pazzo che mi guardavano come se volesse uccidermi, anche se l'ha fatto, non fisicamente, ma psicologicamente ed emotivamente ero più che morta. Ripensai alle mani ruvide di quel pazzo sul mio corpo, ripensai alle mie urla quando lo pregavo di fermassi, ripensai a quella sensazione di nullità e di umiliazione completa. Ripensai al litigio con cam, al modo in cui i suoi occhi mi scrutavano, al modo in cui la vena sul suo collo si gonfiava quando alzava la voce, ripensai al pugno sul muro, al suo bacio prima che me ne andassi, ripensai a tutto. A Shawn a Nash a Katrine a mia madre a Josh. Non so quanto tempo rimasi sotto il getto d'acqua calda ma quando uscii dal box della doccia sentii una strana sensazione di solitudine. Presi un asciugamano e lo avvolsi intorno al mio esile corpo, guardai avanti a me, lo specchio del bagno era appannato, un piccolo strato di condensa ricopriva il grande specchio in vetro, passai la mano sullo specchio e lasciai una striscia su di esso. Mi guardai allo specchio e non potei far a meno di notare gli ematomi presenti sul mio corpo, sulle mie braccia, sulle gambe. Lasciai cadere l'asciugamano a terra e notai altri lividi violacei sul mio addome, sul mio petto, ovunque. Non potei far a meno di notare le enormi occhiaie presenti sotto i miei occhi.. ma sopratutto, non potei fare a meno di notare il colore diverso dei miei occhi. Prima erano azzurri, ma non un azzurro semplice, era un azzurro in cui ti ci perdevi dentro, erano grandi e sprizzavano gioia, felicità ed emozioni da tutti i pori. Ora, invece, sono quasi grigi, sono sepenti, cupi e non lasciano trasparire nessuna emozione: nè felicità, nè dolore, nè tristezza. Infondo era quello ciò che provavo: niente. Non provavo niente. Se non apatia e indifferenza per il mio riflesso allo specchio e per tutto ciò che mi è successo in questa settimana. Provai a sforzare un sorriso ma la mia faccia assunse solo una strana smorfia: mista tra il disgusto e antipatia.
Sbuffai e curvai la schiena.
Mi rivestii lentamente, asciugai i capelli e li legai in una crocchia disordinata e poi uscii dal bagno. Andai in cucina e notai Shawn addormentato sul divano letto situato avanti al grande televisore a plasma. Esitai un po ma poi mi sdraiai di fianco a lui. Mi misi sul fianco e guardai i lineamente rilassati di Shawn. Non ho mai visto Shawn arrabbiato o perdere il controllo, anche se penso che quella sera, quando mi ha trovato, per fortuna, sia stato molto veemente con il mio aggressore, non ha mai alzato il tono di voce contro di me. È stato sempre molto deferente, quieto, affabile, onesto e franco con me. Mi avvicino a lui e gli do un piccolo bacio sulla guancia. Subito dopo, mi allontano e mi giro sull'altro fianco. Prendo le coperte scaraventate sul grande divano letto alla cazzo e le tiro su di me. Appoggio la testa sul cuscino quando il braccio di Shawn si appoggia sul mio ventre, e con una piccola pressione Shawn mi tira a se, facendo combaciare la mia schiena al suo grande petto. Sorrido lievemente per il gesto compiuto da quest'ultimo e poi cado in un sonno profondo.

*Il Giorno Seguente*

"Nicole. Nicole.. Nicole su svegliati" la voce calma di Shawn mi sveglio dal mio dolce sonno. Emisi qualche verso incomprensibile nemmeno a me e poi misi la testa sotto il cuscino protestando e borbottando un -perchè cavolo mi hai svegliata? Ho sonno-
Chiusi gli occhi tenendo la testa sotto il cuscino. "Nicole dai alzati devi andare a scuola." Disse shawn. "Taci e dormi anche tu" sbuffai. Il silenzio cadde e sperai di tornare a dormire. Ma appena sentii le palpebre tornare pesanti un peso a me sconosciuto mi fece urlacchiare quando fece pressione sulla mia schiena. "SHAWN! SCENDI SANTA CALLIOPE" urlai incazzata. Shawn inizio a ridere come non l'avevo mai sentito ridere, tanto che si accasciò sulla mia schiena aumentando il peso. "Shawn mi stai schiacchiando" brontolai. "Chi è calliope?" Domandò Shawn ridendo. "Vedo che oltre che idiota sei pure ignorante" sputai acida. "Udite Udite: qualcuno qui é mestruata" disse shawn. "Giuro che se non scendi ti castro" dissi sprofondando nel materasso. Shawn ridacchiò, ma finalmente si decise e scese dalla mia schiena ormai spezzata in due. Cacciai la testa fuori da sotto il cuscino e trucidai Shawn con lo sguardo. "Signorina muovi il culo che devi andare a scuola" disse shawn. Sbuffai e mi alzai dal divano letto. Andai in camera e indossai un jeans aderente con una felpa nera. Presi il piccolo zainetto e dopo essermi lavata i denti e essermi truccata andai in cucina. "Ma tu non vai a scuola?" Chiesi. Shawn mi guardo "si ma vado ad un altra scuola" la mia bocca assunse uha forma ad "o" che causò una piccola risatina da parte di Shawn. "Shawn mi accompagni a scuola?" Gli chiesi. Lui annuì e in meno di 15 minuti mi ritrovai fuori scuola. "Ti passo a prendere dopo." Disse Shawn. Annuii e gli lasciai un bacio sulla guancia prima di scendere dall'auto e camminare all'interno dell'edificio. Sono le 7.45 e la scuola è ancora prevalentemente deserta. Mi accendo una sigaretta e la porto alle labbra quando il cellulare mi vibra nella tasca. Così mantengo la sigaretta tra i denti e vedo chi mi ha mandato il messaggio:

*Cam❤*
Buongiorno piccoletta❤

Sorrisi al messaggio e risponsi con un semplice "giorno💘". Posai il cellulare in tasca quando continuai a camminare per i corridoi della scuola quando mi ritrovai il preside davanti. Nascosi subito la sigaretta dietro la schiena. "Buongiorno signorina Williams" mi salutò "preside" dissi facendo un cenno con la testa. "Come.. stai? Ho saputo di ciò che ti è successo" disse il preside. Spalancai la bocca "come fa a.. a saperlo?" Dissi sconcertata. "Essendo questa una cittadina molto piccola, qui san tutto di tutti" disse il preside. Oh no, se il preside sa ciò significa che tutti sanno so che mi è successo in questa scuola. Mi strofinai una mano infronte e sbuffai. "Sto bene preside, ora se può scusarmi devo andare in classe" dissi per poi svignarmela. Continuai a fumare e una vota finito gettai io mozzicone di sigaretta nel secchio e poi continuai a cammiare per i lunghi e dispersivi corridoi della scuola. Quando l'edificio iniziò a popolarsi, inizi a sentire lo sguardo di tutti bruciarmi addosso. C'era chi mi fissava e bisbigliava qualcosa tipo "è la ragazza che è stata stuprata" "guardala è lei" "povera ragazza"  alla amica o all'amico di fianco, oppure c'era chi mi fissava soltanto. Ciò mi dava molto ma molto fastidio, perciò allugai il passo verso la mia classe e una volta entrata mi catapultai al mio posto e inizi ad ascoltare un po di musica mentre tenevo la testa appoggiata sul banco.


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Holaaaa❤
Come va scuola?
Io sto studiando tantissimo, giuro che tra un po mi suicido😂
Comunque la ragazza ad inizio capitolo è Acacia Brinley e lei è la nostra amatissima Nicole. Cosa ne pensate? Vi piace?
Se questo capitolo vi è piaciuto votate e commentate.
Aggiornerò presto.

-Nuccy💘

Ancora Tu? ||Cameron Dallas||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora