"Ti odio" dissi guardandolo male e iniziando a camminare. "Ed io Ti Amo" disse lui come se non fosse niente. Io mi irriggidii e lo guardai. Dove vuole arrivare? "Non sei divertente" dissi incrociando le braccia al petto per riscaldarmi un po dal vento freddo di Seattle continuando a camminare. "Ma io non sto scherzando" disse lui seguendomi. All'improvviso tutto quel freddo che sentivo, quel vento freddo che mi sfriorava la pelle tanto da farmi venire i brividi cessò ed un ondata di calore si irradiò nel mio corpo. Sentii le guancie arrossarsi. Abbassai lo sguardo per non incrociare il suo tranquillo e sincero. "Sei bellissima quando arrossisci. Più quella di quando sei incazzata o quando hai i capelli tenuti su da una matita quando studi." Si avvicinò a me da dietro lentamente. Si abbasso al mio orecchio, tolse i capelli dalla mia spalla e accostò le sue labbra vicino al mio orecchio. "Ma sei ancora piú bella quando ti contorci dal piacere sotto di me" lascio un dei piccoli baci umidi sul mio collo. Le sue labbra a malapena sfioravano il mio collo. Ma quell'esile contatto bastò per farmi sentire argilla nelle sue mani. Feci forza al mio ego interiore e mi spostai da lui. Se sapesse del bacio con Shawn mi odierebbe.
"D-evo.. devo tornare a casa" dissi. Vidi una piccola scintilla di felicità nei suoi occhi "a casa di Shawn" chiarii. Lui mise il broncio e sbuffo. Si grattò la fronte e si passò la mano nei capelli simbolo di quando è confuso, frustrato o arrabbiato. Mi avvicinai a lui e presi la sua grande mano e l'avvicinai alla mia guancia. Lui accarezzò la mia guancia con il pollice. "Rimani con me" disse lui per poi inumidirsi le labbra. Chiusi gli occhi per godermi della sua dolce carezza e poi mi avvicinai ancora di più a lui. Appoggiai la testa sul suo petto.
"Forse è giunta l'ora di tornare a casa" dissi allacciando le mie braccia intorno al suo corpo. Ma io già ero a casa.*Shawn's Home*
"Buongiorno Nicole" disse Shawn intento a cucinare. Ma questo cucina sempre? Sforzai un sorriso. "Giorno." Dissi con nonchalance. Andai in camera mia e mi vestii con un paio di jeans ed una felpa rossa. Legai i miei lunghi capelli neri in una perfetta coda di cavallo e mi truccai. La serata con Cam ha dato i suoi frutti positivi
Pensai ricordando la serata precedente.
Dopo aver preso lo zaino tornai in cucina. "Shawn io vado a scuola." Dissi con nonchalance. "Dove sei stata ieri sera?" Mi chiese. "A casa mia." Risposi. Lui annuì con il capo. "Tu dove sei stato?" Chiesi. "In giro." Rispose facendo le spallucce. "In giro.." ripetei io innarcando un sopracciglio. Glielo dico o no che ho intenzione di tornare a casa?
"Shawn.." richiamai la sua attenzione. In meno di un secondo i suoi occhietti scuri erano su di me. Aveva quell'espressione da bambino e quasi non gli saltavo addosso per pizzicargli le guancie. Volevo chiarire con lui. Lo volevo troppo bene e tra noi non ci sarebbe mai stato niente di più che una solida amicizia. Mi avvicinai a lui non staccando il mio sguardo dal suo. "Shawn io.. non so perchè l'altra volta ti ho baciato ma.." shawn interruppr il mio discorso. "Tranquilla. So che non provi nulla per me.. non.. non dovevo baciarti l'altra sera." Disse lui in un sussurro. Lo guardai. Cavolo aveva uno sguardo così triste. In quel preciso istante mi ritrovai in lui. Non avevo mai visto Shawn con i suoi amici, prossibile che non li avesse? E se fosse solo proprio come me? Se avesse bisogno di qualcuno che ascolti i suoi problemi? Lui c'è sempre stato per me ed io forse l'ho solo "sfruttato"
"Shawn, non voglio che ti tieni tutto dentro.. sfogati" dissi appoggiando una mano sul suo braccio. "Non ho nulla da dire Nicole. Sono stanco.. " disse per poi sospirare. "Stanco di cosa?" Comandai confusa. "Del tuo cazzo di comportamento! Prendi una cavolo di decisione signorina! Non puoi baciarmi e poi dirmi che non provi nulla per me, non sono un burattino da manovrare a tuo piacimento cazzo! Anche io ho dei sentimenti!" Sputò lui incazzato. Lo guardai biasita. Era la prima volta che Shawn alzava la voce con me.
Forse, sta volta, me lo sono davvero meritata. Abbassai la testa "scusa.. scusa io non so cosa mi è preso" Shawn provò a scusarsi ma io lo fermai. "Tranquillo.. hai.. hai ragione" dissi. Alzai lo sguardo verso di lui e lo vidi boccheggiare. "Io.." shawn provò a formulare una frase di senso compiuto ma tutto ciò che riuscì a produrre furono solo dei piccoli suoni senza senso e tal volta controsensati. "Ora devo andare a scuola" dissi per poi sgattaiolare velocemente fuori. Si può quasi dire che volai per le scale e iniziai a correre verso il parco. Oggi non sarei andata a scuola. Oggi non avrei sentito i continui rimproveri dei prof. Le offese di Taylor o i suoi schiaffi. Non oggi.Cameron's pov
Ero sulla mia bellissima macchina nera quando il mio cellulare inizia a squillare. Lo estraggo dalla tasca. Shawn. Cosa vuole un mendes da me? Sbuffo e rispondo alla chiamata. "Mendes." Dico freddo. "Dallas." Risponde lui "qual buon vento?" Dico io stuzziacandolo. "Dallas non ho tempo per le tue stronzate mattutine" disse lui sbuffando. E ciò mi causo una piccola risatina. "Coss vuoi? Perchè mi hai chiamato?" Andai dritto al punto. "Vediamoci nell'incrocio tra la 54esima West Side e la Brodway oggi verso le 3.00" (strade inventate)
Cosa voleva Shawn da me? Perchè dovevamo vederci?
"Mendes. Cosa vuoi da me?" Domandao serio. "Tu presentati. Poi saprai" queste furomo le sue ultime parole prima di staccarmi il cellulare in faccia. "Brutto bastardo" imprecai mentra buttano il cellulare sul sediolino vuoto accanto a me.Arrivai a scuola scesi del veicolo e finalmente la vidi. La vidi sorridere. Affianco a quella squilibrata della sua amica Katrine. Chiusi lo sportellino e mi avvicinai a lei. "Nicole" la mia voce uscì più grave del solito. Lei si girò verso di me e finalmente poitei vedere quegli occhi a me tanto interessanti e studiati alla perfezione. "Vi lascio soli. Nicole ci vediamo in classe" disse katrine. "Ciao cam" mi salutò la bionda ed io ricambiai il saluto con un cenno della mano. "Devi dirmi qualcosa di importante cam?" Chiese lei guardandomi. Il sole accentuava il colore azzurro dei suoi occhi e facendo risplendere il suo sorriso. "Hai pensato a ciò che ho detto ieri? Hai pensato di tornare a casa?" Domandai ansioso di sapere la sua risposta. La vidi in difficoltà, iniziò a boccheggiare, ad aprire e chiudere la bocca ripetutamente. "Allora?" Chiesi impaziente. "Beh.. ecco.. io.." inizio a tirarsi le pellicine sulle dita della mano. "Tu?" Domandai. "Io.." chiuse gli occhi e trasse un respiro profondo accompagnandolo con il gesto delle mani. "Io voglio tornare a casa" disse tutto ad un fiato. Non riuscii e non sorridere. La abbracciai la strisi forte facendola sollevare da terra e feci una giravolta. Il suo profumo inconfodibile, mi fece inebriò. Il suo profumo era peggio della marijuana. Ti crea una dipendenza letale, che ti fà morire in un modo lento e doloroso.
La sua risata era peggio ancora, il suono che emetteva quando rideva era armonioso e al tempo stesso rilassante. L'appoggiai lentamente a terra. "Tu sei pazzo." Mi disse. Di te. Avrei voluto rispondere per poi baciarla. Ma non potevo. Già la sera precedente mi ero lasciato andare, forse fin troppo. "Lo so, me lo dicono in molti" mi limitai a rispondere sorridendo. Lei scosse la testa sorridendo. "Dai su entriamo" disse continuando a sorridere. Le misi un braccio sul collo. Non c'era nulla di male no? Infondo la stavo solo abbracciando.
Lei mi guardò spaventata quasi come se l'avessi baciata avanti a tutti. Così mi abbassai al suo orecchio. "Guarda che ti sto solo abbracciando" le sussurrai prima di rimettermi in posizione eretta. Vidi una serie di brividi formarsi sul suo collo. "Si hai ragione" mi disse. "Ma se vuoi possiamo fare altro" dissi guardandola con un ghigno dall'alto. Arrossì come non l'avevo mai vista arrossire. La sua espressione passò dalla sorpresa all'arrabbiata in meno di 2 minuti. "Scherzavo" mi affrettai a dire alzando le braccia vedendola in quel modo. "La prossima volta che dici una cosa del genere avanti a tutti, quel pistolino te lo taglio" disse puntandomi il dito contro. Trattenni un sorriso. "Agli ordini capo" dissi facendo un saluto militare. "Ecco bravo. Ora cammina" disse sorridendo. Rimisi il braccio sulla sua spalla ma la voglia di stuzzicarla non voleva andarsene. "Ma quindi quando siamo soli posso dire "cose del genere" ?" Domandai. Lei mi guardò furibonda tolse il mio braccio dalle sue spalle e inizio a camminare a passo veloce verso scuola. "Eddai stavo scherzando. Nicole ferma" la inseguii all'interno dell'edificio cercando di non scoppiare a ridere per il suo atteggiamento infantile.__________
Holah❤
Come state girls?❤
che ne dite di questo capitolo?
Spevo vi piaccia. Mi dispiace avervi fatto attendere ma provate a capirmi.. questa scuola ci distrugge!!
Ragazze se questo capitolo vi è piaciuto votate e commentate❗
See u soon guys🍔-Nuccy💘
P.S. se vi va aggiungetemi su snap👻: annar5family
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Ancora Tu? ||Cameron Dallas||
FanfictionNicole una ragazza di 16 anni frequenta il terzo anno delle superiori. Cameron e nicole si odiano a vicenda ma un giorno una scoperta farà rimanere sconvolti i due ragazzi... Cosa succederà se uno dei due prova a essere simpatico e dolce con l'altra...