Quella mattina mi svegliai, ma avrei preferito non farlo. Per iniziare avevo evitato Shawn per tutto il giorno nonostante lui si ostinasse a volermi parlare. Non ho ricevuto nessun messaggio o nessuna chiamata da parte di Cameron. Solo due da mia madre. Ho preso una bella F spaccata al compito di latino e dulcis in fudo ora la mia testa stava sbattendo ritmaticamente sopra alla porticina di ferro colorata di verde dell' armadietto
"Allora Williams, che sapore ha l'armadietto?" Mi chiese Taylor facendo ridere tutti i ragazzi intorno a noi che non si muovevano di una virgola se non per ridere alle, squallide, battute di Taylor. Trattenni il respiro e potei giurare che dalle mie orecchie uscì persino il fumo. "Di ferro direi, ma non so se riesci a comprendere siccome hai il cervello più piccolo delle tette della tua ragazza, o dovrei dire della puttana che ti scopi quando non riesci a tenerti il cazzo nei pantaloni" sputai sull'orlo di una crisi di nervi. La mano di Taylor ci mise ben poco a venire a contatto con la superficie della mja guancia liscia. La sua mano ruvida schiaffeggiò così forte la mia guancia tanto da farmi cadere a terra. La testa mi faceva malissimo, mi girava e pulsava come non mai in tutta la mia vita. Portai una mano sulla mia guancia ormai tinta di rosso, e per la prima volta in tutta la mia vita non era rossore di imbarazzo ma di violenza. Alzai lo sguardo sulla figura imponente di Taylor e mi rialzai in piedi. "Perchè?" Sussurrai. Taylor mi guardo con ghigno malefico stampato in faccia. "Per quale cazzo di motivo mi picchi!?" Urlai trattenendo le lacrime. "Perchè sei una nullità. Non vai nulla. Sei uno zero, un moscerino. E i moscerini danno solo fastidio. Danno un fastidio enorme, e vanno abbattuti e disintegrati." Disse con un tono schifato e disprezzato. Sta volta cedetti. Abbassai la testa. E se avesse ragione? Faccio tanto la forte, la menefreghista e in tanto tutti se ne sono andati via da me. E se Taylor avesse ragione? Se fossi solo una nullità? Uno zero?
Senza aggiungere altro, senza aprire bocca, senza dare modo agli altri di entrare nella mia testa e di capire cosa stavo pensando, presi il mio zaino a terra, alzai lo sguardo un'ultima volta verso Taylor e poi a passo lento, ma deciso, andai via.
Salii sull'autobus diretto verso l'appartamento di Shawn e appoggiai le testa sul finestrino non prima di aver alzato il cappuccio della mia felpa nera e aver infilato le cuffiette. Sparai a tutto volume "Echo" di Jason Walker. Iniziai a piangere. Una lacrima dopo l'altra, un sighiozzo dopo l'altro, un sospiro dopo l'altro.
"Sometimes when I close my eyes I pretend I'm alright but it's never enough" sussurrai questa frase e con un dito iniziai a tracciare il percorso che lasciava la gocciolina di pioggia sul vetro del bus. Chiusi gli occhi e cercai di calmare le mie emozioni tutt'altro che positive. "I don't wanna be down and I just wanna feel alive" mimai con le labbra questa frase quando con la manica della felpa, che avevo tirato fino a coprirmi tutta la mano, mi asciugai le lacrime.
Arrivai a destinazione e scesi dal piccolo bus un pò malconcio e malandato. Salii lentamente le scale che portavano fin sopra all'appartamento di Shawn ed entrai in quest'ultimo. C'era tanto di quel silenzio che potevo riuscire a sentire il battito del mio cuore. C'era un silenzio quasi spettrale quando entrai in cucina e trovai un piccolo bigliettinoTorno stasera
-SRilessi il bigliettino 1.. 2.. 3.. 4 volte. Dov'era Shawn? Si era anche lui scocciato di me? Se n'era andato pure lui? Sospirai rassegnata dal fatto che la mia vita era uno schifo e mi chiusi in bagno. Mi sciaquai la faccia non curandomi del fatto di essere truccata, tanto non sarei uscita di casa. Aprii lo portellino vicino allo specchio per prendere lo struccante, quando notai una cosa che non avrei mai dovuto notare. Una cosa che non avrebbe mai dovuto saltarmi all'occhio. Presi il piccolo strumento affilato e lo fissai. Sei una nullità. Non vai nulla.
"Sei uno zero, un moscerino. E i moscerini danno solo fastidio. Danno un fastidio enorme, e vanno abbattuti e disintegrati"
Le forti parole di Taylor mi ronzavano nella testa. Vado disintegrata. Abbattuta. Sono un moscerino. Uno zero. Sono un enorme fastidio per tutti. Ha ragione Taylor, davvero mi credevo importante? Davvero mi credevo forte? Sono bruttissima, grassa, sono un disastro. Alzai la manica delle felpa. Appoggiai l'oggetto sulla pelle del mio braccio, chiusi gli occhi e strisi la mano in un pugno ma prima che possa incodere sulla mia pelle un graffio in mio cellulare inizia a squillare.
Poso la lametta sul lavandino e prendo il cellulare dalla tasca. Cameron..
Risposi.
"Pronto?" Sussurrai. "Nicole." La sua voce rauca, forte ma al tempo stesso dolce, mi fece sentire una forte scarica di calore che si irradiava per tutto il corpo, fino al arrivare, per giunta, alle dita delle mani che iniziarono a tremare. "Cameron è.. è successo qualcosa?" Dissi degludendo. "Si ceh no.. ceh, oh cristo" cameron iniziò ad imprecare notevolmente ed io non riuscii a trattenere un sorriso. "Ceh io volevo.. volevo chiederti.. se tu ecco insomma.. volevi.. venire qui. Da noi. Da me. Per cena." Disse. Conoscendolo ora si sta grattando il retro del collo a causa del nervosismo. Sorrisi. Sorrisi tanto che iniziarono a farmi male i muscoli facciali. "Certo che vengo a cena da voi" dissi. "Sola." Puntualizzò lui. "Sola.." confermai io. "Bè allora ci vediamo stasera.." sussurrì lui. Io annuii anche se ero consapevole del fatto che non poteva vedermi. "Vabbene..'' sussurrai "okay.." sussurrò anche lui. "Bè allora ciao" dissi io. "Ciao.." rispose lui. Stavo per riagganciare quando la sua vole richiama la mia attenzione. "Nicole" disse con tono autoritario. " Dimmi' dissi io. "ci manchi molto qui. MI manchi molto." Disse accentuando"mi". Sorrisi. "Anche voi mi mancate." Dissi io. Lui sospirò. "Ora devo andare o mio padre mi ammazza" disse ridacchiando. "Vabbene ciao" dissi io. "Ciao, a stasera" disse lui prima di riattaccare.
Appoggiai il telefono sul petto e iniziai a fare respiri profondi. Appoggiai la schiena alla porta. "Nicole puoi farcela." Mi ripetei. Iniziai di nuovo a fissare la lametta. Che diavolo stavo per fare? Cam mi ha salvata.____________
Holah❤
Buongiorno girls!
Cosa succederà alla cena a casa Dallas?
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Commentate o vi mangio il criceto😑
See u soon guys!
P.S. se volete seguitemi!-Nuccy💘
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Ancora Tu? ||Cameron Dallas||
FanfictionNicole una ragazza di 16 anni frequenta il terzo anno delle superiori. Cameron e nicole si odiano a vicenda ma un giorno una scoperta farà rimanere sconvolti i due ragazzi... Cosa succederà se uno dei due prova a essere simpatico e dolce con l'altra...