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Che. Cazzo. Metto. Per. La. Festa.

Se avessi saputo della festa prima di venire in questo posto in culo al cazzo, avrei portato un vestito decente, ma siccome io sono baciata dalla SFORTUNA in persona, sarò obbligata a mettere un paio di leggins neri e una maglia corta nera con delle margherite bianche sopra.

Adatto perfettamente ad una festa mi dicono..

Bando alle ciance, stare qui a disperassi è inutile; quindi, dopo aver deciso il mio rigoroso completo, mi infilai sotto la doccia per lavarmi.

Dopo essermi avvolta in una asciugamano bianca, piuttosto grande per il mio esile corpo, iniziai ad asciugarmi  e a piastrare i miei capelli.

Proprio mentre mi stavo per togliere l'asciugamano, la porta si spalanca mostrandomi un Blake leggermente incazzato. "Blake?" Lo guardai tirandomi su l'asciugamano. Lui fece scendere il suo sguardo per tutto il mio corpo mettendomi in una situazione di completo disagio. "Non ti hanno insegnato a bussare?" Dissi io incominciando ad incazzarmi. "Scusa" disse lui scuotendo la testa e riportando il suo sguardo ai miei occhi. Dopo un lungo minuto di silenzio lo guardai male. "Allora? Cosa vuoi?" Domandai. "Ehm.. io volevo chiederti se.. se.. stavo bene con la camicia." Disse lui passandosi le mani sulla camicia bianca. Lo guardai male, ma poi abbassai lo sguardo sulla sua camicia. "Si ti sta bene" dissi seria. "Sicura?" Chiese. "Si Blake, ti sta bene, abbinaci un papillon nero e sarai ancora più bello" dissi io sbrigativa. "Quindi mi stai dicendo che sono bello" disse lui vantandosi . "Si, e ne sei consapevole da quanto te la tiri" dissi ridacchiando. "Ora se non ti dispiace vorrei vestirmi, fa leggermente freddo così" dissi ridacchiando e buttandolo letteralmente fuori. "Oh certo madame" disse ridacchiando anche lui.

Appena uscì fuori dalla stanza mi misi l'intimo e mentre mi stavo tirando su i leggins, la porta si aprì di nuovo. "Blake ma cos- oh.. Cameron.. sei tu, pensavo fosse ancora Blake" dissi infilandomi la maglietta, abbastanza corta per i miei gusti.

"Blake è entrato qui mentre tu eri così?" Disse squadrandomi. "No! No! si.. no intendo che ero in asciugamano, mi stavo per vestire quando lui è entrato a chiedermi se stava bene con la camicia" dissi arrossendo.
Cameron mi guardò dalla testa ai piedi. Strinse le mani in due pugni " io gli spacco la faccia a quel pezzo di merda!" Urlò. Mi avvicinai a lui. "Cameron tranquillo, voleva solo un consiglio" dissi per rassicurarlo. "Gesù Nicole! Eri nuda!" Sussurrò incazzato. "Non è vero. Avevo l'asciugamano e lui se n'è andato dopo nemmeno 5 minuti" dissi gesticolando.

Lui fece un respiro profondo passandosi una mano tra i capelli.
Mi avvicinai a lui e avvolsi le mie braccia intorno al suo busto.

"Non essere arrabbiato" dissi stringendolo.
Lui mise una mano tra i miei capelli e li accarezzò con movimenti lenti e dolci. Mi diede un bacio tra quest'ultimi "non sono arrabbiato con te, in un certo senso, avresti potuto cacciarlo fuori" disse guardandomi dall'alto

"L'ho fatto, in modo gentile, ma l'ho fatto" dissi con sincerità.
Lui sospirò. "Sappi che se ricapiterà una seconda volta non esiterò a spaccargli quel bel faccino che si ritrova intesi?" Disse alzandomi il volto in modo che i miei occhi entrassero a contatto con i suoi. "Intesi" risposi io.

Lui sorrise e mi lasciò un delicato bacio a fior di labbra.

"Sei terribilmente sexy quando fai il geloso" dissi guardandolo di sottecchi per poi nascondere il rossore del mio viso nel suo petto.

Lui ridacchiò e sentii il suo petto vibrare. "Dopo ciò che, finalmente, ci siamo detti l'altra sera, la mia paura più grande è quella di perderti. Ora che ho la certezza che mi ami, o almeno per quello che mi hai detto ieri sera, non permetterò mai a nessuno di portarti via da me." Sussurrò.

Ancora Tu? ||Cameron Dallas||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora