Al di là della vetrata fuori era grigio. Il cielo colmo di nuvole, che si addensavano instancabilmente, preannunciava un imminente tempesta. Era stata un'estate buia... intrappolata tra quelle mura ammuffite e lerce. Con quel pavimento scuro e quei ritratti inquietanti. Ritratti raffiguranti scene macabre e vecchi antenati della famiglia Black. Tutti rigorosamente Purosangue ovviamente. A malapena ricordava l'odore dell'erba della Tana. Di casa sua. Le mancava tremendamente la sua stanza, seppur bislacca. Con tutte le sue cianfrusaglie rosso-oro. La sua scopa di seconda mano, i suoi scaffali alla rinfusa e il tetto gocciolante. Le mancava tutto. Era stata portata lì da Tonks e Lupin, insieme ai suoi fratelli, un mese prima del ritorno ad Hogwarts. Così sarebbero stati al sicuro. Loro credevano al ritorno del Signore Oscuro. La famiglia Wesley credeva ad Harry Potter.
Dopo che il torneo Tre Maghi si era concluso con la morte di Cedric, il giovane campione Tassorosso, non aveva visto più sorridere di gusto nessuno. Non perché i suoi fratelli o i suoi amici erano affezionati in qualche modo al ragazzo scomparso, ma perché Harry aveva raccontato a tutti com'era accaduto. Tu-sai-chi in persona lo aveva assassinato con un anatema che uccide. Tu-sai-chi era tornato. Sebbene lei, i suoi fratelli, e suo madre e suo padre, volessero bene ad Harry ed erano fieri di lui per essere sopravvissuto, non solo al Torneo, ma anche all'attacco del Signore Oscuro, non potevano fare a meno di essere preoccupati per lui. Se davvero Lui era tornato, Harry non era più al sicuro. Lei stessa aveva saggiato la terribile possessione che il diario di Tom Riddle le aveva causato... lei stessa sapeva che Lui era troppo potente per un ragazzino. Perché Harry era quello: solo un ragazzino di quindici anni, a cui era capitato un destino crudele. Dentro di se lei aveva sempre sperato che i membri dell'Ordine della Fenice gli impedissero di tornare ad Hogwarts. Aveva sperato che Malocchio lo lasciasse con gli zii a Privet Drive. Dopo allora, aveva desiderato che Harry fosse stato costretto a rimanere a Grimmauld Place con Sirius. Ma dopo che era stato portato via dai Dursley, ad Harry era stato detto che poteva tornare a scuola a patto che avrebbe tenuto informato, almeno il suo padrino, di ogni suo singolo problema. Già il nuovo anno scolastico per lui non era cominciato bene. Lo aveva visto arrabbiarsi con i suoi due migliori amici per non aver ricevuto neanche uno straccio di lettera da loro, durante tutta l'estate. Se non qualche riga dove si annunciavano troppo indaffarati. A nulla erano servite le loro spiegazioni. a nulla era servita la motivazione che Silente e anche gli altri membri dell'Ordine avevano severamente vietato loro di informarlo sul Signore Oscuro. Perché lui era comunque scontroso con tutti, persino con lei. Per non parlare della notizia che ad Hermione e Ron era stato proposto il posto di Prefetto a Scuola e a lui no.Infine, l'ultimo motivo per cui Harry era una pentola a pressione pronta ad esplodere, era il Ministero della Magia. Non solo prima lo volevano espellere perché aveva usato l'Incato Patronus, solo per salvare la pellaccia flaccida al cugino. Per di più, poiché era intervenuto Silente, alla fine gli era stato concesso un processo al quale era stato tremendo partecipare. Harry aveva raccontato a lei il giorno dopo, dell'interrogatorio falso ed ipocrita a cui aveva preso parte. Le aveva parlato del fatto che al Ministero quasi la metà della giuria, nonché Caramel stesso, non credevano possibile che i due Dissenatori avessero attaccato un centro babbano, e per di più suo cugino. Così lo aveva visto prepararsi per l'udienza tutto teso e poi tornare fumante di rabbia. E per Merlino quanto aveva sperato che lo espellessero da Hogwarts. Ma Silente era intervenuto come suo avvocato difensore. E per la barba di Merlino: chi Silente non sarebbe riuscito a convincere con i suoi raggiri di parole!? Il suo disappunto era plateale. Alla notizia si era incupito di più. Tutta colpa di Silente che lo teneva su un piedistallo: per questo lui si era sentito tradito dal suo lasciarlo in una posizione inferiore rispetto ai suoi due amici. Ma il Ministero non aveva solo fatto questo per farlo arrabbiare. Per tutta l'estate lo aveva diffamato, umiliato e dipinto come un pazzo visionario. Fred e George gli avevano mostrato gli articoli della Gazzetta del Profeta dove il Ministro negava aspramente il ritorno del Signore Oscuro. Per giorni Harry si scaldava per ogni minima parola, era divenuto intrattabile. Solo Molly, con qualche pasticcino alla crema di zucca e cannella, e qualche parolina dolce, era riuscito a confortarlo e a farlo calmare.
STAI LEGGENDO
La ragazza dagli occhi ambra ~ Drinny
FanfictionHarry è davvero il principe azzurro di Ginny? E' davvero il cavaliere senza macchia ne paura? Oppure è solo un sogno di bambina che si infrangerà alle prime avversità? Draco è solo un Mangiamorte senza scrupoli o sotto la nera armatura si nasconde u...