Solo io e te

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Con l'arrivo del primo fine settimana di ottobre, nonostante il fioccare intenso, gli studenti poterono concedersi una lieta giornata ad Hogsmead e prendersi una pausa dalle lezioni. Lezioni che, per Ginny, risultavano stranamente piacevoli. Aveva iniziato il nuovo anno con lo spirito giusto, decisa a prendere il massimo nei suoi G.U.F.O.. Neville la aiutava in Erbologia ed Hermione in Pozioni mentre Lorie in Trasfigurazione! In tutto il resto era sempre andata bene. E nonostante fosse ormai Piton il suo professore di Difesa Contro le Arti Oscure, eccelleva anche nella sua materia. Tutto merito delle lezioni quando esisteva ancora l'E.S. Quanto le mancavano quelle giornate...

-Signorina Weasley buon giorno... è sempre una boccata d'aria frizzante vederla...- il Professor Silente, quella mattina, le era apparso da una delle aule, cogliendola di sorpresa, mentre leggeva per i corridoi alcuni appunti di Babbanologia.
-Buon giorno, signor Preside!- cinguettò sorpresa. Silente le sorrise e dalla tasca del lungo mantello color melenzana, estrasse un piccolo rotolo di pergamena.
-Signorina sarebbe così gentile da risparmiare ad un vecchio mago tutte quelle scale e consegnare al signor Potter questa?- e gli porse il rotolino. Ginny lo afferrò curiosa. –Confido nella sua discrezione che solo il signor Potter verrà a conoscenza del suo contenuto!- aggiunse con un sorriso e scrutandola bonariamente, da sotto gli occhiali a mezzaluna. Ginny annuì distogliendo imbarazzata lo sguardo dalla piccola pergamena.
-Certo Professore! Corro a portargliela!- rispose cordiale, -arrivederci!- aggiunse allegramente e sgattaiolò verso le scale. Dean la stava aspettando per andare da Madama Piediburro. Arrivata nella Sala Grande, oltrepassò un gruppetto di ragazzine del secondo anno Corvonero intente a spettegolare animatamente, e raggiunse Harry che chiacchierava al solito con Ron ed Hermione.

-Ciao ragazzi!!- esordì ansimante. I tre si voltarono e quando Harry la vide sembrò illuminarsi.
-Ehi Ginny ciao!! Che succede? Come mai di fretta?-
-Silente mi ha dato questo per te!- e gli tese il rotolino. Il ragazzo lo afferrò e dopo averlo aperto e lettone il messaggio si voltò a guardarla.
-Ti va di venire ad Hogsmead con noi?- le chiese come se nulla fosse, come se Ron non stesse ascoltando, con la naturalezza di un soffio di vento. Ginny si morse il labbro inferiore e scosse la testa in segno di diniego.
-Non posso, ho già un appuntamento con Dean... alla prossima ragazzi, ciao!- e quando si voltò per incamminarsi verso l'uscita sentì alle sue spalle un sommesso "oh". Ma non si voltò neanche. Non voleva dar ragione ad Harry quando diceva che lei lo trascurava per punirlo di essersi "accorto di lei" tardi, però si chiedeva perché continuasse a dimenticare che adesso lei era impegnata con un altro. Quando fu fuori dal castello si sistemò meglio la sciarpa e i guanti, e strofinò le mani, per riscaldarsi. Mentre qualche fiocco di neve si posava delicatamente sulla sua pelle lasciata scoperta, dal cappotto e dagli stivaloni di camoscio. Poi vide Dean che le faceva cenno con la mano. Lo raggiunse e si baciarono dolcemente, respirando l'uno sull'altro, emanavano un caldo e leggero fumo.

-Andiamo piccola, da Madama Piediburro, fanno una cioccolata al caramello bollente, ci riscalderà in un baleno!- Ginny annuì, ed abbracciata a lui, cingendogli la schiena, si avviarono fuori dai confini del Castello, verso il piccolo villaggio di Hogsmead. Una volta arrivati, svoltarono due volte direzione fino a sbucare in un viottolo acciottolato, dove una locanda piccola ma accogliente, mostrava l'insegna Piediburro incisa su un bignè gigante. Una volta dentro, il fuoco proveniente dal camino, li abbracciò con il suo calore, causando ai due ragazzi la pelle d'oca. Il locale era una rotonda sala da tè, con una decina di tavoli rotondi, quel giorno quasi tutti occupati. Al centro di ogni uno di questi vi era un centrino e un piccolo portacandele a forma di cuore contenente due piccole candele profumate alla vaniglia. Ginny si accorse che per lo più nel posto c'erano coppiette, intente a parlottare o a sbaciucchiarsi. Lei non era mai stata un tipo melenso o particolarmente romantico, ma il pensiero carino di Dean di portarla lì le fece piacere lo stesso. Una donna corpulenta ma dall'aspetto affabile, con un grembiulino cobalto ed i capelli corvini raccolti in un chignon, gli venne incontro. Li fece accomodare e prese la loro ordinazione per poi scomparire nelle cucine. Una musica suonata da un piano invisibile faceva da sottofondo a quello scenario sdolcinato.

La ragazza dagli occhi ambra ~ DrinnyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora