Reclutato d'eccezione

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-Signorina Weasley si rende conto che se i "nuovi professori" dovessero scoprire che ci sta lei dietro a questo, chiamiamolo, complotto, insieme al Signor Paciock- ed indico con il cenno del capo il moro alla sua destra, -e la Signorina Lovegood- ed indicò con la mano alla sua sinistra, -finirete in grossi guai?!- spiegò severa la Mcgranitt, con le labbra arricciate dalla disapprovazione. Tutti e tre erano stati convocati prima di cena e adesso stavano in silenzio a sentire il predicozzo della professoressa di Trasfigurazione, seduta dietro la sua imponente scrivania. –E' inutile che vi ostiniate a spalleggiarvi non confessando e non pentendovi della vostra malafatta al secondo piano!- continuò la professoressa massaggiandosi le tempie con le lunghe dita rugose ed ossute. –Bene...- concluse con tono avvilito. Sospirò e si pulì i piccoli occhiali tondi, per poi risistemarli sul naso. –Vi dico una cosa: ho promesso di insegnare ai miei alunni dal primo giorno che sono stata assunta. Ho promesso di proteggerli a me stessa e al Pr... e a Silente quando mi ha accolta qui ad Hogwarts! Non sapevo di certo che sarebbero venuti i tirapiedi di Voi-sapete-chi e nemmeno che avrei avuto a che fare con voi tre, più cocciuti della roccia!- Luna non trattenne una risatina. La Mcgranitt scosse la testa contrariata. –Sia chiaro: tenterò il possibile per coprirvi e spalleggiarvi ma... state mettendo a repentaglio la vostra vita e quella dei vostri compagni!- terminò scuotendo ancora la testa. Diede un'ultima occhiata ai tre studenti in piedi, al di là della sua scrivania e con un gesto della mano li congedò. Ancora in assoluto silenzio, uscirono ad uno ad uno dall'ufficio e fin quando non raggiunsero il piano di sotto, non si rivolsero la parola.

-Caspita.. quella donna è capace di torturarti con quegli occhi azzurri... sembrava volesse entrarti nel cervello...-
-Si chiama Legimens Neville...- commentò divertita dall'ignoranza del compagno.
-Quello che è... stavo sudando freddo e non vedevo l'ora che smettesse...- rispose accomodandosi su una delle panche dell'atrio interno del castello. Luna si sedette accanto a lui e cominciò ad osservare le poche stelle che si intravedevano nel cielo sopra Hogwarts.
-Avete visto che tempesta si sta avvicinando?- chiese la bionda con voce spaventata. Ginny e Neville sollevarono gli occhi al cielo e si accorsero dei lampi e del nero tetro del cielo.
-Chissà lì fuori cosa sta accadendo...- sospirò Neville. Ginny si rattristì insieme ai suoi amici.
-Sapete ragazzi, io ho una gran fame e la cena è quasi finita, sarà meglio avviarci!- con la stessa velocità con cui si era incupita, Luna si aprì in un sorriso smagliante e trotterellò di nuovo dentro al Castello. Neville non riuscì a scoppiare a ridere per la stravaganza della situazione e le fu dietro. Ginny fece spallucce, e accorgendosi del brontolio del suo stomaco, raggiunse gli amici nella Sala Grande.

Le monete  di tutti i membri, vecchi e nuovi, dell'ES si fece incandescente e mostrò data e orario del primo incontro, quella mattina. Per i corridoi Ginny sentì le occhiate dei ragazzi che la sera seguente avrebbero preso parte all'incontro. Nessuno ovviamente osava domandarle nulla su cosa avrebbero fatto o detto. Nessuno osava attirare l'attenzione, visto che dopo la comparsa della scritta sul muro, che Gazza non era riuscito a scrostare, grazie allaVernicesempiterna marchio Weasley, i Carrow erano diventati più suscettibili. Punivano chiunque alla minima provocazione: un permesso per andare in bagno, un ritardo a lezione, una risposta sbagliata ad una domanda scolastica. Ginny ringraziava il cielo che Luna fosse con lei durante Babbanologia, con Alecto, e Difesa contro le Arti Oscure, con Amycus. Quando i due fratelli si lasciavano andare a sadismi o a violenze sia carnali che psicologiche gratuite, era Luna ad afferrarla per il polso o la manica e a farla stare seduta. Le teneva la mano per tutta la lezione, infondendole calma e tranquillità. Le trasmetteva sicurezza ed affetto. Si sentiva bene se c'era lei lì con lei. Erano sempre in pena per Neville che se non fosse stato per Seamus e Dean sarebbe stato solo. Il ragazzo avrebbe tanto voluto essere sempre in loro compagnia, oramai solo se stavano insieme riuscivano a star bene.
Il giorno prima Seamus aveva mandato al diavolo Alecto che aveva picchiato una ragazzina mezzosangue davanti a tutta la classe perché si era brontolata all'ennesima ingiuria sui babbani. La sua imprecazione gli era costata una nottata in infermeria con un graffio sulla guancia che non si era ancora rimarginato ed un occhio nero. Mentre rifletteva su quanto la situazione si era fatta penosa e grave al Castello, non si era accorta che era in ritardo per la lezione di Divinazione.

La ragazza dagli occhi ambra ~ DrinnyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora