La foresta proibita. Parte 2

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Cara G,
Spero tu stia bene, come l'ultima volta che te l'ho chiesto... io sto bene... e ho cercato le tue informazioni: suo padre pubblicava notizie scomode... era l'unico modo per zittirlo. Fa la brava, si fanno ancora meno scrupoli ultimamente. Lei è viva a quanto ne so! Non tornare a scuola dopo le vacanze! Stai al sicuro con la tua famiglia. Buon Natale...
B.

Era ovvio non si sarebbe firmato. Probabilmente la posta era controllata. Anzi aveva rischiato già molto per dirle quello che desiderava sapere da due settimane ormai. Sperò con tutto il cuore che non lo avessero scoperto e decise di non rispondere. Il tono usato e il fatto che non le avesse posto alcuna domanda, lasciavano intendere che Blaise non voleva ricevere il suo gufo. Avrebbe dato troppo l'occhio, per non parlare del fatto che Ernold si schiantava dappertutto. Ripose la lettera nella busta e infilò quella in un cassetto della grande scrivania in mogano, della sua nuova stanza da zia Muriel. Diede al gufo di Blaise un cracker e poi aprì la finestra per lasciarlo volar via. Fortuna che l'Incanto Fidelius non aveva alcun effetto sugli animali. Il custode dell'Incanto sulla casa era suo padre ovviamente, pertanto lui solo conosceva la parola d'ordine e solo e soltanto lui decideva chi poteva avvicinarsi alla vecchia casa di zia Muriel e chi no. Inviò una lettera breve a Neville per rassicurare anche lui con quelle poche notizie fornite da Blaise. Dopo il Natale, ovviamente molto malinconico a causa dell'assenza di Ron ed Harry, la casa era in tumulto per i preparativi delle nozze. Ginny non capiva come mai, Lupin e Tonks avessero preso la decisione di sposarsi in un clima così triste e cupo, ma era stata scelta come damigella d'onore e si occupò di allestire il grande salone di casa con fiori, decorazioni e del cibo che mamma Molly aveva preparato. Fra qualche ora Ninfadora sarebbe diventata la signora Lupin e questo faceva sorridere Ginny, che per tutte le vacanze fino a quel momento era stata un fantasma. Sempre a pensare a Luna e ad intrattenere una fitta corrispondenza con Neville. Quel giorno i due Grifondoro si sarebbero rivisti finalmente. Finito di preparare il piccolo altare dove Kingsley avrebbe presieduto la cerimonia, salì al primo piano e bussò alla porta della futura sposa.
-Ci sono tutti?- domandò tesa come una corda di violino Tonks. Ginny annuì vivacemente e la raggiunse. La donna stava seduta su uno sgabellino e si specchiava su uno di quei tavoli da toeletta.
-Aspetta faccio io!- Ginny prese la cipria e sistemò il trucco alla strega. Poi raccolse alcune ciocche viola su un piccolo chignon. In fine prese un bocciolo di rosa rossa e lo appuntò dietro l'orecchio di Tonks che si aprì in un sorriso tirato. –Sei bellissima Dora! Malocchio sarebbe fiero di te!- le sussurrò Ginny all'orecchio. Il viso di Tonks si illuminò e si aprì in un sorriso stavolta sincero ed orgoglioso. –E poi non è mica da tutti conquistare un Lupo Mannaro!- scherzò sorniona la ragazza. Si beccò una linguaccia dalla sposa che si alzò e stirò bene la gonna del vestito. Ginny la guardò da capo a piedi. Il lungo abito bianco e leggermente sfavillante aveva delle sottili bretelline ed uno scollo a barca. Ricadeva morbido sul corpo rotondo di Tonks, ormai al quinto mese di gravidanza. Lo stile era Impero e nelle caviglie la lunga gonna si apriva in un piccolo strascico di pizzo bianco. Era semplice ma bellissima.

TOC, TOC.

Il viso di Andromeda Tonks comparve dalla porta.
-Tesoro... siamo tutti pronti!!- Ninfadora sorrise alla madre e la prese a braccetto. La donna a sua volta le consegnò un piccolo bouquet di rose rosse, che si richiamavano al bocciolo nei capelli. Ginny era dispiaciuta che il padre di Tonks non ci fosse. Era dovuto scappare durante un attacco dei Mangiamorte, da casa sua qualche setiimana prima ed ora era latitante per i boschi. Sarebbe stata Andromeda ad accompagnarla all'altare e Ginny, in virtù di damigella le avrebbe seguite per poi mettersi lì accanto agli sposi. Ovviamente nessun membro dei Black era presente alla cerimonia. Solo qualche Tonks ancora deciso a non nascondersi e molti amici tra cui Auror, membri dell'ordine della fenice ed insegnanti di Hogwarts, erano presenti alla cerimonia. Giunti nel lungo e largo salone di zia Muriel, una musica suonata da un pianoforte stregato da Fred e George, riecheggiò leggera nella stanza creando un'atmosfera romantica. Suonò fin quando Andromeda non baciò la figlia e la lasciò a Lupin, fasciato in un completo color nocciola. Non aveva mai visto il suo vecchio professore così raggiante e felice. Ginny ascoltò rapita le parole di Kingsley.

La ragazza dagli occhi ambra ~ DrinnyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora