Il matrimonio e la donnola

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Solo quarantotto ore separarono quella notte straziante dal matrimonio di Bill e Fleur. Molly, che avrebbe potuto fare il detective privato nel mondo babbano, aveva intuito due cose: il malessere che aleggiava tra Ginny ed Harry e che quest'ultimo, suo figlio Ron ed Hermione stavano tramando qualcosa. Allora aveva aguzzato l'ingegno e trovato centinaia di faccende da fare, anche inutili o insensate, in nome dell'ordine matrimoniale, per non lasciar spazio e tempo libero ai tre per progettare. Ginny dal canto suo, era sfuggente e silenziosa. Harry aveva provato a trovarla da sola, in giardino, per casa o anche dopo cena. Ma era stato tutto inutile, Ginny si teneva a debita distanza da lui. Cercava la compagnia dei gemelli o di Hermione, a cui aveva spiegato apertamente che era rimasta delusa dalla sfuriata di Harry e che non voleva restare da sola con lui. La riccia aveva tentato di persuaderla a cambiare idea. Anche questo fu del tutto inutile. Ginny sentiva il cuore spaccato in due: da un lato la voglia di farsi riscaldare da un abbraccio o da un bacio... perché sentiva una strana voragine dentro, fatta di disagio e solitudine... e dall'altra la delusione di essere stata trattata peggio di un estraneo o peggio di una bambina incapace di comprendere il dolore che lui stesse provando. Altro che se aveva notato come la cercasse con gli occhi, come restava a fissarla a tavola o come la spiasse dalla finestra quando insieme a Fleur decidevano come disporre le decorazioni nel Tendone dove si sarebbe svolto il matrimonio. Effettivamente era soddisfatta del risultato della sua indifferenza: almeno ora Harry aveva l'espressione di qualcuno che si stava sentendo realmente in colpa. Il primo giorno era passato lento e silenzioso. L'argomento Moody era off-limits... Tonks ne era rimasta sconvolta, essendo la pupilla di Malocchio al Ministero, tra le centinaia di Auror. Lupin era ancora arrabbiato con Harry per non aver saputo attaccare Stan Picchetto ed essersi fatto riconoscere per questo da Voldemort, rischiando di mandare all'aria il piano. Ma anche per la sfuriata in salotto.... George aveva due facce: in compagnia rideva di se stesso e si dilettava con Fred ad inventare nuove battute sulle orecchie, ma quando lo sorprendevano da solo era cupo in viso. Ginny lo trovò in giardino a piangere silenziosamente. Lo aveva abbracciato, solo abbracciato e si era seduta vicino a lui per lasciarlo sfogare sulla sua spalla. Solo Ron ed Hermione sembravano felici...
Il secondo giorno, per quanto normale e monotono fosse iniziato, venne stravolto dall'arrivo del Ministro della Magia nel pomeriggio.
-Oddio c'è il Ministro!!!- trillò Molly emozionata. Arthur corse dal tendone all'entrata della Tana per accoglierlo. Lo scortò nel salottino, dove Harry, Ron ed Hermione stavano consumando la merenda, insieme ai gemelli. Ginny vide il padre far accomodare in casa Scemegeour ma sebbene volesse ascoltare anche lei che notizie aveva portato, aveva promesso a Fleur di aiutarla a disporre ai lati della tenda le ghirlande di orchidee.
-Jinnì per piascere aiutomi con i fiorì...- bofonchiò agitata. "Non imparerà mai l'inglese" pensò irritata Ginny. Sbuffò e prese la bacchetta dalla tasca del jeans e la agitò davanti a sé.

-Wingardium Leviosa!- pronunciarono in coro le ragazze, e così ad una ad una sistemarono, secondo il gusto della futura sposa, prima le ghirlande e poi le lanterne. Quando la rossa si voltò, per uscire dal Tendone, vide il Ministro qualche metro più in là dell'entrata dell'orto della Tana. Stava andando via.
Sbuffò nuovamente, sperava difatti di far in tempo e sentire la chiacchierata. Aspettò che Fleur richiudesse l'entrata della tenda e poi la vide trotterellare contenta in casa. Roteò gli occhi al cielo e seguì la bionda, richiudendosi la porta alle spalle. Quella sera, la sera prima del grande giorno, la cena fu tranquilla e non disturbata dall'arrivo di Kingsley o Lupin con Tonks, come lo erano state tutte le cene di quell'estate. Per fortuna Fleur era un treno in corsa e non smise un attimo di parlare del suo vestito e di quanto fosse contenta dell'arrivo dei suoi genitori, che sarebbe avvenuto l'indomani mattina. Se non ci fosse stata lei il silenzio sarebbe stato assordante a tavola. Quella sera però in sottofondo si sentivano anche le chiacchiere di Fred e George che si lamentavano di un carico di fuochi di artificio in ritardo. Il loro negozio di scherzi andava alla grande ma spesso i fornitori erano incompetenti. Molly fissava Harry e poi Ginny. Ogni volta che Harry passava le vacanze alla Tana, i due erano sempre vicini. Lei lo aveva notato come Harry guardasse sua figlia negli ultimi anni e come Ginny lo avesse sempre guardato con aria sognante... adesso stavano ai due capi del tavolo, entrambi con gli occhi bassi, fissi sulla loro minestra di patate. Anche Ron ed Hermione sembravano a disagio per quella situazione.
-Hermione, Ron aiutatemi a lavare i piatti!- trillò Molly alzandosi da tavola, a fine cena. Molly sapeva che i gemelli dovevano fare un salto ai Tiri Vispi Weasley e che Fleur doveva aiutare Bill con il taglio dei capelli. Ginny impallidì... fino a quella sera aveva approfittato o dei gemelli o di Hermione per non restare sola fin quando Harry rassegnato non era salito a dormire nella stanza con suo fratello Ron.

La ragazza dagli occhi ambra ~ DrinnyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora