Portami con te

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-Ginny tu stai qui di guardia! Non-devi-fare-passare-nessuno!!!- scandì bene Hermione quelle parole, mentre la rossa poteva leggere nei suoi occhi la preoccupazione.
-Herm ma che succede? Dov'è Harry?- chiese la rossa spaventata dall'atteggiamento dell'amica.
-Sirius... lui crede... lui ha visto... che Tu-Sai-Chi lo torturava al Ministero... e vuole usare il camino della Umbridge per riuscire a parlare con lui, capire se si trova a Grimmauld Place o...no...- cercò di spiegarle mentre le parole gli si spezzavano in bocca per la tensione. Ginny sentì mancarle il respiro. Sirius era nelle mani di Voldemort? Harry, semmai fosse successo qualcosa al suo padrino, ne sarebbe morto di dolore, pensò. Divenne pallida e le cominciarono a sudare le mani.
Ad un tratto Hermione si girò cosicché entrambe videro arrivare Harry trafelato, con in mano il mantello dell'Invisibilità. Si voltarono poi ambedue a fissare Luna che li aveva raggiunti.
-Allora Ron: tu fai allontanare la Umbridge! Ginny e Luna: voi due cominciate a mandare via la gente dai corridoi... io ed Harry ci nascondiamo sotto il mantello e aspettiamo che la via sia libera!- Ginny annuì vigorosamente. Corse alla loro destra, fino a giungere l'inizio del corridoio. La rossa vide alle sue spalle, all'altro capo del lungo e secolare corridoio, Luna che si guardava attorno confusa. All'angolo antistante c'era Ron, e lo vide saltellare sul posto freneticamente. Nessuna traccia della Umbridge. Cercò di riordinare le idee e pensare a qualcosa da dire se qualche studente avesse voluto passare per di lì. Le venne in mente Pix e l'incidente delle caccabombe a San Valentino.

-Ehi ma che succede qui? Levati di mezzo!- protestò un ragazzo del quinto anno di Tassorosso, accompagnato da due ragazzi, quando Ginny gli bloccò la strada.
-Non si passa di qui!! Pix ha gettato del Gas Strozzante... usate la scala girevole!!- tuonò con tono fermo.
-Ma quale gas? Non c'è niente qui!!- incalzò la ragazza alle spalle del primo studente.
-E' incolore!- rispose di getto Ginny, -ma se vuoi passare lo stesso, prego, mostreremo il tuo cadavere al prossimo idiota che non ci crede!- e gli fece cenno di passare con il braccio. Ma a quelle parole, i tre ragazzi Tassorosso, si dileguarono e Ginny tirò un sospiro di sollievo. Harry ed Hermione dovevano aver approfittato di quei minuti. Di sicuro erano già nell'Ufficio della professoressa di Difesa. Si girò in tempo verso Luna per vederla afferrata con rabbia per le spalle, da Zabini. Poi sentì un dolore lancinante ai capelli che le furono tirati fino a scaraventarla a terra. Per un attimo, a causa della fitta, vide le stelle. Poi la vista si fece più chiara e la faccia compiaciuta del Serpeverde Warrigton le si parò davanti.

-Ehi carina, cosa diavolo credi di fare?!- le sputacchiò in faccia. Ginny cercò di liberarsi dalla presa scalciando, ma la teneva ben salda ed iniziò a trascinarla verso l'Ufficio della Umbridge. Con la coda dell'occhio vide arrivare un ragazzo moro con la bacchetta puntata su di loro.
-Impedimenta!- urlò Neville, e Ginny si sentì libera nei movimenti ed estrasse a sua volta la bacchetta. Mentre Warrigton fu sbalzato di qualche metro lontano da loro due.
-Grazie Neville!-
-Figurati! Hanno preso Luna...- ebbe il tempo di avvisarla, ma Tiger lo braccò con un braccio tentando di strozzarlo. Ginny urlò.
-Pietrif...- ma non riuscì a terminare la frase che qualcuno la spinse contro il muro. Quando si voltò, dopo aver battuto la testa, vide Pansy che ghignava soddisfatta, puntandogli contro la bacchetta.
-Così me la paghi brutta pezzente!!!- ringhiò guardandola dall'alto. Warrigton la sollevò da terra e la getto tra le braccia di Pansy, dalla quale fu trascinata, una volta per tutte, nell'Ufficio della Umbridge. Appena entrò, strattonata dal Serpeverde, non riuscì a vedere nient'altro che Hermione tenuta ferma da Millicent. Fu portata bruscamente proprio accanto alla riccia, e da dietro la scrivania dell'ufficio della Umbridge, ebbe la giusta visuale di quello che stava accadendo. Harry era privo di bacchetta, accasciato malamente su una delle poltrone rosa confetto della stanza. Ron era braccato da Warrigton, accanto a Hermione e Millicent. Luna era ancora tenuta ferma, anche se lei non faceva nulla per cercare di liberarsi, da Zabini, vicino la finestra dell'Ufficio. Neville, alla destra della rossa stava quasi per soffocare perchè Tiger gli tratteneva con un braccio il collo. E poi sogghignante, poggiato al muro, c'era lui: Draco Malfoy sornione. Ginny sentì il sangue bruciare nelle vene. Cercò di dimenarsi per sfuggire a Pansy, ma la Serpeverde le puntò la bacchetta alla gola. Ginny riuscì a fulminarla con la coda dell'occhio, ma era sottomessa, la cosa difatti fece solo sorridere Pansy soddisfatta. Ma quello che avrebbe voluto farla urlare, non era che la Parkinson si stava vendicando, ma che Draco non faceva nulla per darle una mano, nonostante tutto... anzi, da quando si trovava in quell'Ufficio, non l'aveva degnata di uno sguardo.

La ragazza dagli occhi ambra ~ DrinnyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora