Capitolo 2

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SHAWN

Dopo esser ritornato a casa, faccio colazione e poi una doccia. Mi vesto e vado nel salone per guardare un po' di TV ed è lì che incontro mia sorella Sarah.

<<Ehi sorellina>> La saluto con un bacio sulla guancia.

<<Ehi fratellone, divertito questa notte?>> Chiede con una nota di disapprovazione. 

<<Oh si, e non sai quanto, il peccato è che la sera prima era una bomba sexy e la mattina seguente era un cesso ambulante senza il trucco>> Rispondo con una faccia disgustata. 

<<Ben ti sta>> Dice lei.

<<Mamma e papà?>> Domando, cambiando discorso, sapendo che a lei dia fastidio il mio continuo divertimento notturno.

<<A lavoro come sempre>> Risponde ovvia.

<<Immaginavo>> 

Dopo aver parlato del più e del meno. Vado nella mia stanza e mi butto nel letto. Prendo il cellulare e incomincio a messaggiare con Aaron su whatsapp.

CONVERSAZIONE

IO: Ehi coglione.

COGLIONE: Ciao cazzone.

IO: Che fai?

COGLIONE: Niente fra sono ancora a casa della ragazza che ieri ha abboccato. Tu?

IO: Sono a casa fra...

COGLIONE: Ma come, ieri non ti eri  portato a letto una biondina niente male?

IO: Niente male con il trucco amico... dovevi vederla senza.

COGLIONE: Ahahahah ma quanto sei coglione!

IO: Ma stai zitto!

COGLIONE: Vabbè, stasera andiamo a ballare? 

IO: Va bene, al solito posto?

COGLIONE: Si al solito posto!

IO: Va bene, vengo a casa tua di pomeriggio, e poi mi preparo a casa tua per poi andare in discoteca. Ci stai?

COGLIONE: Va bene ci sto. Ci vediamo dopo. Ciao fra!

IO: Ok, ci vediamo dopo!

FINE CONVERSAZIONE

Stasera ci si diverte a BESTIAAA!

No ti prego, anche Ruffini no!

Ma perchè vieni nei miei momenti di felicità per poi rovinarli?

Sei tu che mi chiami

Io non ti ho chiamato idiota!

Se io sono idiota lo sei anche tu, lo sai vero?

Zitto, devo concentrarmi sul mio sguardo che conquista

Ancora con questo sguardo che conquista? Lo vuoi capire che non sarai figo come il principe di Rapunzel?

Io sono molto meglio di lui, e lo sai anche tu

Non posso darti torto, sei un gran gnoccone

Allora hai visto che lo sai anche tu

Lo so, perchè ti ripeto razza di idiota, sono te stesso se tu pensi che lo sei, per me, che sono te stesso, penso la stessa cosa, mi comprendi? DO YOU UNDERSTAND? 

Si vabbè, ci si sente dopo, passo e chiudo!

Preparo i vestiti per la sera, dopodiché  esco fuori e metto in moto la mia bellissima "bambina" per andare a casa di Aaron.

20 MINUTI DOPO A CASA DI AARON

Parcheggio la mia bambina e vado a suonare alla porta del mio migliore amico. Ad aprirmi è la signora Mccall, la madre di Aaron.

<<Ciao Shawn, è dal un bel po' che non ti vedo>> Dice sorridendo Kate.

<<Ciao Kate, lo so, mi dispiace ma nell'ultimo periodo sono stato molto impegnato>> Dico sorridendole anch'io.

Dopo aver fatto due chiacchiere con Kate, salgo sopra e vado nella stanza di quel coglione. Apro la porta e lo vedo dormire. Cazzo, gli avevo detto che sarei venuto per quest'ora, e lui che fa? Dorme. Che bel migliore amico ho!

Che ti aspettavi? Stiamo parlando di Aaron!

Su Questo devo proprio darti ragione

Io ho sempre ragione stupido

Smettila di insultarmi o giuro che non ti parlo più

Sei tu stesso che ti insulti idiota, ancora non hai capito? Siamo la stessa mente! Sei ritardato per caso? 

Decido di dare un bel due di picche a quella vocina che mi ritrovo in testa, ed escogito un modo per svegliare Aaron. Aspettate, aspettate, un colpo di genio. Ho deciso cosa fare. Mi posiziono davanti alla porta e con un urlo prendo la rincorsa e mi butto sopra di lui! 

<<Ma sei idiota? Cazzo, ma sei proprio ritardato, porca puttana! Che ti è saltato in mente?>> Urla Aaron appena sveglio, penso di avergli fatto male.

<<No, anche tu no, non puoi dirmelo!>> Dico puntandogli il dito contro.

<<Dire cosa?>> Ringhia, non capendo a cosa mi riferisca ed anche al fatto che l'abbia svegliato in malo modo.

<<Che sono idiota e ritardato! Non puoi dirmelo anche tu!>> Ribatto offeso. 

<<Ma chi se ne frega! Ma poi chi te l'ha detto?>> 

<<Ma come chi? Jerry chi se non altri?>> Rispondo innervosito, pensando alle parole che mi ha detto quel figlio di puttana di Jerry. Si, ho dato un nome alla vocina di merda che c'ho in testa.

<<Chi cazzo è Jerry?>>

<<La vocina che mi parla nella testa>> 

<<Ma sei idiota e ritardato sul serio amico! Quella che tu chiami  "vocina">> Dice facendo le virgolette sull'ultima parola detta. <<Si chiama subconscio>> Termina poi la frase.

Finiamo con il discutere, finchè non sentiamo la madre di Aaron, chiamarci per la cena. Dopo aver finito di mangiare, saliamo in stanza e ci prepariamo per la super mega serata di stasera.

Sto arrivando bamboline!

Si come no!



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