EMILY
Non posso crederci, come cavolo ho fatto?
Perché ti sbalordisci così tanto? Hai semplicemente dormito dalle 18:12 del pomeriggio fino alle 6:00 del mattino.
Non mi era mai capitato cavolo.
Sono sotto, a fare colazione. Mi sono preparata una tazza di latte con i cereali, perché, parliamoci chiaro! Chi cavolo si prepara i pancake di prima mattina appena svegli? Di certo non io, troppo pigra per farlo.
Sisi, dai sbrigati a prepararti così oggi te la fai a piedi.
No, non ci penso nemmeno ad andare a piedi a scuola. Troppo faticoso.
Vuoi subirti il terzo grado di tua madre?
Che bello camminare!
Salgo in camera mia ed entro in bagno. Mi faccio una doccia e mi lavo i capelli. Mi lavo i denti e con l'accappatoio, esco ed apro la porta-finestra, è meglio che questa camera prendi un po' d'aria. Tanto Shawn dormirà a quest'ora no? Accendo la luce e prendo l'intimo di pizzo bianco. Scelgo i vestiti da indossare.
<<Allora sei tu che mi provochi, bambolina>>
Chi ha parlato?
Non ci posso credere.... rimango paralizzata e gli do le spalle.
<<Hai un culo da far paura, mi piacerebbe tanto strizzarlo tra le mie mani>> Mantieni la calma Emily, è solo quello stupido di Shawn che si sta prendendo gioco di te.
Ma non stava dormendo? La prossima volta tieni tutto chiuso! Senti a me.
Incomincio a camminare verso la sua direzione, esco fuori nel balcone e metto le braccia appoggiate alla ringhiera per poi sporgermi. Lo squadro dalla testa ai piedi. E' in mutande.
<<Il gatto ti ha mangiato la lingua bambolina?>> Ma insomma, basta con questi nomignoli. <<Ti piace quel che vedi?>> Gli sorrido, sfidandolo. Lui si mette nella mia stessa posizione. <<Non sai quanto, bambolina>> Conclude facendomi l'occhiolino. <<Sai, non capisco se tu abbia un tick nervoso all'occhio, non puoi capire quanto fastidio dia alle persone, il tuo modo di fare. Eh smettila di chiamarmi bambolina>> Alza un sopracciglio. <<Non ti conviene comportarti così, sei la mia schiava adesso, potrei farti fare cose che non ti faranno gioire per niente!>> Rido a questa esclamazione. <<Tu pensi davvero di farmi paura e che io stessi buona dicendo così? Si vede che non mi conosci per niente>>
Non capisco il suo atteggiamento, ad un tratto è diventato molto serio.
Oohps! Forse l'abbiamo fatto arrabbiare sorella!
Ma se tu non hai fatto un cavolo!
Oh mio Dio, come ti permetti a rivolgerti così a me? Chiedi subito scusa!
Scusami...
Brava "bambolina".
Ehi, anche tu no!
<<Vieni qui>>
Mi riporta alla realtà Shawn. <<Cosa?>> Mi guarda ancora più serio di prima, se si può. <<Ho detto di venire qui! Subito>> Ma come si permette? <<Scordatelo>> Dico, mentre mi giro per entrare nella stanza, ma lui mi blocca con le parole. <<Devi fare quello che ti dico io. IO sono il padrone, TU sei la schiava. Quindi, non farmelo ripetere tante volte. Vieni qui, Emily>> Marca le parole. Mi giro furiosa. <<Ma chi cazzo ti credi di essere? Non sei nessuno. Ok, ho perso la scommessa, ma non farò cadere la mia dignità sotto ai tuoi piedi, ci siamo capiti?>> Quasi urlo, rischiando di svegliare tutti. <<L'hai voluto tu!>> Dopo questo, fa un salto e me lo ritrovo davanti.
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Io Ci Sarò
RomanceEmily Brown, 18 anni, ritorna a San Francisco con la sua famiglia dopo ben 10 anni. La ragazza non sarà dispiaciuta della sua partenza, solo triste di aver lasciato lì il suo migliore amico Christian. Lei non ama essere al centro dell'attenzione. È...