Capitolo 30

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CHRISTIAN

《Oddio, e questo dove lo metto? Non mi entra in nessuna valigia! Christian aiutami!》Alzo gli occhi al cielo e mi tappo le orecchie.《Smettila di urlare mamma. Sono a un metro di distanza da te, non c'è bisogno che alzi il volume della voce》Sbraito contro di lei.《Hai ragione, scusami è che... sono troppo in ansia. Non mi era mai capitato di essere spedita in un'altra scuola》Fa avanti e indietro prendendo i suoi vestiti e cercando di farli entrare tutto nel bagaglio.《Ma se avrai cambiato un casino di istuti》Esclamo confuso.《Si, ma non sono mai stata spedita in un'altra città. E se non dovessero accettarci? Se non dovessi piacere al preside? E se tu non facessi nuove amicizie? 》Vado verso la sua direzione e l'abbraccio.《Mamma, stai tranquilla. Non essere nervosa. Andrà tutto bene. Eh poi, non ti scordare che lì ci sono i Brown. C'è Emily》Sospira ed annuisce.

Guardo l'orologio appeso alla parete e leggo che sono le due del pomeriggio.《Si è fatto tardi, mangiamo, ci riposiamo e poi continuiamo》Andiamo in cucina dove ci prepariamo un panino veloce. Stavo morendo di fame.《L'hai detto a Vicky?》Do un morso al panino e parlo.《Detto cosa?》Mia madre mi tira una "pallina" fatta di mollica e me la tira in testa.《Ma che fai?》Dico continuando a masticare.《Non parlare con la bocca piena. È disgustoso vedere il cibo dalla tua bocca e potresti anche affogarti. Non farlo mai più》Mi punta un dito contro.《Mamma non sono più un bambino》Mando giù l'ultimo boccone e bevo.《Ssh. Fai silenzio. Qui gli ordini li detto io》 La guardo e scoppio a ridere.《Certo capo》

《Quindi?》Mi alzo dalla sedia ed incomincio a sparecchiare.《Quindi cosa mamma!》Sbuffa ed incrocia le braccia.《Ma possibile mai che abbia un figlio così idiota?》Parla tra sé e sé.《Ehi, ti ho sentita e non è una bella cosa quello che hai appena detto. Non puoi parlare così di me. Tuo figlio》Storce il naso e le labbra.《Identico a tuo padre》All'improvviso cala un silenzio pieno di tensione.《Mi dispia... ecco io... be si- Hai detto a Vicky che partiremo per andare a San Francisco?》Dice tutto in un colpo.《Si, e la sua espressione non è stata una delle migliori. Anzi, da prima sconvolta, e poi è diventata entusiasta e ha detto che anche lei sarebbe partita. Ma non sa dove》Rispondo facendo finta di non aver sentito la frase detta da mia madre prima.

《Strano, si è trasferita da poco qui a New York. Perché cambiare nuovamente così all'improvviso?》Si mette una mano sotto al mento pensierosa.《Forse i suoi genitori  viaggeranno spesso per motivi di lavaro. Povera ragazza》Stiracchia la schiena e sbadiglia.《A dire il vero non so perché cambi di continuo città. Non mi ha mai parlato della sua famiglia》Fa spallucce.《Sarà una persona timida e chiusa》Annuisco anche se lei non mi sta guardando.《Va bene, vado a riposare》Mentre mi giro per andare nella stanza, mia mamma attira la mia attenzione.《Christian!》Mi fermo.《Mi dispiace per prima, so che non vuoi parlare di tuo padre e che fa sentirti male il solo nominarlo. Non avrei dovuto. Perdonami》Mi volto lentamente e le faccio un sorriso stanco.《Mamma, è tutto a posto. Vai a farti una bella dormita che sei sfinita. Ci vediamo dopo》Mi avvicino per darle un bacio sulla testa e poi mi avvio verso la mia camera.

Sto per addormentarmi quando sento il mio cellulare vibrare. Apro gli occhi irritato. È un messaggio.

SCONOSCIUTO: Svegliati, non dormire più. Non essere come Tommaso. Colui che, se non vede con i propri occhi e non tocca con le sue mani, non crede. Una domanda ti faccio. I morti possono tornare in vita?

Spalanco gli occhi e la bocca per quello che ho appena letto... è  davvero inquietante. Cos'è uno scherzo? Probabilmente. Lo spero. Leggo e rileggo il messaggio svariate volte. E se ci fosse un senso dietro quel piccolo discorso? I morti possono tornare in vita? Se fosse possibile io non sarei senza un padre. Poggio il telefono nel comodino accanto a me e questa volta posso riposarmi veramente.

***

《Christian》Sento scuotermi la spalla ma non voglio svegliarmi.《Christian》Apro lentamente gli occhi e Vicky è difronte a me.《Che ci fai qui?》Alzo il busto e mi appoggio nella testeria del letto.《Ciao anche a te》Sorrido.《Sono venuta ad aiutarti, domani pomeriggio partirai quindi volevo rendermi utile》Il mio sorriso si fa più ampio e le circondo il corpo con le mie braccia.《Grazie, sei un tesoro》Le bacio tutta la faccia e lei fa una smorfia.《Ehi! Ti ricordo che sono fidanzata!》Mi dà un buffetto sulla spalla scherzosamente.《Ah si, come sta la tua nuova conquista? Com'è che si chiama? Azzurra?》Scuote la testa in segno di negazione.《No, però c'eri quasi. Azura》

《Mettiamoci a lavoro!》Ci alziamo in piedi e finiamo di preparare le ultime due valige e l'ultimo borsone.《Cioè, hai quattro valigie e tre borsoni? Ma quanti vestiti hai?》Guarda accigliata i miei bagagli e poi si volta verso di me.《Sono valigie piccole, e poi ho molte scarpe. Hanno occupato troppo spazio》Mi giustifico alzando le braccia in alto.《Sei una femminuccia》Mi fa la linguaccia.《E tu un maschiaccio》Ricambio a mia volta.《Lo so e ne vado fiera》Mi fa l'occhiolino ed io scuoto la testa.《Ragazzi, vi ho portato uno spuntino》Appoggia il vassoio nella scrivania e poi esce.《Grazie mille signora》Ringrazia la mia amica.

Mangiamo la torta che ci ha preparato mia madre con la cioccolata calda. Con questo freddo è l'ideale.《Ah, non sai cosa mi è successo prima!》Esclamo ricordandomi del messaggio.《Cosa è successo?》Domanda lei curiosa. Prendo il telefono e glielo porgo.《Tieni, leggi》Legge il messaggio e spalanca gli occhi.《È... è... è...》Sospiro e le prendo il cellulare dalle mani.《"È" cosa?》Chiedo già leggermente irritato.《È inquietante》Finisce lei.《Lo so, l'ho pensato anch'io. Ma sarà qualche scherzo stupido per attirare la mia attenzione》Fa spallucce disinteressata e finisce di bere la sua cioccolata.《Può essere》

Vicky rimane a casa mia anche per la cena ed adesso è arrivato il momento dei saluti.《Quindi...》Siamo sull'uscio della porta e siamo entrambi un po' imbarazzati.《Ci si vede》Mi sorride sinceramente.《Ci si vede》Sto per chiudere la porta quando lei la blocca.《Si?》Butta le sua abbraccia intorno al mio collo e mi stringe forte.《Ti voglio bene Chris, qualunque cosa succeda. Ricordati che ti ho sempre voluto bene》Corruccio la fronte.《Ehi, non sto partendo per la guerra》Le scompiglio i capelli.《Anch'io ti voglio bene》Fa per andarsene ma poi si gira all'improvviso.《Di' a tua madre che non ci sarà mai niente tra noi due. Le ho spiegato che non mi piace il würstel ma non vuole sentirne di ragioni. Salutala da parte mia》Mi manda un bacio con la mano ed io ricambio. Chiudo la porta e ci appoggio la testa sopra. Che figura di merda.《Mamma!》

***

《Muoviti Chris! Stiamo per perdere l'aereo》Mia madre corre per la stazione trascinando tutte quelle valigie e borsoni come se non fossero niente. Non capisco dove trovi tutta questa forza.《Ma perché non siamo andati con la macchina?》Dico esasperato.《Smettila di correre mamma. L'aereo parte tra due ore》La fermo per un braccio e si gira verso di me.《Si ma dobbiamo fare tutta quella procedura. Non so nemmeno come si chiami!》Le metto le mani sulle spalle.《Mamma, calmati!》Prende un grosso respiro per poi buttarlo fuori.《Io sono calma, anzi sono calmissima》Sospiro.《Dovevamo andare con la macchina》Dico.《Eh fare un paio di ore seduti con il culo che poi si appiattisce? No grazie》

《Ma saremo seduti anche sull'aereo》Mi fulmina con lo sguardo.《Si, ma faremo molto prima e poi- Senti non rompere e fai quello che ti dico》Meglio stare zitto. Le due ore passano immediatamente e dopo aver fatto il check-in saliamo nel trasporto che ci porterà a San Francisco. Ci sediamo nei corrispettivi posti ed aspettiamo impazienti. La voce dell'hostess, che ci indica di allacciarci le cinture, fa aumentare il nostro nervosismo. Ad un certo punto sento l'aereo alzarsi. Stiamo partendo, stringo forte la mano di mia mamma.

Emily, sto arrivando!

#AngoloAutrice

Scusate il ritardo. Spero che il capitolo vi sia piaciuto.❤

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