Capitolo 19

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SHAWN

Sono le undici di sera, ed ho deciso di ritornare a casa. Devo dire che Lexi è proprio una bomba a letto.

Aah, quindi Troietta4 un nome c'è l'ha...

Rido da solo per quello che ha detto Jerry. Sono un caso perso. Pensavo di divertirmi tutta la notte. Ma pensandoci, domani ho scuola e non volevo svegliarmi tutto assonnato. 

Entro in casa e vedo mamma e papà.

<<Dove sei stato?>> Ecco lo sapevo, ora incominciano con l'interrogatorio. <<Mamma lasciami in pace. Non incominciare>> Sbuffa e guarda mio padre in cerca di aiuto. <<Shawn, non ti rivolgere così a tua madre!>> Incrocia le braccia al petto. <<Bravo il mio maritino>> Si avvicina a papà per poi dargli un casto bacio sulle labbra. <<Siete disgustosi davvero>> Non mi stanno nemmeno ascoltando! Non posso crederci che mio padre gli abbia infilato la lingua in bocca davanti a me! <<Ehi, almeno andate nella vostra stanza!>> Esclamo alzando la voce per farmi sentire. Ma niente, mio padre prende mia madre per i fianchi e la solleva da terra portandola nel divano. Oh mio Dio! Non voglio più sedermi su quel sofà!

Chissà quante volte l'avranno fatto lì, e tu e tua sorella vi siete sdraiati come se non fosse successo mai niente. Che schifo.

Non voglio sapere più niente. Salgo su per le scale e vado in camera. Mi spoglio e rimango in mutande. 

Chissà cosa starà facendo Emily in questo momento...

Starà dormendo?

Ma dai su! Chi è che dorme alle undici e mezza? Vai fuori nel balcone e sbircia qualcosa.

Va bene, ma solo perché TU vuoi vedere.

Si certo, io...

Esco nel balcone e vedo le luci spente. Non mi dire che sta dormendo. Vabbè andiamo a controllare. Scavalco il balcone e busso alla porta-finestra della camera di Emily. 

E se stesse dormendo?

Che me ne frega. Si sveglia. 

Una ragazza con i capelli tutti scompigliati, e una maglietta che gli copre a malapena il culo, apre la luce della camera. Si stropiccia l'occhio destro e quando mi vede, assume una faccia seccata. <<Ma sei serio?>> Cammina velocemente verso la porta-finestra e la apre, per poi prendermi per un braccio e farmi entrare dentro. <<Ma cosa ti passa per quell'anticamera del cervello?>> La guardo da capo a piedi e sorrido malizioso. <<Sei davvero sexy così>> Mi colpisce sul braccio con un pugno. <<Ma allora davvero le vuoi prendere eh?>> Cerca di darmi un altro pugno ma io le blocco le braccia. <<Stai tranquilla fiorellino>> Si stacca violentemente da me. <<Cosa vuoi a quest'ora?>> Dice con estrema stanchezza. <<Niente, non sapevo che fare>> Mi guarda con un sopracciglio alzato. <<Perciò hai pensato fosse giusto rompere le palle alle persone che dormono>>

Ha ragione. Ma come ti è saltato in mente?

La colpa è tutta tua che mi hai detto di uscire nel balcone.

Hai fatto tutto tu, testa di brioscia!

Faccio finta di non aver sentito le parole di Emily e vado verso il suo letto per poi stendermi. <<E adesso cosa stai facendo?>> Mi osserva interrogativa. <<Su, dai. Mettiti accanto a me. Non so cosa fare, quindi parliamo>> Si avvicina. <<Ma non potevi rompere a qualcun'altro?>> Incrocia le braccia al petto. <<Mia madre e mio padre stavano per scopare nel divano e mia sorella si starà guardando The Vampire Diaries, per la precisione la tredicesima puntata dell'ottava stagione, quindi l'unica alternativa eri tu>> Rilassa le braccia e si sdraia accanto a me. <<E cosa vuoi da me?>> Aggiusto il cuscino e mi giro verso la sua direzione. <<Te l'ho detto non sapevo cosa fare e sono venuto da te. Perciò ora parliamo. Devi farlo, sei la mia schiavetta>> Le sorrido e le faccio l'occhiolino. <<Va bene, dimmi tutto. Cosa hai fatto dopo che sono andata a casa?>> Si mette di lato verso la mia figura e mi fissa aspettando una risposta. <<Beh, dopo che te ne sei andata, sono rimasto nel letto, ho messaggiato con Aaron e poi mi è arrivato un messaggio da Troietta4>> Aggrotta la fronte. <<Troietta4?>>

Io Ci SaròDove le storie prendono vita. Scoprilo ora