06 Meredith. Non lo ammetterei mai, ma potrei urlare di gioia.

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06 Meredith








Logan è riuscito a farmi dimenticare perché odiassi tanto il sesso in macchina.

Quella che doveva essere una sveltina consumata da qualche parte in periferia, si è trasformata in una serie di amplessi, uno più sfrenato dell'altro.

Quando mi ha riaccompagnata al dormitorio, erano passate da un pezzo le quattro del mattino e mi sentivo l'intero corpo di gelatina.

Il bello, è che non mi voleva lasciare andare.

Ce la siamo spassata alla grande, detto in parole povere.

Ho completamente scaricato la frustrazione dei mesi appena passati, spingendo lui e me stessa al limite.

Mi ha portata fuori città, un bel po' oltre il parco di Cherry Creek. Sono a Denver da meno di un mese e non ho proprio idea di dove mi abbia portata.

Ad un certo punto è uscito dalla statale e siamo arrivati su una strada sterrata, dove ha parcheggiato.

Per tutto il viaggio in macchina, mi sono sentita strana. Non abbiamo parlato, solo ascoltato musica, ma appartarci in quel modo, quasi calcolato, è stato davvero strano.

Ho sentito fino in fondo la tensione dell'aspettativa e mi ha anche sfiorato la mente l'idea di star commettendo un errore, ma poi ho ripensato alla frustrazione che mi aspettava se mi fossi tirata indietro, a quanto sia stata bene con lui l'ultima volta, e mi sono fatta forza.

Ero sicura che sarebbe riuscito a farmi rilassare e dimenticare ogni cosa.

Così è stato.

Quando tutto attorno a noi è stato risucchiato dall'oscurità, ho sentito la tensione salire alle stelle.

Non sapevo cosa fare, come muovermi. Per la prima volta, dopo tanto tempo, mi sono sentita nel posto sbagliato.

Forse lui si è accorto che qualcosa non andava, perché si è girato a guardarmi e mi ha teso la mano.

"Vieni qui."

Prima di perdere il coraggio, l'ho afferrata e ho lasciato che mi attirasse a sé.

Mi ha baciata, ma non un bacio avido. È stato quasi tenero. Sapeva di passione trattenuta e, per un momento, mi sono goduta quel semplice contatto di labbra. Dopo poco, non mi è più bastato.

Forse lui si è accorto del mio cambiamento, perché immediatamente mi ha stretta più forte e mi sono ritrovata in braccio a lui.

La sua macchina non era molto spaziosa, ma lui mi ha spostata come se la mancanza di spazio non fosse un problema.

Ho sbattuto il ginocchio contro il freno a mano, ma in quel preciso istante non m'importava.

Mi sono ritrovata, un'altra volta, a cavalcioni su di lui, praticamente a contatto.

Il mio vestito, nel movimento, è risalito fin quasi in vita, coprendo a malapena la mia nudità.

Ho preso un respiro profondo e un attimo dopo lui mi aveva infilato la mano tra i capelli, per tenermi ferma.

La sua bocca ha iniziato a divorare la mia e il suo braccio, duro come la roccia, mi stringeva forte in vita, bloccandomi.

Ogni sfioramento della sua lingua, mi faceva rabbrividire, eccitandomi.

Sentivo il corpo in fiamme, ma non potevo muovermi. Il suo braccio mi teneva immobile.

Sono stati istanti lunghissimi, poi mi ha liberata della sua presa ed ha iniziato ad esplorare il mio corpo, stregandomi.

Amanti in Segreto. The Colorado Series #3. COMPLETA / REVISIONEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora