11 Logan. È un gioco che possiamo fare in due.

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11 Logan.
È un gioco che possiamo fare in due.








La bella bomba che mia madre ha sganciato avrebbe dovuto buttarmi a terra, ma dopo un paio di giorni di smarrimento, dove non ho fatto altro che pensarci, sono arrivato alla conclusione che sono un Bastardo fortunato. In tutti i sensi.

Sapere di non avere lo stesso sangue, alla fine, è stato un sollievo, perché tutti gli uomini che pensavo essere della mia famiglia non sono state belle persone.

Mio "padre" è stato solo l'ultimo della lunga lista di uomini pessimi e sono piuttosto felice che la sua discendenza si sia fermata lì.

Andando a ritroso, c'è quello che pensavo fosse mio nonno, che si è fatto un paio di anni di carcere per aggressione aggravata, suo padre, che è stato cacciato dall'esercito con disonore e prima ancora reietto.

Insomma, pensavo di avere del sangue marcio nelle vene, che avrebbe condizionato tutta la mia vita, e invece ho scoperto che, non solo non sono destinato a diventare una pessima persona, ma che il mio vero padre era un marine, quindi una persona dedita al sacrificio e tutte quelle cose propagandistiche che usa l'esercito per convincere i giovani uomini sani a prendere servizio.

In quel momento, quando Paula ha sganciato la bomba, ho sentito come se mi avessero preso il cervello e lo avessero scosso violentemente, un po' come con quei souvenir natalizi, con la neve all'interno, che vanno agitati per ricreare un paesaggio innevato.

L'ho obbligata a rivelarmi l'identità del mio vero padre. All'inizio, non voleva farlo, ma ho minacciato di tornare nella nostra vecchia casa, al momento abbandonata, visto che lei è in clinica, e iniziare a chiedere ai vicini se si ricordassero di quando lei era ragazzina, dato che quella è la casa in cui è cresciuta.

Terrorizzata all'idea che si sapesse che non sono il vero figlio di Tim Devenport, ha vuotato il sacco.

Benjamin Rourke aveva poco più di trent'anni quando ebbe la licenza di una settimana, che decise di trascorrere a Tampa.

Mia madre, che all'epoca stava facendo il giro della East Coast, si ritrovò sulla sua strada, e nessuno indovinerebbe mai dove si conobbero.

In un bar, ovviamente, perché già allora Paula era un ubriacona più dedita alle feste che al buon senso. Ma era anche bellissima e Benjamin ne rimase così affascinato da trascorrere tutta la sua licenza con lei, che non ci pensò nemmeno un secondo, prima di abbandonare le sua amiche, che proseguirono il viaggio.

Ad aspettarla a casa, però, c'era Tim, che aveva iniziato a lavorare come idraulico ed elettricista, e che quindi non aveva potuto seguirla nel viaggio.

Io sono il risultato di quella folle settimana, che la mia cara genitrice ha fatto di tutto per dimenticare perché, comunque, amava il suo ragazzo e si sentiva i colpa.

Quando poi è venuta alla luce la verità, e cioè che io non avrei mai potuto essere figlio di Tim, dato che lui era sterile, allora mia madre fu costretta a raccontargli di quella scappatella che si era concessa.

All'epoca io avevo meno di quattro anni e, quella scoperta, non rivoluzionò solo il mondo dei miei "genitori", ma anche e soprattutto il mio.

Agli occhi di mio padre ero la prova vivente dell'infedeltà di mia madre, ma anche e soprattutto la concretizzazione di ciò che non sarebbe mai riuscito a realizzare .La vergogna, per un uomo che non avrebbe mai pensato di essere un fallimento dove credeva di essere infallibile, era troppa da sopportare e l'acredine ha iniziato a crescere sempre di più, fino a quando non si è trasformata definitivamente in odio .

Amanti in Segreto. The Colorado Series #3. COMPLETA / REVISIONEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora