33 Meredith. Ancora speranza.

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33 Meredith.
Ancora speranza.

Avevo perso le speranze di ritrovarmi, nuovamente, in questa cucina; in questa casa.

Logan è seduto su una sedia, ha un forte mal di testa, e si tiene premuto sulla faccia un sacchetto di zuppa in scaglie congelata. Non c'era altro in freezer che potesse usare per cercare di non diventare un panda.

L'occhio si è gonfiato. Durante il percorso dal campus a casa sua, la sua faccia ha iniziato a gonfiarsi e sono stata quasi sul punto di accostare e staccare un pezzo di ghiaccio da qualche albero.

Mi ha fatto una rabbia vederlo così, dolorante ed abbattuto, che mi sarebbe piaciuto poter tornare indietro e prendere a pugni mio fratello.

Non avrei mai pensato che, anche dopo tutto quello che ha passato, avrebbe reagito in modo violento.

Prima di tutto questo lo sapevamo che avrebbe reagito così, ma proprio non immaginavo che si sarebbe spinto così tanto oltre.

Probabilmente, se non mi fossi messa in mezzo per allontanarlo, si sarebbe lanciato su di lui per fargli passare la voglia di pensarmi.

Durante il percorso in macchina, incredibilmente, lui non mi ha chiesto nulla.

Niente di niente.

Sono preoccupata per lui. Certo, ormai è guarito, ma una altro colpo alla testa proprio non gli ci voleva.

Ryan avrebbe dovuto fermarsi e riflettere.

Spero solo che le mie parole abbiano sortito un qualche effetto su di lui, perché non stavo affatto scherzando.

Se mi metterà davanti ad una scelta, sebbene l'idea sia straziante, io sceglierò Logan. Non solo perché lo amo, ma perché ha allontanato una buona parte dei miei demoni come lui non è mai riuscito a fare.

Demoni che, in questo ultimo straziante mese, mi hanno dilaniato l'anima con i loro piccoli e affilati denti.

Finisco di preparare il caffè e vado a sedermi vicino a lui, allungandogli la tazza da cui esce un sottile filo di vapore.

"Come va l'occhio?"

Lui solleva la testa scura e mi cerca con l'occhio sano. Trattengo a stento una risata, sebbene non possa evitare di sorridere. Con quella busta verde in faccia sembra una strana rappresentazione di un pirata orbo.

"Meglio, grazie!"

Mi osserva attentamente per qualche istante, mettendomi anche un po' a disagio.

Non sono abituata ad essere osservata con tanta curiosità, soprattutto non da una persona che di me ha visto ogni cosa.

Il suo occhio color argento è un turbinio di emozioni e domande. È evidente che non sa da che parte iniziare.

"Tu sei già stata qui, vero?"

Mi limito ad annuire. Non sono certa di avere abbastanza voce per parlare.

Fa malissimo ritrovarsi qui, dove abbiamo scattato la foto che tanto mi sta a cuore e non poterlo abbracciare, non poter sentire il suo calore allontanare questo mese così duro.

"E tu mi puoi dire tutto quanto vero, tu sai tutto? Quello che è successo negli ultimi otto mesi?"

La speranza gli accende lo sguardo e non riesco ad immaginare che cosa abbia significato per lui ritrovarsi in una situazione sconosciuta, in un posto completamente nuovo, con una vita e un'attività avviate, senza avere la più pallida idea di come c'è arrivato.

Amanti in Segreto. The Colorado Series #3. COMPLETA / REVISIONEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora