34 Logan. Ciò che non so di me.

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34 Logan
Ciò che non so di me.








Meredith è appena andata via.

Ha chiamato un taxi ed è andata via con il rammarico dipinto in viso.

Mi ha detto che avrebbe chiamato questo Benjamin e che mi avrebbe mandato un messaggio al mio nuovo numero di telefono, per darmi il via libera.

Si fida così tanto di me, che il recapito telefonico me lo ha scritto su un bigliettino, appoggiato sul tavolino, e che non riesco a smettere di fissare.

La tentazione di comporlo e scoprire chi è questa persona è fortissima. Tuttavia devo cercare di resistere alla tentazione.

Conoscere, riscoprire Meredith, si è rivelato qualcosa di estremamente intenso e per qualche motivo so di fidarmi ciecamente di lei. Non voglio farle un torto.

È stata decisamente una giornata pesante ed impegnativa, ma di tutto quello che è successo oggi, solo sue momenti sono completamente incisi in modo indelebile nella mia mente.

Più ancora del momento in cui lei mi ha difeso con suo fratello, quello in cucina, in cui lei è crollata, mi fa sentire dannatamente in colpa, anche se so perfettamente che non è colpa di nessuno.

Il suo dolore è stato così intenso da risvegliare qualcosa di molto forte dentro di me, un istinto impossibile da fermare.

Volevo che smettesse di piangere, di stare male, di soffrire. Volevo vederle tornare il sorriso sulle labbra, che mi guardasse come nei miei sogni.

Non ho potuto evitare di alzarmi e andare da lei, anche se era evidente che avrebbe preferito che mi tenessi alla larga.

Potrei non essere la persona di cui si ricorda e questa cosa la spaventa da morire.

Forse è vero, non sono esattamente quello di prima, ma durante la nostra chiacchierata l'ho sentito. Quella parte di me c'è ancora, ma è sepolta e non so che cosa ci voglia per farla riaffiorare.

Quando Meredith mi ha mostrato una foto di noi due assieme, ho sentito, per un istante, un enorme vuoto dentro di me, perché la felicità sul mio viso non so dove sia finita.

Più guardavo la foto, però, più sentivo la sensazione mancante crescere dentro di me, un impeto così forte di felicità da essere troppo forte per essere gestita e, come è arrivata, la sensazione è scemata, tornando a rintanarsi sotto la cenere.

Quando invece mi ha raccontato dell'incidente, per un istante brevissimo, mi sono ricordato di lei, del suo assurdo carattere impulsivo, folle e assolutamente incoerente alle volte.

Nemmeno per un secondo ho dubitato della veridicità di quel piccolissimo frammento di ricordo e, più la osservavo, più mi sembrava di riconoscerla, un po' come in un deja-vu.

La ragazza davanti ai miei occhi è andata sovrapponendosi a qualcosa che non riuscivo a mettere a fuoco, ma che sono certo si trattasse di lei, di come la conoscevo prima dell'incidente e di come la sentivo.

È stato un momento incredibile. Lei mi stava guardando negli occhi, non nascondendomi nulla e io mi sono perso in quelle profondità color giada, così luminosi, a causa del pianto, da poter essere finti.

Mi sono lasciato catturare dalla loro magia, dalla loro forza magnetica e pian piano ho messo a fuoco che io, in quegli occhi, mi ci sono già perso decine di volte e che, della loro limpidezza, non mi potrei mai stancare.

Ho visto la fiamma della speranza riaccendersi, tanto che quando è andata via, aveva un vero e proprio incendio dentro.

Un emozione così forte che mi ha marchiato e che sento addosso: indelebile.

Amanti in Segreto. The Colorado Series #3. COMPLETA / REVISIONEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora