13 Logan. Essere menomato a vita è il minimo che possa capitarmi.

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13 Logan.
Essere menomato a vita è il minimo che possa capitarmi.


Il bussare insistente al porta mi mette immediatamente di cattivo umore.

Prima di tutto, odio essere svegliato. Non importa se si tratti di una persona o della sveglia, io odio qualsiasi cosa che mi allontani dal mondo dei sogni.

Secondo, perché ciò mi obbliga ad alzarmi dal letto e allontanarmi dal piacevolissimo calore di Meredith, che si agita innervosita da tutto questo baccano.

La camera da letto non è lontana dall'ingresso, separata solo da un corridoio così, uscendo dalla stanza, socchiudo la porta.

Urlo all'indirizzo dello scocciatore e per un momento il rumore cessa.

Voglio mandare via in fretta lo scocciatore e tornare a dormire o a fare qualcos'altro di ancor a più divertente.

Sono a piedi nudi e ho a malapena avuto la decenza di mettermi un paio di boxer, ma sto gelando.

Il pavimento di legno è davvero freddo.

Mi guardo attorno, nel salotto illuminato dalla luce che filtra dalle tende ed individuo le scarpe di Meredith abbandonate dietro la poltrona, sotto il bracciolo della poltrona.

Chi c'è dietro la porta ricomincia a bussare e mi fiondo verso la persona che sta' per essere picchiata.

Quando spalanco la porta sono sul punto di prendere a parolacce lo scocciatore, ma vedere Ryan sulla porta, con lo sguardo preoccupato, mi fa gelare il sangue nelle vene.

Cazzo.

"Ehi, Logan, scusami se ti disturbo, ma non riesco a parlare con mia sorella, non risponde al cellulare. L'hai riaccompagnata a casa ieri notte, vero?"

Credo di aver perso l'uso delle corde vocali per qualche secondo, perché mi guarda perplesso.

"Allora?"

Cerco di riprendermi e annuisco.

"Certo. Non so che ore fossero, ma l'ho riaccompagnata al dormitorio."

La porta della camera sbatte e Ryan allunga il collo per cercare di sbirciare.

Maledico Meredith per non essere rimasta ferma.

"C'è qualcuno?"

Sembra sospettoso e questo mi fa accapponare la pelle.

Cercando di apparire il più naturale possibile allargo le braccia e faccio un passo indietro.

"Sono mezzo nudo e mi hai tirato fuori dalla camera da letto con fatica. Tu che dici?"

Ridacchia e capisco che per il momento il pericolo è scampato.

"Mi spieghi che cosa vuoi da tua sorella alle..." Guardo l'orologio sopra il tavolino vicino al portaombrelli. "... Dieci di Domenica mattina?"

Lui si passa una mano tra i capelli, imbarazzato e io cerco di non mettermi a tremare. Entra un aria davvero gelida dalla porta, ma se lo invito ad entrare non riuscirò più a mandarlo via e devo portare a Meredith le sue cose prima che il fratello le veda ed ammazzi entrambi.

"Sono andato al dormitorio per invitarla a pranzare a casa con me e Bianca, sai, per festeggiare il suo compleanno in famiglia, ma dopo aver bussato per dieci minuti ho dovuto accettare il fatto che non ci fosse, sebbene la sua macchina sia parcheggiata proprio di fronte all'ingresso. L'ho chiamata, ma non mi ha risposto, così mi sono preoccupato e sono venuto qui, perché hai il telefono spento."

Amanti in Segreto. The Colorado Series #3. COMPLETA / REVISIONEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora