Something Beautiful ||Conclusa

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Dopo esserci allontanati abbastanza dal campo, decidiamo di lasciare il furgone e continuare il nostro viaggio a piedi. Fortunatamente i quattro si sono ripresi dopo poco; Thomas e Hanna ci hanno raccontato di quello che avevano visto nel campo, di come quegli orchi divoravano carne umana, mentre noi li abbiamo aggiornati su quello che è successo durante la loro momentanea assenza e dell'incontro con Bob. Il viaggio a piedi prosegue molto lentamente, stiamo tutti accumulando le forze perse; ma, anche se stanca, non posso fare a meno di notare il paesaggio che ci circonda. Siamo arrivati in una valle, tutt'intorno a noi ci sono colline verdi mentre vari laghi ghiacciati, a causa dell'inverno imminente, rendono l'atmosfera si più fredda ma anche più... più... non so come descriverla, vi basti pensare a un luogo che amate da impazzire, ecco questa valle vi susciterebbe le stesse emozioni.
Tanta la bellezza di questo posto, che decidiamo di fermarci e passare la notte, ormai vicina, accampandoci qui.
"Kat volevo parlarti. Hai da fare?" mi chiede Hanna, con la quale alla fine ho veramente stretto un bel rapporto
"Nono dimmi pure"
"Ok, andiamo a farci una passeggiata mentre parliamo, almeno non moriremo di freddo" dice ridacchiando.
Ad una certa distanza dall'accampamento ricomincia a parlare "Allora, volevo chiederti una cosa, TIPIACEALEX???" mi chiede di botto
"Hanna, parla più piano, non ti capisco" dico ridendo
"Si, scusa" si unisce alla risata "volevo sapere se ti piaceva Alex, perché beh, diciamo che non mi è del tutto indifferente, ma volevo prima assicurarmi che tu non fossi interessata"
"Assolutamente no, ma che vai a pensare" fingo un sorriso. Ok, forse Alex non è del tutto indifferente neanche a me, ma a chi lo sarebbe. Però non posso dire neanche ad Hanna il contrario, soprattutto perché penso di provare qualcosa anche per Thomas...
"Ne sei sicura? Non ci proverei mai con lui se ti piacesse"
"No no, stai tranquilla" cerca di rassicurarla, ma d'altronde neanche io sono sicura di quello che dico
"Comunque parlando d'altro, ho saputo che hai messo a terra un orco, Alex dice che sei stata bravissima"
"No, niente di che" dico imbarazzata
"Fidati, ho capito che tipo è Alex, e non è di quelli che fa molti complimenti. Se lo fa vuole dire che te li meriti veramente"
"Se lo dici tu. Stavo pensando che potevamo continuare con le lezioni, sai ho scoperto di essere una strega e vorrei utilizzare di più i miei poteri"
"Certo, a me fa soltanto piacere" si ferma un attimo "Conosciamoci meglio"
"Cosa?" chiedo stupita dall'improvviso cambio di argomento
"Abbiamo passato un po' di tempo insieme, ma a parte le lezioni di incantesimi, non parliamo molto. Raccontami un po' di te, della famiglia, di cosa ti piace fare..."
"Ok, a patto che tu dopo mi racconti la tua storia" le porgo la mano, in segno di promessa
"Ci sto" me la stringe.

E così, ormai a notte inoltrata, siamo ancora a bordo di un lago, l'unico stranamente a non essere ghiacciato, a parlare ancora di noi.
Io non avevo molto da raccontare; le ho detto della mia passione per la lettura, le ho parlato un po' della mia famiglia e del rapporto che ho con loro, le ho anche raccontato una cosa molto personale, che non avrei pensato mai di raccontare a qualcuno, ovvero la morte di mio fratello. Si, mio fratello è morto; si chiamava Lucas, aveva tre anni in più a me, morì in un incidente stradale. La sua morte devastò la mia famiglia, ma in particolare me. Non sono mai stata tanto triste in vita mia, non ho mai pianto così tanto. Io e mio fratello avevamo un rapporto speciale, eravamo inseparabili; lui per me era un esempio da seguire e io la sua roccia, a cui poteva aggrapparsi quando ne aveva bisogno. Non mi scorderò mai tutti i momenti passati insieme, come non dimenticherò mai il momento in cui l'ho visto per strada, metà corpo sovrastato da una macchina e l'altra metà immersa in una pozza di sangue.
È stato il momento più brutto della mia vita, nessun ricordo o evento futuro lo eguaglierà né tanto meno lo supererà mai...

"Beh hai avuto una vita parecchio movimentata" mi metto a ridere pensando a tutto quello che hai vissuto Hanna.
La sua vita è l'opposto della mia, ha fatto esperienze uniche e meravigliose. Fin da piccola ha sempre viaggiato in giro per il mondo, ha visitato monumenti e visto posti magnifici. Mi ha raccontato diversi aneddoti dei suoi viaggi: mi ha parlato della sua prima volta sulla torre Eiffel e di come le persone sembrassero formiche da lassù, di come si sentisse in capo al mondo quando era in cima alla ruota panoramica di Londra, o di quella volta che ha provato ha rubare una barretta di cioccolato in un negozio...
"Sul serio, l'avevo quasi presa, ero già arrivata all'uscita" continua, fingendosi offesa
"Non ci credo" ormai ho perso il conto dei minuti da cui sto ridendo
"Ok, forse non ero arrivata all'uscita, ma la barretta l'avevo presa" dice unendo la sua risata alla mia
"Mentre da quanto ho capito ci tenevi molto a tua nonna" cerco di essere il più cauta possibile, ma mene pento dopo aver sentito un lungo sospiro da parte sua "se non ne vuoi parlare non c'è problema"
"Nono, mi farebbe anche bene parlarne forse. Non l'ho mai fatto con nessuno"
"Come io non avevo mai raccontato a nessuno di mio fratello, ma fidati, dopo ti senti più libera" le tocco leggermente la spalla con la mano
"Si, hai ragione" mi dice sorridendomi.
Inizia così a raccontarmi di tutti i momenti belli vissuti con lei, di tutte le pazzie che hanno fatto insieme, di come l'avesse sempre trattata come una madre e lei come una figlia. Anche lei come me ha subito la perdita di una persona cara, quindi la sento molto vicina a me.

Quando notiamo che è ormai passata la mezzanotte, decidiamo che è il momento di tornare dagli altri, finché non notiamo un ombra venire nella nostra direzione...

Questo è un capitolo di passaggio, ma se vi è piaciuto vi chiedo comunque di lasciare un commento o una stellina

Preferite Kat o Hanna???
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Ciaooooooo😘😘😘