Something Beautiful ||Conclusa

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"Tra quanto partirete?"
Sono le sette di mattina, ci siamo svegliati da poco, ci siamo rinfrescati e adesso stiamo mangiando qualcosa, per poi riprendere il nostro viaggio.
"Penso subito dopo mangiato" le risponde Alex. Stamattina ha fatto finta di non ricordarsi di quello di cui abbiamo parlato ieri; lo sapevo che sarebbe successo questo, si fida troppo di questa Hanna, anche se non riesco a capire il perché. Se avessimo passato altro tempo in questa casa, avrei cercato di capire perché lei si trovava lì in quel preciso momento, non sono una persona che crede nelle coincidenze; ma tra poco partiremo, perderei solo tempo...
"Hanna, ieri poi non siamo riusciti a parlare molto; tu conoscevi già quell'essere?" le chiede curioso Thomas. Penso voglia sapere più cose possibili prima di iniziare questo viaggio
"Come vi ho detto questa è casa mia" inizia a raccontare mentre prepara i pancake "...beh, non ci sono mai stati problemi da queste parti, finché non sono ricominciate le sparizioni. Non so se ve l'hanno spiegato, ma le furie non erano semplici mostri, sono gli aiutanti di quel mostro che ha rapito tutti quei ragazzi; sono persone a cui hanno modificato l'anima, il loro cuore si è corroso, in modo da non provare sentimenti, il loro cervello è stato pietrificato,  in modo che non abbiano coscienza di quello che fanno... e come dicevo, da quando sono ricominciate le sparizioni, sono ritornati anche questi esseri..."
"Sembra che sai molte cose su questo argomento..." le faccio notare ancora più sospettosa di prima
"Sì, mia nonna non era un tipo che si teneva le cose per se; e da quando ho abbandonato la scuola mi ha raccontato tutto quello che è successo nel mondo magico, in modo da mettermi in guardia da tutti i pericoli, se lei non fosse riuscita a rimanere viva per difendermi..." dice, e le vedo scendere una lacrima dall'angolo dell'occhio. Non sono l'unica a notarlo. Alex si alza e la raggiunge, prova ad abbracciarla, ma rendendosi conto di non avere tanta confidenza da poterlo fare, le accarezza semplicemente la schiena.
Dopo pochi secondi Hanna si rende conto di essersi persa nei suoi ricordi, si riprende e dice "Se vi può essere d'aiuto potrei dirvi tutto quello che mi è stato raccontato. Se potete attendere un altro po' prima di ripartire..."
"Si, sarebbe di grande utilità. Così potremo sapere qualcosa in più a cosa andiamo incontro. I nostri genitori e i professori non hanno avuto questa premura" le risponde grato Thomas
"Non l'avrebbero mai fatto, non gli interessa se conoscete i fatti, vogliono solo che sconfiggiate la loro minaccia. Comunque, se volete sentire la storia, preparerò del tè, ci saranno molti argomenti di cui parlare". Dopo che ha preparato il tè per tutti, ci sediamo sul divano. Oggi il tempo è particolarmente brutto, il cielo è grigio e molto probabilmente verrà a piovere, spero solo che non accada mentre siamo in viaggio. Da piccola amavo questi momenti. Amavo la pioggia. Ho sempre pensato che in giorni come questo, l'ideale fosse leggere un bel libro, sotto le coperte con una tazza di tè o cioccolata calda in mano. Adesso invece vorrei che brillasse il sole, certamente il viaggio sarebbe più bello e semplice da affrontare.
"Allora, penso che sia il caso di iniziare dal principio...
"Come sapete, quando i nostri avi scoprirono di essere esseri sovrannaturali iniziarono a cibarsi di persone. Non sapevano trattenersi, i loro istinti erano più forti della loro coscienza. Quando dopo anni impararono a controllarsi, la vita si tutti migliorò, nacque così la comunità magica.
"Ma si sa le cose belle non durano mai a lungo. Molti ragazzi iniziarono a sparire, all'inizio si pensava che fosse solo uno scherzo, ma quando le persone si accorsero che i ragazzi scomparsi non ricomparivano più, capirono che era tutto vero. Iniziarono a cercare i loro figli scomparsi in lungo e in largo, ma nessuno li trovava. Finché cinque ragazzi decisero di andare alla ricerca dei loro amici. Durante il viaggio incontrarono numerose difficoltà. Penso che sappiate che nessuno tornò vivo, tranne uno di loro. Questo ragazzo era un amico della mia bisnonna, prima che i capi del tempo lo interrogassero, lei riuscì a parlarci. Le raccontò di tutti i mostri che avevano incontrato. Le disse che quel mostro sapeva che loro lo stavano cercando e gli ha mandato tutti i suoi seguaci al seguito. La mia bisnonna gli ha chiesto com'era quell'essere ma lui non le ha voluto rispondere, le ha detto che nessuno dovrebbe incontrare o anche sentire parlare di una persona del genere. Ma le disse una cosa importante, le disse che era stato proprio lui a lasciarlo vivo.  L'aveva incatenato al muro e gli ha fatto vedere il modo in cui uccideva ciascuno dei suoi compagni; dopo averli eliminati tutti gli ha detto che sarebbe dovuto tornare indietro raccontare a tutti quello che aveva visto, parlare della crudeltà di quel uomo, ma che alla fine sarebbe morto. Lui fece come gli era stato detto, raccontò quello che era successo a lui e agli altri, disegno una mappa del luogo in cui avevano ttovato il suo covo e poi morì, stramazzando al suolo".
A questo punto della storia eravamo tutti inorriditi, solo Hanna ne era indifferente.
"Wow,  non sapevo fossero successe tutte queste cose. I nostri antenati hanno avuto una vita molto movimentata" cerca di sdrammatizzare la situazione James
"Ma io non capisco, perché non ci hanno raccontato della tua bisnonna? Sarebbe stato molto utile" chiede Thomas, ignorando completamente il commento di James
"Perché nessuno lo sa, oltre a quelli della nostra famiglia, almeno"
"Perché ce l'hai detto, allora?" le chiede Alex
"Ho pensato che vi sarebbe stato utile sapere che con questa missione affronterete numerosi pericoli".
Ma guarda un po'. Non lo sapevamo. Ma ci ha preso proprio per scemi questa? È una missione è ovvio che correremo un sacco di pericoli?
"E se... tu venissi... in missione con noi?" le chiede Alex. Thomas e James dicono che sono d'accordo. Io e Lily invece ci guardiamo in faccia. Siamo entrambe sconvolte. Ma è possibile? La conosciamo da solo un giorno e la invitano in missione con noi?
Adesso la mia unica speranza e che lei dica di no...