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"Allora secondo voi di cosa si..." Alex non termina la frase che James lo interrompe "Il silenzio"
"Cosa?" chiediamo perplesse io e Hanna
"La risposta è: il silenzio. Pensateci c'è silenzio se uno non parla, ma appena dice 'silenzio', questo finisce perché ha parlato. È un ragionamento un po' contorto, ma dovrebbe essere quello giusto" dice calciando dei sassolini per terra, e lanciandoli nel fiume
"Quindi abbiamo la risposta, e adesso... cosa facciamo?" chiede Tommy
"Rimaniamo qui, aspettiamo che ritorni il folletto e intanto ci riposiamo. Dopo ci aspetta un lungo viaggio. Siamo a poco più di metà percorso" propone la bionda consultando la mappa.
Nessuno dice più niente, chi si va a sedere su un masso, chi si stende in riva al fiume. Thomas mi raggiunge, mi circonda il bacino con il braccio e insieme ci andiamo sedere all'ombra di un albero. Lui appoggia la sua schiena al tronco, mentre io mi stendo in modo da avere la testa sul suo petto e sentire il martellare costante del suo cuore.
"Raccontami un po' di te" chiedo all'improvviso .
All'inizio lui alza un sopracciglio stupito, ma poi chiude gli occhi e incomincia "Beh, non c'è molto da raccontare. Quando vivevo con i miei nel mondo umano eravamo la classica famiglia snob. Solo un anno prima di entrare all'accademia conobbi delle persone, loro mi fecero comprendere l'importanza di avere degli amici e che i soldi non erano tutto nella vita.
"Da piccolo ero un bambino molto solitario, mi piaceva avere i miei spazi e odiavo le persone invadenti. Quest'atteggiamento si è però rivolto contro di me, con il tempo. Alle medie non avevo amici, le poche volte che venivo inviato alle feste di compleanno lo facevano perché facevo regali costosi. A scuola ero sempre emarginato, neanche i secchioni della mia classe se la facevano con me.
"Il primo anno di liceo fu la stessa cosa, solo che questa volta dovevo vedermela con ragazzi di cinque anni più grandi. Ti basti sapere che amavano usare le mani. Al secondo anno incontrai queste persone, come ti ho detto prima. Sfortunatamente litigammo, ma rimarranno sempre le persone più importanti della mia vita" termina sospirando
"Non hai avuto una vita bellissima" dico abbattuta
"No, ma mi va bene così. All'accademia ho fatto amicizia. È stato come ripartire da zero: vita nuova, scuola nuova, amici nuovi" alza gli angoli delle labbra, accennando un piccolo sorriso
"Cambiamo argomento" svio il discorso "Parlami un po' del mondo magico, non è che io abbia capito perfettamente di cosa si tratta" dico ridacchiando
"Ok. Da dove incomincio... Allora il mondo magico consiste in una dimensione parallela..."
Lo interrompo bruscamente "Come 'dimensione parallela'??? Ma James mi ha portato in macchina all'accademia e a quel pub"
"Si, non te ne sei accorta, ma hai attraversato un velo magico che divide i due mondi, che sono identici in tutto. È difficile vederne la differenza, io solo dopo un anno riesco a percepirne alcune.
"Per quanto riguarda i poteri magici ti rimarranno anche dopo la trasformazione" continua
"Quindi sarò un vampiro o un lupo mannaro, ma con i poteri?" chiedo impressionata
"Si, li avrai. Poi potrai scegliere se vivere nel mondo magico o in quello degli umani; ma in entrambi i casi dovrai lavorare al servizio dei maghi fino a cinquant'anni"
"E dopo?"
"Dopo puoi fare quello che vuoi: viaggiare, vedere il mondo, andare a vivere in Spagna... tutto quello che vuoi, è una tua scelta"
"Mi piace. Anche se devo ammettere che non me lo immaginavo così" ammetto
"Ah no? E cosa pensavi che fosse?" mi chiede ridendo
"Non ridere" lo sgrido dandogli un piccolo schiaffo sul braccio "Non so come lo immaginavo. Per il momento, a parte quei pochi casi, non mi sento una vera e propria maga. Non utilizzo molto i poteri, e se lo faccio sono magie molto semplici"
"Perché non hai frequentato l'accademia. Li imparerai molta più cose e vivrai molte più esperienze, che ti potranno anche mettere nei guai se sarai in mia compagnia" sorride perso nei ricordi
"Ah si?! Che hai combinato?" chiedo già pronta a morire per le troppe risate
"Cosa dire... Ha sostituito il gel del prof con una tinta verde, gli è durata un mese. Poi una volta ho messo la colla su una sedia, è arrivata la preside, si è seduta e nel alzarsi si è strappato tutto il vestito".
Ok, sto letteralmente morendo "Hai fatto tutto questo?" chiedo sconvolta
"Oh si, e molto altro ancora. Hai presente il lato ovest dell'istituto, che sembra che manca un'aula" annuisco in risposta "Beh, manca veramente. Non sono mai stato bravo in chimica" alza semplicemente le spalle
"TU SEI PAZZO"
"E tu mi ami" dice lasciandomi un bacio a fior di labbra
"Lo so" ricambio
"Ehi! Piccioncini! È quasi scaduto il tempo" ci richiamano ridendo i nostri amici
"Arriviamo" ribatte Thomas "Sono proprio dei guastafeste" dice alzandosi
"Zitto e aiutami" lo zittisco
"Ai suoi ordini principessa" si inchina tendendomi una mano per farmi alzare

"Quindi avete indovinato il primo indovinello, avete capito il secondo e vorreste dirmi che avete la soluzione anche del terzo" dice abbattuto Mimir. Annuiamo tutti "Non è giusto. Così non c'è divertimento" inizia a saltellare infuriato da un parte all'altra
"Adesso come facciamo a passare?" chiede Hanna, stufa dei suoi capricci
"Ah giusto" con uno schiocco delle dita compare un ponte colorato che collega le sue sponde
"Grazie mille e a mai più" lo saluta Alex dirigendosi verso il passaggio
"Ehi! Già ve ne andate?" chiese con le lacrime agli occhi, il folletto
"Noi vorre..." inizia la rossa
"No, rimaniamo un po' potremmo giocare a qualcosa" lo sguardo di Mimir si illumina appena termino la frase
"Sul serio? Rimarreste qui per farmi compagnia?" chiede entusiasta, con gli occhi lucidi dalla gioia. Non penso che incontri sempre persone disposte a rimanere con lui
"Kat che stai dicendo?" mi sussurrano gli altri
"Ma lo vedete" lo indico mentre è intento a lanciare i sassolini nell'acqua limpida creando delle onde sulla superficie "Fermarci per un altro po' non cambierà niente"
È così è stato: abbiamo parlato con lui, giocato, ci ha insegnato nuovi trucchi e fatto nuovi indovinelli. Il tempo è trascorso velocemente ed è arrivato il momento di andarcene.
"Se avete voglia di altri indovinelli sapete dove trovarmi" ci urla quando ormai siamo dall'altro lato del fiume
"Si, lo sappiamo" dico, ricevendo un sorriso a trentadue denti in cambio

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-21 a Natale 🎉🎉🎉🎉

Ciaoooooooooo 😘😘😘

Something Beautiful ||Conclusa Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora